Riprendiamo il viaggio per arrivare niente di meno che…ad
Avignone!
Non si può parlare di Avignone senza ricordare l’avvenimento che ha trasformato la storia di questa città: il trasferimento, dal 1375 al 1378 del Papato di Clemente V che volle andare in Provenza perchè a Roma “l’aria era malsana”.
In realtà Clemente V era totalmente succube di Filippo Il Bello, sovrano francese, che lo costrinse a trasferirsi in Francia.
Ad Avignone si susseguirono 7 papi e fu Gregorio XI a riportare la sede del papato a Roma.
Il ritorno a Roma non risolse i problemi della chiesa. Gregorio XI venne considerato non eletto dai cardinali, francesi che elessero da soli l’Antipapa Clemente VII, ospitato anch‘egli ad Avignone, insieme al suo successore Benedetto XIII e sempre sotto la protezione della Monarchia Francese. Della Cattività Avignonese e del periodo successivo resta la testimonianza del Palazzo dei Papi a grandiosa testimonianza .
Durante il secolo in cui Avignone fu sede papale, all’interno delle mura austere della città era piena di vita e di lusso, con i cortigiani che affollavano il
Palazzo dei Papi e le strade della città.
Fu un momento di straordinaria ricchezza culturale, testimoniata dalla presenza ad Avignone anche di Simone Martini e Francesco Petrarca.
Quella vivacità culturale non si è persa: dal 1947 Avignone è sede di uno straordinario festival di teatro, danza e musica che con i suoi 800 spettacoli in 20 giorni di ogni luglio attira circa 600.000 spettatori da tutta Europa.
Per ammirare al meglio la maestosità del Palazzo dei Papi bisogna salire fino al
Rocher des Doms, il giardino-belvedere che sovrasta Avignone e il Rodano: da lì si vede non solo il Palazzo con le quattro torri gigantesche ma anche il
Ponte Saint Bénezet (il celebre Pont d’Avignon), le
mura di cinta della città, il Petit Palais, la Cattedrale des Doms. Tutti questi elementi formano un complesso architettonico tutelato dall’Unesco perché considerato Patrimonio Mondiale dell’Umanità.
Visita della cittàIl Ponte St. BénézetSecondo una leggenda nel 1177 il giovane Bènézet vide un angelo che gli ordinò di costruire un ponte sul Rodano.
Non stupisce che il ragazzo venisse considerato folle, visto che in quel punto il fiume è largo 800 metri.
Snobbato dalle autorità civili e religiose, riuscì a convincere la popolazione a finanziare la costruzione del ponte spostando da solo enormi pietre.
Il gesto "miracoloso" convinse molti volontari ad aiutarlo: nel giro di 8 anni il ponte sul Rodano divenne realtà.
Distrutto più volte e ricostruito, venne definitivamente spazzato via da una piena del Rodano durante il XVII secoli.
Resta questo spezzone molto scenografico, sotto il quale si trova la cappella St. Nicolas, molto singolare perchè costruita sotto in stile romanico e sopra in stile gotico dedicata a St. Bénézet.
Oggi il ponte è il simbolo di
Avignone e come il Palazzo dei Papi, considerato Patrimonio dell'Umanità dall'Unesco.
La visita più lunga spetta di diritto al
Palazzo dei Papi.
Il Palazzo dei Papi è il simbolo dell’influenza della chiesa sull’Occidente Cristiano nel XIV secolo.
Edificato a partire dal 1335, in meno di vent’anni, è soprattutto opera di due papi, Benedetto XII ed il suo successore Clemente VI.
Il monumento costituisce il palazzo gotico più importante del mondo, (15.000 m2 di pavimento, ossia in volume 4 cattedrali gotiche), e presenta al visitatore più di venti luoghi, teatri di eventi di risonanza universale, con inoltre gli appartamenti privati del papa ed i loro favolosi affreschi eseguiti dall’artista italiano Matteo Giovannetti.
La sua costruzione si divise in due fasi principali:
Palais Vieux (Palazzo Vecchio) e il
Palais Neuf (Palazzo Nuovo).
Il Palazzo Vecchio venne edificato dall'architetto Pierre Poisson di Mirepoix secondo le indicazioni di Papa Benedetto XII che fece costruire un grande edificio con le quattro ali fiancheggiate da alte torri e pesantemente fortificate.
In seguito sotto i papi Clemente VI, Innocenzo VI e Urbano V, il Palazzo Vecchio fu ampliato, si formò il Palazzo Nuovo e vennero aggiunte nuove torri, una Cappella Grande lunga 52 metri, e fu completato il cortile principale con nuovi edifici.
Ciò che stupisce sono le enormi dimensioni dell'edificio che si calcola ricevesse ben 650.000 visitatori l'anno. Al suo interno, oltre allo spettacolo dei favolosi decori degli appartamenti privati del papa, potete ammirare numerose esposizioni, o assistere a concerti e rappresentazioni teatrali.
Il Palazzo dei Papi rimase sotto controllo papale per oltre 350 anni, quindi iniziò lentamente a deteriorarsi, durante il periodo napoleonico fu usato come caserma militare e prigione, quindi come
stalla ed infine, nel 1906, fu fortunatamente lasciato libero e dichiarato museo nazionale.
Intorno al Palazzo dei Papi si snodano le strette stradine del centro storico che hanno il loro fulcro in
Place de l'horloge, un'ampia piazza ombreggiata da platani, piena di tavolini di caffé e turisti e su cui si affacciano il municipio e il teatro.
La via più caratteristica del centro storico di Avignone è
Rue de Teinturiers, la via dei tintori che qui producevano i tessuti provenzali con motivi provenienti dall'India e portati durante le Crociate, per questo chiamate Indiennes.
La via è molto pittoresca: fiancheggia il fiume Sorgue e ha un pavimento in ciottoli ombreggiato da platani.
Alcune delle grandi pale che facevano funzionare le fabbriche sono ancora visibili.
Alla fine della strada c'è il
Campanile dei Cordiglieri in cui, si dice, sia stata sepolta Laura, la donna amata da Petrarca.
Tra i diversi musei della città, meritano certamente una visita il
Petit Palais, con una ricchissima collezione di dipinti italiani in cui figurano Botticelli, Simone Martini, Taddeo di Bartolo ed il Museo Angladon famoso perché conserva l'unico dipinto di Van Gogh rimasto in Provenza “Vagoni del Treno”
ma anche quadri di Cezanne, Modigliani, Manet, Degas e Picasso.
Il nostro tour in Provenza è terminato, il ritorno lo faremo lungo la Costa Azzurra ma prima qualche informazione utile..
COSA ACQUISTAREDalla Provenza possiamo portare come souvenir oltre all’immancabile lavanda,
spezie profumate da comprare nei mercatini, ceramiche tipiche tra cui cicale di ogni colore e dimensione, capaci di “cantare” al minimo movimento…, saponi artigianali tra cui quello di Marsiglia
ed i tipici tessuti provenzali, le allegre tovaglie, trapunte, cuscini…di tutto e di più.