Costume e Società

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  1. Cettinina
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    I dieci super-cibi per stare in forma


    Non compaiono spesso sulla nostra tavola, eppure, secondo il nutrizionista Dr. Jonny Bowden che scrive oggi per Abc News, questi dieci cibi sono un vero toccasana.

    Ecco dunque la lista per la prossima spesa al supermercato.

    Uno. Barbabietole. Sono un’ottima fonte di folato e betaina, due sostanze che abbassano i livelli di omocisteina nel sangue, un composto che può danneggiare le arterie e aumentare il rischio di malattie cardiache. In più i pigmenti naturali - betacianine - delle barbabietole si sono provati dei potenti anti-cancerogeni nei test sui topi.

    Due. Il cavolo (famiglia delle crucifere). Da apprezzare soprattutto per il contenuto di sulforafano, un composto chimico che aiuta la produzione di enzimi nel corpo che combattono i radicali liberi e riducono il rischio di cancro.

    Tre. Guava, un frutto tropicale, con un’altissima concentrazione di fibre e di licopene, un antiossidante che tiene lontano il cancro alla prostata.

    Quattro. La bieta, ricca di luteina e zeaxantina, dei carotenoidi che proteggno la retina dai danni dell’invecchiamento.

    Cinque. La cannella. Tiene sotto controllo gli zuccheri nel sangue.

    Sei. La portulaca (Portulaca oleracea), comunemente considerata una pianta infestante, andrebbe invece usata a tavola (come il prezzemolo o per la preparazione di salse) perchè ricchissima di grassi omega-3; inoltre contiene grandi quantità di melatonina, un antiossidante che aiuta a prevenire i tumori.

    Sette. Succo di melagrana. Abbassa la pressione e fornisce molta vitamina C.

    Otto. Bacche di Goji, dall’alto potere antiossidante. I loro zuccheri inoltre abbassano la resistenza all’insulina - fattore di rischio del diabete - nei topi.

    Nove. Prugne secche. Hanno grandi quantità di acidi neoclorogenico e clorogenico, degli antiossidanti potenti, anche qui efficaci nel prevenire i tumori.

    Dieci. Semi di zucca. Sono molto ricchi di magnesio. E una dieta ricca di magnesio aiuta a vivere più a lungo, secondo una recente ricerca francese.


    praticamente non sono in forma...non mangio nessuno di questi cibi.
     
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  2. patna
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    Manco io - :huh:

    Però sono esperta di dolci - va bene lo stesso ??? :lol:
     
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  3. Benucci
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    CITAZIONE (patna @ 11/7/2008, 00:37)
    Manco io - :huh:

    Però sono esperta di dolci - va bene lo stesso ??? :lol:

    Sono un toccasana! -_-
    Per l'umore :P

    Per quanto riguarda colesterolo, trigliceridi e......fianchi, è un altro discorso! :(
     
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  4. patna
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    CITAZIONE
    Per quanto riguarda colesterolo, trigliceridi e......fianchi, è un altro discorso!

    ... su cui si può tranquillamente sorvolare ... image
     
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  5. Cettinina
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    "Non pagheremo la tassa sul seno"
    Proteste in Gran Bretagna per la tassa che colpisce le più prosperose.


    Maggiorate inglesi in rivolta: i reggiseni per taglie forti costano più cari

    Londra - Altro che Robin Hood Tax. In Inghilterra è arrivato qualcosa di più ingiusto, la «tassa sulle tette». Non sarà il fisco di Sua Maestà a riscuotere la bizzarra gabella. Ma una catena di negozi. Marks & Spencer ha deciso di far pagare un paio di sterline in più i reggiseni per taglie forti, quelle con coppa a partire dalla DD in su. E appena la nuova collezione di lingerie con prezzi maggiorati per donne maggiorate è arrivata in vetrina è esplosa la rivolta. A guidarla, Beckie Williams, una venticinquenne di Brighton, scrittrice di libri per l’infanzia, che ha aperto un blog su «Facebook» per denunciare l’iniquo tributo, perché proprio di questo, secondo lei, si tratta. Il movimento, «Busts 4 Justice», ha raccolto centinaia di adesioni. Il sovrapprezzo - sostiene la pasionaria - viola «il principio di uguaglianza che dovrebbe essere applicato alla biancheria intima, come succede con i vestiti». Magliette o pantaloni hanno lo stesso prezzo indipendentemente dalle taglie. Perché un reggiseno più grande deve essere più caro? Già. Si pongono la stessa domanda le donne che prendono parte al «corteo virtuale» contro la catena di negozi, lasciando commenti furiosi. E anche fotografie, tanto per testimoniare che hanno i numeri giusti per essere indignate.

    Mark & Spencer è subito corso ai ripari. Non è un tributo, si difende, «la collezione è piaciuta alle nostre clienti e secondo una ricerca la maggioranza è disposta a pagare una piccola somma in più». Le mammelle ubertose, aggiunge M & S, richiedono bretelle, tessuti, e componenti interni più «forti», nonché «un livello di supporto, innovazione e tecnologia più sofisticati». Ecco perché i reggiseni sono più cari.

    La spiegazione, che tira in ballo la legge di gravità e la tecnolingerie, non soddisfa: le rivoltose di «Busts 4 Justice» invitano tutte le donne (anche quelle androgine, alla Kate Moss, per solidarietà) al boicottaggio della catena. Se i politici promettono che non metteranno mai le mani nelle tasche dei cittadini quando parlano di tasse, perché quelli lì devono infilarle nei décolletée delle donne prosperose?

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  6. miciobicio
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    CITAZIONE (Cettinina @ 13/7/2008, 10:23)
    non metteranno mai le mani nelle tasche dei cittadini quando parlano di tasse, perché quelli lì devono infilarle nei décolletée delle donne prosperose?



    Chissà per chè.. cosa..
    booo..! :blush.gif:

    :woot: :woot: :woot:
     
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  7. patna
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    Micio sei squisitamente ..... ignaro image image image
     
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  8. Cettinina
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    Stressati si nasce

    L'ansia è una predisposizione che si ha già dalla nascita. I risultati dello studio utili nel campo delle malattie mentali

    WASHINGTON - Cercare di tranquillizzare un amico particolarmente nervoso è solo una perdita di tempo. Nessuna strategia funziona, perchè nervosi si nasce. A scoprirlo, un gruppo di ricercatori dell’Università del Wisconsin in uno studio pubblicato sullla rivista «Public Library of Science». I ricercatori hanno scoperto che una parte del cervello di alcune scimmie rhesus in età giovanile è responsabile della predisposizione di alcuni esemplari allo stress e all’aggressività, indipendentemente dalla situazione. I ricercatori hanno studiato le scimmie perchè il loro cervello è molto simile a quello dell’uomo.

    Le cavie sono state monitorate in tre situazioni diverse: mentre erano al sicuro con i propri simili in gabbia, mentre erano soli in gabbia e mentre erano in compagnia di un essere umano sconosciuto. Nella maggior parte delle scimmie risultate ansiose in tutte le situazioni è stata rilevata una maggiore attività nell’amigdala, la parte del cervello responsabile della paura e dell’aggressività. I ricercatori hanno provato lo stesso esperimento con le stesse cavie 18 mesi più tardi. I risultati non sono cambiati rispetto a quelli precedenti. Le scimmie «nervose», anche da adulte, hanno mantenuto il loro tratto caratteristico.

    Per questo i ricercatori hanno sostenuto che lo stress e l’ansia sono predisposizioni che si hanno già dalla nascita. E questo varrebbe anche per gli esseri umani. I risultati dello studio potrebbero avere implicazioni sulla prediosposizione di trattamenti contro le malattie mentali. «Prima di questa ricerca non sapevamo che si potesse rilevare una tendenza verso l’ansia nei primi anni di vita, o che tale caratteristica si mantenesse costante negli anni», ha detto Ned Kalin, coordinatore dello studio.
     
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  9. miciobicio
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    CITAZIONE (Cettinina @ 15/7/2008, 18:10)
    ha detto Ned Kalin, coordinatore dello studio.

    CITAZIONE (miciobicio @ 20/7/2008, 02:54)
    CITAZIONE (patna @ 20/7/2008, 01:40)
    Ciao Ned

    ciao -_-

     
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  10. Cettinina
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    CITAZIONE (miciobicio @ 20/7/2008, 03:08)
    CITAZIONE (Cettinina @ 15/7/2008, 18:10)
    ha detto Ned Kalin, coordinatore dello studio.

    CITAZIONE (miciobicio @ 20/7/2008, 02:54)
    CITAZIONE (patna @ 20/7/2008, 01:40)
    Ciao Ned

    ciao -_-

    :rofl.gif: :rofl.gif: :rofl.gif:
     
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  11. patna
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    CITAZIONE
    Ciao Ned

    Micio ma ..... chi è Ned ??? Lo conosco ??? Non mi ricordo di lui !!!

    Oddio - l'ultimo neurone è morto !!! image image image
     
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  12. Cettinina
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    Corna da fidanzati?
    Il matrimonio civile resta valido
    Il sacramento celebrato in Chiesa può essere invece annullato


    Roma - Prima del grande passo, per lo Stato, siamo tutti «liberi», per la Chiesa no. Infatti il matrimonio civile resta valido anche se uno dei due ha scoperto l’infedeltà dell’altro, consumata quando si era ancora solo fidanzati. Mentre il sacramento celebrato in Chiesa può essere annullato.

    È quanto hanno stabilito le sezioni unite civili della Cassazione che, con la sentenza 19809, hanno negato la delibazione e cioè il riconoscimento di una decisione del tribunale ecclesiastico del Triveneto che aveva decretato la nullità del matrimonio religioso perché era saltato fuori il tradimento di lei, prima del matrimonio.

    Il collegio esteso ha stabilito con questa importante sentenza che una bugia, legata a una condotta prematrimoniale, non può far cadere l’unione civile: «Appare certo che - si legge nelle motivazioni - anche a tener conto che la menzogna di regola non rileva come artificio o raggiro per capire il consenso, nella concreta fattispecie, essa ha dato luogo a un errore riguardante una condotta temporanea di infedeltà prematrimoniale, nel rapporto di fatto precedente l’atto di matrimonio, nel quale la regola è quella della libertà e non è previsto un obbligo di fedeltà, che sorge dal matrimonio e rileva in sede di separazione, per un eventuale addebito».

    Di diverso avviso il tribunale ecclesiastico che a marzo del 2000, confermando il decreto di quello regionale lombardo, annullò il matrimonio religioso dei due. E ciò perché la ragazza aveva nascosto al marito una relazione avuta prima del matrimonio. In sostanza, a parere delle sezioni unite, non tutte le cause di annullamento del matrimonio ecclesiastico sono valide anche per lo Stato: infatti il matrimonio civile può essere annullato solo se ci sono «errori sull’identità o su qualità significative della persona» quali per esempio «una malattia fisica o psichica o una deviazione sessuale che impediscano lo svolgimento della vita coniugale». Non solo. Altre cause che legittimano la delibazione dell’annullamento ecclesiastico sono «una condanna per delitto non colposo, una dichiarazione di delinquenza abituale o professionale, una condanna per delitti concernenti la prostituzione, lo stato di gravidanza procurato da soggetto diverso da quello caduto in errore».
     
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  13. patna
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    In pratica rimane cornuto e mazziato -
     
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  14. Cettinina
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    La rivincita della gelosia
    La gelosia depressiva è tipica delle donne

    Sdoganata dalla scienza: è un sentimento naturale, ma se dura più di un’ora al giorno è da malati

    E’giunta l’ora di riabilitare il lato oscuro dell’amore, il «mostro dagli occhi verdi che schernisce la carne di cui si nutre», come la immaginava Shakespeare. La gelosia non è un sentimento di cui si va fieri, forse perché niente come lei mostra la nostra vulnerabilità. Eppure, almeno una volta nella vita, tutti siamo stati gelosi almeno una volta nella vita: forse non fino al punto di pugnalare Desdemona, forse senza odiare a morte chiunque si mettesse sulla nostra strada sentimentale, ma chi non ha nutrito pensieri omicidi verso il fratellino appena nato?

    Non è che siamo cattivi, è che siamo «naturalmente» fatti così. E allora tanto vale smetterla di sentirsi in colpa. Così almeno dice «E vissero per sempre gelosi e contenti», il libro di Donatella Marazziti che riabilita in parte questa passione, o al limite la classifica come «malattia», se i sintomi si presentano per più di un'ora al giorno. «Le persone molto gelose presentano infatti delle anomalie del neurotrasmettitore serotonina che potrebbero corrispondere a una forma di disordine mentale», spiega. E allora, se siamo malati, perché far finta di essere sani?

    Un vizio da dio (greco)
    Erano gelosi degli uomini gli dei greci, ma anche la Diana milanese che, pur odiando guidare, non esita a prendere la macchina e ad attraversare mezza Italia per raggiungere il marito ad un convegno dove potrebbe rivedere la ex fidanzata. Otello uccide Desdemona convinto che l'abbia tradito con l'amico Iago, ma anche Roberto prova sentimenti omicidi quando vede negli sguardi degli invitati a una cena l'attrazione per la sua bella moglie. E dire che la gelosia è «un sentimento naturale, da non demonizzare» poiché mira alla conservazione della specie e alla stabilità della coppia: «Nei maschi è infatti legata alla sicurezza della paternità e, quindi, alla certezza di provvedere a figli propri; nel sesso femminile, invece, alla necessità di tenere legato un partner in grado di assicurare cibo e protezione alla prole». Si tratta dunque di un’emozione «da non rifiutare e di cui non vergognarsi». Già, perché la sofferenza della gelosia è acuita dal fatto che è considerato un sentimento riprovevole. Lo descrive bene Roland Barthes: «Come geloso, io soffro quattro volte: perché sono geloso, perché mi rimprovero di esserlo, perché temo che la mia gelosia finisca col ferire l'altro, perché mi lascio soggiogare da una banalità: soffro di essere escluso, di essere aggressivo, di essere pazzo e di essere come tutti gli altri». L'importante a questo punto è capire quando si è pazzi e quando invece si è proprio come tutti gli altri.

    C’è modo e modo
    Esistono quattro tipi di gelosia, dice Marazziti: la gelosia depressiva (non ci si sente all'altezza del partner, tipica forma femminile), quella ossessiva (si è sempre attanagliati dal dubbio se si è amati o meno), quella ansiosa (si vive con l'incubo di essere lasciati) e quella paranoica (caratterizzata da sospettosità costante, più diffusa negli uomini). Tutte hanno il loro corrispettivo patologico. E dunque, se sei geloso guarda dentro di te: potresti scoprire che in realtà sei depresso o ansioso. Come sintetizza Piero Angela nell'introduzione: «Non esiste la gelosia ma molte gelosie. La sofferenza amorosa diventa uno specchio in cui ognuno può cercare la propria immagine e il proprio lato nascosto».

    «E vissero per sempre gelosi e contenti» (edito da Rizzoli) è il libro della dottoressa Donatella Marazziti. Nel volume la psichiatra illustra i meccanismi segreti della gelosia e con l’aiuto di questionari e casi pratici racconta le molte forme di questo sentimento attingendo da mito e letteratura - a partire da Medea e Otello assassini per amore - ma soprattutto dalle mille storie di vita quotidiana ascoltate nella sua attività professionale. Marazziti consiglia di non vergognarsi della gelosia, sentimento del tutto naturale, ma di stare attenti a che non si trasformi in una malattia.
     
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  15. Cettinina
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    Sesso, i più scatenati sono i milanesi

    Sotto la Madonnina il numero
    di rapporti è superiore alla media
    nazionale. A Roma trionfa il "famolo
    strano", modenesi sono i più appagati

    Milanesi scatenati a letto, anche se gli italiani in genere si confermano focosi con una media nazioanle di ben 142 rapporti sessuali all’anno. È quanto emerge dall'ultimo sondaggio sulla sessualità degli italiani realizzato dal Club per Single Eliana Monti, che ha preso in esame un campione di 4 mila persone di entrambi i sessi, di età compresa tra i 25 ed i 45 anni, nelle principali città italiane.

    I risultati non sempre sono del tutto confortanti. Secondo il sondaggio, infatti, due intervistati su cinque vorrebbero sentirsi meno stressati e vorrebbero una migliore qualità nei loro rapporti sessuali. Il record del piacere sotto le lenzuola vede in pole position i milanesi con un numero di rapporti sessuali superiore alla media nazionale. I milanesi, infatti, dichiarano di fare l'amore mediamente 200 volte all'anno. Ma se da una parte restano quantitativamente all'altezza, dall'altra un terzo di loro (31%) dice di essere sessualmente poco appagato e l'8% sostiene di non esserlo per niente. Il 32% delle donne e il 35% degli uomini milanesi dicono di volere uno stile di vita meno stressante.

    A Modena, invece, il 98% del campione esaminato dice di essere molto (52%) o abbastanza (46%) soddisfatto dalla propria vita sessuale. Solo il 2% si dichiara poco o per niente soddisfatto. Un risultato simile a quello riscontrato a Napoli, dove il 48% degli intervistati si dichiara molto soddisfatto e il 45% abbastanza soddisfatto. La città con il maggiore indice di disinibizione risulta però essere Roma, dove l'86% del campione dichiara di gradire «farlo» strano, anche all'aperto all'insegna della trasgressività per rendere più intrigante il rapporto di coppia. Nel Nord Italia, invece, il grado di disinibizione scende, ma è comunque elevato in Emilia Romagna (78%) e in Lombardia (75%). Nel Nord Italia, tuttavia, più di un terzo delle persone (36%) è poco soddisfatto della propria vita sessuale. Le esigenze lavorative e la mancanza di tempo che oggi affliggono sia gli uomini che le donne, trasformano gli incontri in una specie di missione impossibile.
     
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360 replies since 17/6/2008, 18:03   3199 views
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