PASQUA IN NORMANDIA
Fonti...me stessa...e si vede...
Una Pasqua diversa, senza pastiera casatiello e gita fuori-porta? Eccola!
Per chi ama la Francia, le atmosfere un po’ brumose, i paesini con le case a graticcio l’ottima tavola e qualche escursione nella cultura…si va in Normandia.
Con un aereo a bassissimo costo in due ore si arriva a Parigi e di qui con l’auto in meno di due ore arriviamo a Pont Audemer, base del nostro viaggio.
Ci accoglie naturalmente, il cielo grigio ma romantico tipico della zona.
Pont Audemer è un paesino non turistico a 170 km da Parigi e vicinissimo alle più famose località della costa normanna.
Averla come base presenta il vantaggio da essere equidistante da molti bei posti con una sistemazione decisamente più economica.
Pont Audemer si rivela un posto veramente molto carino, tra le “città fiorite” di Francia ha ottenuto ben quattro “fiori” ed è stata riconosciuto come luogo importante per la scoperta della Normandia: Rouen, Etretat, Honfleur…sono tutte ad un passo.
Arriviamo in una piazza moderna, ben curata,
ma dopo il primo angolo ecco la Chiesa di Saint Ouen, edificata nel XV secolo sulla preesistente parrocchia del XI e XII;
il suo campanile romanico svetta sul corso principale della città vegliando sulle graziose case a graticcio, sul canale, sulle vecchie insegne, sui bar e ristoranti tipici.
Tutt’intorno alla città tanto verde graziose villette ed un laghetto “casa” di anatre e ochette che non disdegnano un giretto sul prato, fiduciose nel genere umano
Tutt’intorno alla città tanto verde graziose villette ed un laghetto “casa” di anatre e ochette che non disdegnano un giretto sul prato, fiduciose nel genere umano
Il giorno dopo giro per Honfleur e Trouville
Honfleur è situata sulla riva sud dell'estuario della Seine, di fronte a Le Havre.
È conosciuta per il suo vecchio porto pittoresco, circondato di case coperte di ardesie. Fu spesso rappresentata da artisti, di cui Gustave Courbet, Eugène Boudin, Claude Monet e Johan Barthold Jongkind, che formarono la "Scuola di Honfleur" che contribuì alla comparsa del movimento impressionista.
Ancora oggi , numerose gallerie e ateliers presentano in permanenza opere di pittori del passato e contemporanei.
Questa piccola città marinara invita alla scoperta delle sue stradine pittoresche, delle sue antiche facciate.
Risparmiata dagli attacchi del tempo, Honfleur ha saputo preservare le testimonianze di un ricco passato che ne fanno, oggi, una delle cittadine più visitate dellaFrancia. Una fama internazionale dovuta in parte all'autenticità e al fascino del suo centro storico (stradine,facciate a graticcio, piccole boutique, hotel de charme, ristoranti tipici),
ma anche alla diversità dei suoi monumenti e alla ricchezza del suo patrimonio culturale ed artistico. Honfleur è l'abbraccio caloroso d'una piccola città.
Imperdibile l’Eglise Sainte Catherine
completamente in legno perché costruita durante la guerra dei Cent’anni (1337-1453) quando la pietra era destinata ad usi militari; la costruzione fu affidata ai costruttori navali e la chiesa con due navate gemelle, sembra una, anzi due grosse barche affiancate e capovolte. Altra particolarità il campanile separato.
Deliziose le strade ricche di negozietti di moda e di souvenir.
Ad un tiro di schioppo ecco Trouville, sulla riva del fiume Touques con di fronte Douville.
Delle due Trouville è quella più “città”
ma entrambe sono soprattutto stazioni balneari molto alla moda sin da quando Napoleone III iniziò a portarvi la corte d’estate verso il 1860.
Risale ad allora anche la creazione del famoso ippodromo.
Trouville colpisce anche per l’enorme quantità di frutti di mare e crostacei, continuamente vaporizzati da “soffi” d’acqua.
Volendo si possono mangiare crudi (naturalmente), fuori alla pescheria, su tavolini e sgabelli messi sul marciapiede, accompagnati da un buon bicchiere di vino bianco.
Una curiosità…molti frutti di mare si vendono a litro e non a chilo.
L’ultimo giorno in Normandia lo dedichiamo ai ricordi proustiani.: giro per Cabourg, la Balbec de la Recherche….
Al Grand Hotel immortalato dal grande scrittore,
giro per la sala da pranzo, la camera di Proust si può prenotare a 470 € a notte con le famose vetrate con vista sul mare che lo scrittore paragona ad un acquario dove tutte le sere le persone del posto schiacciano il naso per osservare la vita lussuosa che si svolge all’interno tanto straordinaria per i poveri quanto la vista di strani pesci e molluschi.
Naturalmente Balbec, pardon Cabourg vive su Proust, negozi di souvenir, pasticcerie dove acquistare le madeleine, ristoranti…
E per chi è un po’ più goloso…deliziose torte!
Il ponte di Pasqua è trascorso, giusto il tempo di una notte a Parigi e poi…a casa…ma la Normandia con la sua malìa, verrà con noi!
Ciao biancospini....