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Cettinina.
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CITAZIONE (patna @ 16/4/2008, 07:51)Tas sentivamo la mancanza dei tuoi commenti -
Quoto!
Mi raccomando il commento alle puntate!!!. -
dango.
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Tas, non concordo quasi su niente rispetto alle tue analisi sui personaggi... 
, ma concordo appieno sul fatto che è bello rileggerti!!!
Cmq su Ricci e Ciccone ho già detto la mia, prossimamente toccherà a Vitale, che, ai miei occhi, non è un personaggio cosi' negativo come appare a te. Certo più interessante di quel moscetto poco credibile di Coppola..... -
patna.
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Questo è il link del sito di Duccio Giordano - profeta - http://www.ducciogiordano.com/italian/indexIT.html . -
Ireth74.
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Peccato che il sito sia aggiornato al '99. . -
dango.
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18/03/2008- da Cinecorriere.it 
Barbara Tabita è il medico legale di La Nuova Squadra
[ di Anna Falasca ]
BARBARA TABITA, la bella e bruna attrice siciliana, è il medico legale di La Nuova Squadra, la serie prodotta da Rai Fiction, Grundy e il Centro di Produzione TV di Napoli in onda su RaiTre dal 12 marzo.
Ciao Barbara come stai?
"Tutto bene. Sono sempre in giro fra set dal momento che mi divido fra Napoli, per La Nuova Squadra che è ancora in fase di riprese, e Termini Imprese, dove si sta girando Agrodolce, la soap-opera educational ambientata in Sicilia realizzata da Einstein Fiction per RAIFICTION, con la collaborazione di Raieducational".
Parlaci un po’ di te....
"Ho iniziato come attrice di teatro, con esperienze che vanno da Albertazzi al Living Theatre. Mi sono dedicata prestissimo al canto, la mia grande passione e al palcoscenico, seguendo l'esempio di mio fratello Luigi.
Ho partecipato a diversi film per il cinema come: Ho visto le stelle di Vincenzo Salemme, Ti amo in tutte le lingue del mondo di Leonardo Pieraccioni, Il 7 e l'8 di Ficarra e Picone, ma ho recitato anche in molte le serie tv da Montalbano a Incantesimo, a Il giudice Mastrangelo, ma ho all'attivo anche un'esperienza di conduttrice su Discovery Real Time (Tutto in week-end)".
Come nasce il personaggio di Mimma Ferrante?
"Il coroner, nella scelta originaria, avrebbe dovuto essere un uomo. La produzione, dopo avermi provinato, ha deciso di affidare - proprio a me la parte - e quindi di trasformarlo in una donna. Una scelta radicale di cui, volutamente, gli sceneggiatori non sono stati informati. Loro hanno continuato a scrivere per un uomo, con un linguaggio diretto, maschile...."
Ti sei ispirata a qualche figura di medico legale in particolare?
"Sì, ma niente fiction e niente letteratura. L'unica fonte di ispirazione è stata la mia carissima amica Marzia, medico legale a Catania. Mi è stata molto utile per cominciare a capire gli aspetti tecnici e scientifici di un lavoro veramente complesso e affascinante. Ma la sottile follia di Mimma Ferrante è tutta farina del mio sacco".
Quanto c’è di tuo in Mimma?
"Ho indossato con grande entusiasmo i panni di questo medico legale brusco, cinico, ma nel corso delle riprese ho cercato di colorarlo pian piano della mia naturale femminilità, aiutata dal sense of humor che mi caratterizza da sempre".
Che personaggio e’ Mimma?
"Un personaggio molto particolare. Una donna diretta, forte, ma anche simpatica. Pronta ad affrontare tanto le complessità del suo lavoro, quanto i suoi impegni di madre e di donna comune. Mimma lavora giorno per giorno a contatto con la morte ed il suo rapporto con quest’ultima è davvero molto speciale. Vive con una malinconica e tagliente ironia tutti i casi che le vengono assegnati, come se volesse rispondere con la stessa moneta a quella morte che tanto spesso si prende gioco della vita".
Sei contenta di come hai reso il personaggio sullo schermo?
"Sì, sono veramente soddisfatta, anche se è il mio primo impegno in una lunga serie. Gli autori hanno fatto un lavoro straordinario. Sono nelle loro mani e questo mi ha divertito e mi diverte moltissimo".
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dango.
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da corriere.it...
Sperandeo: «Aiutatemi, altrimenti
mi ammazzo piano piano»
Lo sfogo dell'attore siciliano: «Sette anni fa il suicidio di mia moglie. Ora non dormo più la notte»
Sto male. Molto male, da tantissimo tempo ormai. Forse da tutta la vita. Ma solo da poco, da un mese, ho capito che dovrei chiedere aiuto. Che tipo di aiuto non lo so. A me, quelli dati allo psicologo, mi sono sempre sembrati soldi buttati. E poi, per come la vedo io, ammettere di aver bisogno di una mano ha il sapore della sconfitta. No, no, forse è vero il contrario: per essere forti a un certo punto gli uomini devono ammettere la propria debolezza. Io, finalmente ho il coraggio di dirlo, avrei bisogno di qualcuno con cui comunicare, qualcuno da cui farmi conoscere veramente. Perché mi sembra di non esserci mai riuscito. Amavo mia moglie, ma litigavamo in continuazione. Lei voleva fare l’estetista a Palermo, io le dicevo: «Vieni nella capitale, viviamo insieme». Ma lei piangeva, non mi seguiva, e io andavo a Roma perché dovevo lavorare. Film, fiction, teatro, un sacco di cose.
MIA MOGLIE SI É BUTTATA DAL BALCONE - Per me ma anche per lei e i nostri figli, Tony e Priscilla, che ora hanno 19 e 16 anni. Quando tornavo a casa bisticciavamo, per un sacco di motivi. Discussioni normali tra marito e moglie, io così pensavo. Invece un giorno, io ero a Roma, mi telefonano che mia moglie, Rita, si è buttata dal balcone e si è ammazzata. A 32 anni e mezzo. Io non lo auguro a nessuno quello che ho passato la notte di sette anni fa. C’era pure uno sciopero degli aerei e sono riuscito ad arrivare a casa solo alle sei del mattino. La prima cosa che mio suocero mi disse fu: «Sei contento, adesso?» E in chiesa, al funerale, quando mi sono avvicinato al microfono per salutare un’ultima volta Rita, mio figlio, aveva 12 anni allora, si è alzato ed è andato via. Io non credo che sia colpa mia quello che è successo. Io lavoravo, lavoravo, non so se avevo capito o no che mia moglie era depressa. So che, anche quando litigavamo, io urlavo, sbraitavo, dicevo: «Ora me ne vado». Poi scendevo di un piano e mi dicevo: «Ma che sto facendo?». E così tornavo subito su. Mia moglie chissà che credeva andassi a fare a Roma. Io facevo solo il mio mestiere. Il problema mio è che non riesco a comunicare. Non riesco neanche a fare capire ai miei figli quanto li amo. Loro vivono a Palermo, con le sorelle di mia moglie. Tutti pensano: «Sperandeo fa l’attore, è un duro, guadagna soldi, se la spassa». Ma la verità è che sono solo e che non ho il coraggio di ammazzarmi tutto in una volta, come ha fatto mia moglie. Allora io mi ammazzo, piano piano: dieci anni fa sono stato operato di enfisema polmonare, eppure fumo come un turco. Poi non dormo la notte, non dormo mai, e m’incazzo. Sono un morto che cammina. La verità è che io sono uno che ama tantissimo gli altri ma non ama per niente se stesso. Ho cercato di fare di tutto per dimostrare tutto questo amore che avevo dentro. Ma alla fine ci rimetto sempre. Ho amato altre donne, ma loro, o le loro famiglie, vedevano sempre Sperandeo il duro, magari un poco di buono, sarà colpa della mia faccia o di come parlo, con l’accento siciliano. E così sto male. Talmente male che io, che sono uno che sul lavoro dà cento, ci sono giorni che do sessanta. E allora m’incazzo con me stesso.
HO PARLATO SOLO CON MIA MADRE - La prima volta che sono riuscito a dire queste cose, a parlare di quello che avevo dentro, è stato con mia madre. Lei mi ama davvero e crede che io non pensi a lei perché per mesi non mi faccio sentire. Se non chiamo è per non farle capire che sto male. Quella volta, due anni fa, le aprii il mio cuore. Certe mie fragilità io le ho prese da lei. Ma lei è una persona buona, mentre a me queste fragilità fanno soffrire. Comunque mia madre mi ha fatto capire una cosa: dopo la morte di mia moglie, io sono andato a cercare a chi dare amore, perché ho l’animo del bambino sperduto. Magari avrei dovuto concentrarmi sui miei figli. Però come? Per loro un giudice ha scelto che crescessero lontano da me: io sono un padre distante, lontano. Ora sto recuperando un po’ di dialogo con mia figlia Priscilla, di tanto in tanto mi manda degli sms. Ma Tony, il grande, l’ho perso. Io lo so, ne sono certo, mi serve aiuto. Ma non so neanche se il mio male si chiama depressione. O se è solo il bisogno di ritrovare l’amore dei miei figli.. -
stemil.
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mi dispiace davvero di leggere queste righe, ma è un male comune a tante persone, quello di avere dentro emozioni che non riescono ad esprimere, e spesso questo viene visto come una forma di egoismo, mi spiace per quel che può aver passato e per quel che ancora passa. ma per esperienza personale gli posso solo dire che lo psicologo (meglio uno psicoterapeuta secondo me) non sono soldi buttati, forza Tony coraggio a due mani e fatti aiutare!!!! . -
Cettinina.
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Mi dispiace moltissimo leggere queste parole così tristi e angosciati....mi auguro che Tony riesca a farsi aiutare e recuperare il rapporto con i suoi figli.
Tony un abbraccio. -
patna.
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Tony è doloroso leggere queste tue parole - questo tuo grido disperato - è difficile a volte andare avanti - vivere e convivere con i sensi di colpa - quei sensi di colpa che ti fanno sentire colpevole di tutti i mali del mondo - quando ti ho conosciuto ho visto nei tuoi occhi quell'urlo silenzioso che nasce dalla disperazione di non essere capito - ma anche dal fatto che non sai accettare te stesso così come sei - vuoi fare il duro per non mostrare la tua grande fragilità - mi auguro che tu possa sentire il nostro grande affetto e che questo sia come un calore che ti riscalda sciogliendo il gelo che hai nel cuore -
In bocca al lupo Tony -. -
bross5.
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fa molta tristezza leggere queste cose, anche su Tgcom un articolo un articolo che lo riguarda.
Tony Sperandeo: "Sto morendo"
L'attore confessa la sua depressione
"Sono un morto che cammina, mi sto ammazzando piano piano. Mi serve aiuto". E' un disperato Tony Sperandeo quello che si racconta in un'intervista su "Ok Salute". "Per essere forti a un certo punto gli uomini - ha proseguito Sperandeo la cui moglie si è suicidata 7 anni fa - devono ammettere la propria debolezza. Io finalmente ho il coraggio di dirlo, avrei bisogno di qualcuno con cui comunicare".
Un fulmine a ciel sereno quello che sette anni fa ha distrutto la vita dell'attore. "Io lavoravo, lavoravo. Mia moglie era depressa... chissà che credeva andassi a fare a Roma - ha ricordato Sperandeo -. Io facevo solo il mio mestiere. Io non ho il coraggio che ha avuto lei, cioé di ammazzarmi tutto in una volta e allora lo sto facendo piano piano".
In una situazione che sembra senza via d'uscita, l'attore siciliano, vorrebbe almeno recuperare il rapporto con i figli: "Non riesco a far capire ai miei figli quanto li amo", ha concluso.
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Fenice_22.
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Cavolo che notizia...
non lo avrei mai detto..mi dispiaceper Sperandeo..davvero tanto... -
patna.
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Ecco due cuochi d'eccezione 
Sembra che il nostro Federico sappia il fatto suo
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dango.
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Ue' che simpatico Federico ai fornelli e che bravo!!! La piccola Alicia poi è un amore.... 
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Leti35.
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Tenerissimo papà.......simpatico cuoco......e bravissimo attore!!! 
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bross5.
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che super cuoco...Alice è un amore 
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