LA NATURA CI AIUTA

Curarsi con le erbe

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. patna
        Like  
     
    .

    User deleted


    ESCORIAZIONI DELLA BOCCA



    Decotto di faggio

    15 g di corteccia di faggio,
    500 g di acqua.

    "Pulire bene la corteccia di faggio, evitando però di lavarla, e versarla nell’acqua bollente. Far bollire per 15 minuti e filtrare. Effettuare sciacqui utilizzando il decotto tiepido. Le proprietà antisettiche della pianta interverranno nel disinfettare le escoriazioni della bocca, difficili da guarire, per la presenza di numerosi germi infettivi.

    Avvertenze

    I frutti del faggio sono velenosi e, se ingeriti in quantità notevole, provocano un’intossicazione i cui sintomi sono: pallore, dolori addominali e alla bocca, febbre; si possono verificare anche problemi di respirazione e conseguenze negative su fegato e reni."

    (da barbanera.it)

     
    .
  2. patna
        Like  
     
    .

    User deleted


    FARINGITE




    Inalazioni di pino

    15 g di gemme di pino,
    150 g di acqua.

    Versare le gemme di pino nell’acqua bollente e lasciarle bollire per 5 minuti. Togliere dal fuoco e respirare i vapori balsamici per altri 5 minuti. Chi soffre di tracheite e faringite trarrà sollievo dalle proprietà disinfettanti e antinfiammatorie della pianta.



    Infuso di rovo

    10 g di foglie di rovo,
    200 g di acqua.

    "Lasciare in infusione le foglie di rovo nell’acqua bollente per 20 minuti. Filtrare e aggiungere poco latte. Bere due tazze di infuso al giorno, lontano dai pasti, per alleviare i fastidi della faringite.

    Avvertenze: Secondo alcune teorie, i tannini contenuti in molte piante, tra cui il rovo, presentano controindicazioni; aggiungendo del latte ai preparati, se ne neutralizza in parte l’effetto."

    (da barbanera.it)
     
    .
  3. patna
        Like  
     
    .

    User deleted


    Febbre



    Tisana di basilico

    5 g di foglie di basilico,
    3 semi di cardamomo,
    5 g di polvere di cannella,
    600 g di acqua.

    Lasciare gli ingredienti nell’acqua bollente per 10 minuti. Filtrare e addolcire la tisana con zucchero di canna o melassa. Berne un bicchiere ogni due ore per abbassare la febbre e alleviare i dolori alle ossa.

    Polvere di salice

    4 g di corteccia di salice.

    "Frantumare la corteccia di salice e macinarla con un utensile elettrico per ridurla in polvere. Stemperarla in poca acqua o porla su un’ostia bagnata. Assumere la polvere, una volta al giorno, aiuterà negli stati febbrili.

    Avvertenze : Il salice è controindicato a chi soffre di patologie croniche, come ulcera e gastrite, e a chi è sensibile all’aspirina, poiché nella pianta si trovano alcuni componenti di questo farmaco; se poi l’assunzione provocasse disordini gastrici, nausea, ronzio auricolare, ridurre le dosi o interrompere la cura."

    Infuso di Malva

    30 g di foglie di malva,
    600 g di acqua,
    50 g di miele.

    Mettere la malva nell’acqua bollente e lasciarla riposare per 10 minuti. Filtrare e aggiungere il miele quando l’infuso sarà tiepido. Berne tre tazze al giorno lontano dai pasti. L’azione espettorante e diaforetica della pianta aiuterà a calmare l’infiammazione delle vie respiratorie, ed aumenterà la traspirazione abbassando la febbre.

    (da barbanera.it)
     
    .
  4. patna
        Like  
     
    .

    User deleted


    FEBBRE INTERMITTENTE




    Infuso di faggio

    20 g di corteccia di faggio essiccata,
    oppure 35 g di corteccia verde,
    200 g di acqua.

    "Portare l’acqua ad ebollizione. Spegnere il fuoco e aggiungere la corteccia di faggio sminuzzata lasciandola in infusione per 10 minuti, con il contenitore coperto. Filtrare, dolcificare con un cucchiaino di miele e bere una tazzina d’infuso, due volte al giorno, lontano dai pasti. Le benefiche proprietà del faggio aiuteranno a combattere le manifestazioni di febbre intermittente. Nel caso in cui si ricorra alla corteccia fresca, pulirla accuratamente prima dell’uso, ma senza lavarla.

    Avvertenze: I frutti del faggio sono velenosi e, se ingeriti in quantità notevole, provocano un’intossicazione i cui sintomi sono: pallore, dolori addominali e alla bocca, febbre; si possono verificare anche problemi di respirazione e conseguenze negative su fegato e reni."


    Polvere di olivo

    3 g di foglie di olivo in polvere,
    1 cucchiaino di miele o marmellata.

    Ridurre in polvere le foglie d’olivo. Assumerne un cucchiaino mescolato al miele o alla marmellata, tre volte al giorno. Si allevieranno reumatismi, gotta e febbri intermittenti.


    (da barbanera.it)
     
    .
  5. patna
        Like  
     
    .

    User deleted


    FEGATO INGROSSATO




    Decotto di cardo mariano

    5 g di radice e foglie di cardo mariano,
    400 g di acqua.

    Versare radici e foglie di cardo mariano nell’acqua bollente. Bollire per 2-3 minuti, lasciare in infusione per 10 minuti e filtrare. Due tazze di decotto al giorno, bevute dopo i pasti, aiuteranno il fegato ingrossato.


    Decotto di parietaria

    10 g di sommità di parietaria,
    1 l di acqua.

    Versare la parietaria nell’acqua bollente e far bollire lentamente per 10 minuti. Aggiungere al preparato una piccola scorza di limone e lasciarlo intiepidire. Filtrare. Bere il decotto dolcificato con un cucchiaio di miele, durante la giornata, lontano dai pasti. L’effetto depurativo aiuterà il fegato ingrossato.


    (da barbanera.it)
     
    .
  6. patna
        Like  
     
    .

    User deleted


    FEGATO PIGRO




    Tintura vinosa di cicoria

    20 g di radice di cicoria,
    1 l di vino bianco.

    Versare le radici di cicoria nel vino e lasciare al macero per 10 giorni, agitando il recipiente quotidianamente. Filtrare e bere un bicchierino di tintura prima dei pasti principali. Continuando la cura per 20 giorni, si otterrà un benefico effetto stimolante sulle funzioni del fegato.



    Vino di parietaria

    30 g di foglie fresche di parietaria,
    1 l di vino rosso,
    una scorza di arancia.

    Scaldare il vino con la scorza di arancia. Quando inizia a bollire allontanarlo dal fuoco e versarvi le foglie di parietaria. Lasciar raffreddare. Filtrare e conservare il preparato in una bottiglia di vetro ben chiusa. Berne un bicchierino dopo i pasti, sarà utile per stimolare l’attività del fegato.


    (da barbanera.it)
     
    .
215 replies since 26/2/2008, 21:36   3014 views
  Share  
.