-
patna.
User deleted
ESCORIAZIONI DELLA BOCCA
Decotto di faggio
15 g di corteccia di faggio,
500 g di acqua.
"Pulire bene la corteccia di faggio, evitando però di lavarla, e versarla nell’acqua bollente. Far bollire per 15 minuti e filtrare. Effettuare sciacqui utilizzando il decotto tiepido. Le proprietà antisettiche della pianta interverranno nel disinfettare le escoriazioni della bocca, difficili da guarire, per la presenza di numerosi germi infettivi.
Avvertenze
I frutti del faggio sono velenosi e, se ingeriti in quantità notevole, provocano un’intossicazione i cui sintomi sono: pallore, dolori addominali e alla bocca, febbre; si possono verificare anche problemi di respirazione e conseguenze negative su fegato e reni."
(da barbanera.it)
. -
patna.
User deleted
FARINGITE
Inalazioni di pino
15 g di gemme di pino,
150 g di acqua.
Versare le gemme di pino nell’acqua bollente e lasciarle bollire per 5 minuti. Togliere dal fuoco e respirare i vapori balsamici per altri 5 minuti. Chi soffre di tracheite e faringite trarrà sollievo dalle proprietà disinfettanti e antinfiammatorie della pianta.
Infuso di rovo
10 g di foglie di rovo,
200 g di acqua.
"Lasciare in infusione le foglie di rovo nell’acqua bollente per 20 minuti. Filtrare e aggiungere poco latte. Bere due tazze di infuso al giorno, lontano dai pasti, per alleviare i fastidi della faringite.
Avvertenze: Secondo alcune teorie, i tannini contenuti in molte piante, tra cui il rovo, presentano controindicazioni; aggiungendo del latte ai preparati, se ne neutralizza in parte l’effetto."
(da barbanera.it). -
patna.
User deleted
Febbre
Tisana di basilico
5 g di foglie di basilico,
3 semi di cardamomo,
5 g di polvere di cannella,
600 g di acqua.
Lasciare gli ingredienti nell’acqua bollente per 10 minuti. Filtrare e addolcire la tisana con zucchero di canna o melassa. Berne un bicchiere ogni due ore per abbassare la febbre e alleviare i dolori alle ossa.
Polvere di salice
4 g di corteccia di salice.
"Frantumare la corteccia di salice e macinarla con un utensile elettrico per ridurla in polvere. Stemperarlain poca acqua o porla su un’ostia bagnata. Assumere la polvere, una volta al giorno, aiuterà negli stati febbrili.
Avvertenze: Il salice è controindicato a chi soffre di patologie croniche, come ulcera e gastrite, e a chi è sensibile all’aspirina, poiché nella pianta si trovano alcuni componenti di questo farmaco; se poi l’assunzione provocasse disordini gastrici, nausea, ronzio auricolare, ridurre le dosi o interrompere la cura."
Infuso di Malva
30 g di foglie di malva,
600 g di acqua,
50 g di miele.
Mettere la malva nell’acqua bollente e lasciarla riposare per 10 minuti. Filtrare e aggiungere il miele quando l’infuso sarà tiepido. Berne tre tazze al giorno lontano dai pasti. L’azione espettorante e diaforetica della pianta aiuterà a calmare l’infiammazione delle vie respiratorie, ed aumenterà la traspirazione abbassando la febbre.
(da barbanera.it). -
patna.
User deleted
FEBBRE INTERMITTENTE
Infuso di faggio
20 g di corteccia di faggio essiccata,
oppure 35 g di corteccia verde,
200 g di acqua.
"Portare l’acqua ad ebollizione. Spegnere il fuoco e aggiungere la corteccia di faggio sminuzzata lasciandola in infusione per 10 minuti, con il contenitore coperto. Filtrare, dolcificare con un cucchiaino di miele e bere una tazzina d’infuso, due volte al giorno, lontano dai pasti. Le benefiche proprietà del faggio aiuteranno a combattere le manifestazioni di febbre intermittente. Nel caso in cui si ricorra alla corteccia fresca, pulirla accuratamente prima dell’uso, ma senza lavarla.
Avvertenze: I frutti del faggio sono velenosi e, se ingeriti in quantità notevole, provocano un’intossicazione i cui sintomi sono: pallore, dolori addominali e alla bocca, febbre; si possono verificare anche problemi di respirazione e conseguenze negative su fegato e reni."
Polvere di olivo
3 g di foglie di olivo in polvere,
1 cucchiaino di miele o marmellata.
Ridurre in polvere le foglie d’olivo. Assumerne un cucchiaino mescolato al miele o alla marmellata, tre volte al giorno. Si allevieranno reumatismi, gotta e febbri intermittenti.
(da barbanera.it). -
patna.
User deleted
FEGATO INGROSSATO
Decotto di cardo mariano
5 g di radice e foglie di cardo mariano,
400 g di acqua.
Versare radici e foglie di cardo mariano nell’acqua bollente. Bollire per 2-3 minuti, lasciare in infusione per 10 minuti e filtrare. Due tazze di decotto al giorno, bevute dopo i pasti, aiuteranno il fegato ingrossato.
Decotto di parietaria
10 g di sommità di parietaria,
1 l di acqua.
Versare la parietaria nell’acqua bollente e far bollire lentamente per 10 minuti. Aggiungere al preparato una piccola scorza di limone e lasciarlo intiepidire. Filtrare. Bere il decotto dolcificato con un cucchiaio di miele, durante la giornata, lontano dai pasti. L’effetto depurativo aiuterà il fegato ingrossato.
(da barbanera.it)
. -
patna.
User deleted
FEGATO PIGRO
Tintura vinosa di cicoria
20 g di radice di cicoria,
1 l di vino bianco.
Versare le radici di cicoria nel vino e lasciare al macero per 10 giorni, agitando il recipiente quotidianamente. Filtrare e bere un bicchierino di tintura prima dei pasti principali. Continuando la cura per 20 giorni, si otterrà un benefico effetto stimolante sulle funzioni del fegato.
Vino di parietaria
30 g di foglie fresche di parietaria,
1 l di vino rosso,
una scorza di arancia.
Scaldare il vino con la scorza di arancia. Quando inizia a bollire allontanarlo dal fuoco e versarvi le foglie di parietaria. Lasciar raffreddare. Filtrare e conservare il preparato in una bottiglia di vetro ben chiusa. Berne un bicchierino dopo i pasti, sarà utile per stimolare l’attività del fegato.
(da barbanera.it).