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dango.
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Micio..aiutoooo...non l'ho capita quella dell'abito che non fa il monaco...
(sarà che sono mezza rintronata a quest'ora...giustifichiamoci cosi'...). -
patna.
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DANI!!!
Sei messa maluccio !!!. -
dango.
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Invece che avvilirmi nella mia demenza notturna..spiegami la battuta please!!! . -
miciobicio.
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CITAZIONE (dango @ 4/9/2008, 00:25)Micio..aiutoooo...non l'ho capita quella dell'abito che non fa il monaco...
Ti va una pizza..?
offro io...
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dango.
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Nel senso che se mangio una pizza divento più sveglia? No perchè a quest'ora dovrei essere un genio...
Cmq ok visto che offri tu...pizza all'aragosta. con contorno di tartufo.. -
patna.
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DANIIIIIIIIIIIIIIIII - assassina di pizze !!! . -
bross5.
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CITAZIONEcome si dice...
l'abito non fa il monaco
è mattino e sono sveglia...ma questa proprio non l'ho capitaCITAZIONEpizza all'aragosta. con contorno di tartufo.
Daniiiiii una capricciosa non è meglio???. -
dango.
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Carla, se non l'hai capita neppure tu allora mi consolo!!! Cmq me la ha spiegata Pat al telefono:
abito al quarto
abito al .....
abito al .....
e quindi abito, che non fa il monaco....
(sono ancora perplessa... ).
Per quanto riguarda aragosta e tartufo....era solo perchè offriva Micio...
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bross5.
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CITAZIONEabito al quarto
abito al .....
abito al .....
e quindi abito, che non fa il monaco....
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miciobicio.
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CITAZIONE (dango @ 4/9/2008, 00:53)Cmq ok visto che offri tu...pizza all'aragosta. con contorno di tartufo.
Affare fatto!!!!
Poi però mi fai saltar la fila...
per entrare in curva....
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patna.
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Dani come vedi non sei sola - Carluzza ti fa compagnia .... abitativamente parlando -
Micio - non barare. -
Cettinina.
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Basilico, meglio abbondare: è antiossidante
Nel basilico è custodito uno dei segreti per combattere l’invecchiamento. Secondo una ricerca condotta da Vaibhav Shinde del Poona College of Pharmacy, in India, e presentata alla British Pharmaceutical Conference di Manchester, il basilico (Ocinum sanctum) combatterebbe i radicali liberi ed avrebbe, quindi, un effetto antinvecchiamento. Il basilico, ricorda la ricerca che è stata pubblicata sul «Journal of Pharmacy and Pharmacology», è un’erba aromatica molto usata in cucina e anticamente, in India e in altri regioni dell’Asia, veniva utilizzata come rimedio per ringiovanire, per conservare la bellezza e la salute fisica e mentale. In studi precedenti, ricercatori farmaceutici avevano già scoperto che l’estratto di basilico aveva proprietà antiossidanti e in grado di proteggere il cuore, il fegato e il cervello dagli attacchi dei radicali liberi. «Lo studio - ha dichiarato Scinde - conferma le proprietà dell’erba che agisce a livello cellulare e convalida l’uso di questa sostanza per mantenersi giovani. Il basilico è molto usato nella medicina tradizionale Ayurvedica».
«La vitamina B12 utile per conservare la memoria»
La vitamina B12, invece, protegge il cervello dagli effetti dell’invecchiamento. Di più, potrebbe prevenire la perdita di memoria negli anziani e malattie come le demenze. Lo rivela uno studio dell’Università di Oxford, pubblicato su «Neurology». La vitamina in questione si trova nella carne, nel pesce e nel latte. La ricerca ha coinvolto 107 persone fra i 61 e gli 87 anni, scoprendo che, in caso di bassi livelli di B12 nel sangue, le probabilità di «vuoti di memoria» erano ben sei volte maggiori. «Molti fattori che condizionano la salute e l’efficienza del cervello - sottolinea Anna Vogiatzoglou, del Dipartimento di fisiologia, anatomia e genetica dell’ateneo britannico - sfuggono al nostro controllo. Ma questo studio suggerisce che variando la dieta in modo da assumere le giuste quantità di vitamina B12, di cui sono carenti soprattutto gli anziani, possiamo fare qualcosa per difendere la nostra memoria».
Sulla tavola, dunque, non devono mancare carne, pesce, cereali e latte. L’equipe ha misurato la perdita di volume cerebrale dei partecipanti allo studio ogni anno per cinque anni. Nessuno soffriva di perdite di memoria all’inizio e nessuno aveva carenza di vitamina B12. I risultati degli esami a cui tutti venivano sottoposti annualmente mostravano una più significativa riduzione del volume cerebrale fra le persone con più bassi livelli di vitamina via via che passava il tempo.
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Cettinina.
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Un abbraccio può valere
come una medicina
In alcuni casi il potere di un abbraccio è molto più forte di qualsiasi farmaco al mondo: rilassa, allevia i dolori e fa stare subito meglio. A sottolinearlo è un gruppo di scienziati svedesi in uno studio presentato a Liverpool in occasione del British Association’s Festival of Science. Dai risultati della ricerca è emerso che quando la pelle viene riscaldata da un altro corpo tramite un abbraccio, il dolore diminuisce significativamente. Questo potrebbe, ad esempio, spiegare perché alcuni genitori coccolano istintivamente il proprio figlio dopo una brutta caduta. Ma anche una mano sulla spalla può essere confortante nei momenti difficili. I ricercatori hanno scoperto che la pelle contiene moltissime fibre nervose che vengono attivate quando siamo coccolati, abbracciati o anche solo toccati leggermente.
Le coccole attivano il centro emotivo del cervello
In pratica, nel momento in cui riceviamo una coccola sono trasmesse informazioni al centro emotivo del cervello che provocano sensazioni di piacere a tutto il corpo. L’attivazione di queste «fibre del piacere», chiamate anche «C-fibre», bloccano il passaggio di altre che trasmettono i messaggi di dolore. Lo scienziato Francis McGlone, della «Unilever» (una compagnia anglo-olandese proprietaria di molti tra i marchi più diffusi nel campo dell’alimentazione e dei prodotti per la bellezza), il cui team di ricercatori ha scoperto le «C-fibre», ha confermato i risultati dello studio. Secondo McGlone, infatti, un abbraccio o una carezza sui capelli svolgono un ruolo molto importante nel farci sentire subito meglio.
La Stampa
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Cettinina.
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«Il talco nemico delle donne»
Attenzione al talco. Il suo uso quotidiano aumenta il rischio di tumori per le donne, in particolare di cancro dell’ovaio. Le probabilità di ammalarsi aumentano del 40 per cento. L’allerta arriva dai ricercatori dell’Harvard Medical School di Boston, con un lavoro pubblicato su «Cancer Epidemiology, Biomarkers and Prevention». Gli esperti temono che la polvere applicata sulle parti intime possa raggiungere le ovaie e innescare un processo infiammatorio che permette alle cellule tumorali di proliferare. E i risultati di questo nuovo studio sembrano evidenziare un rischio più elevato di quanto ipotizzato da precedenti ricerche.
Aumenta il rischio di tumore all’ovaio
Da qui l’appello al gentil sesso di non mettere più il borotalco sulle parti intime. L’equipe ha coinvolto oltre 3 mila donne, scoprendo che il rischio di cancro cresce del 36% con l’uso settimanale di talco, ma arriva a +41% se l’utilizzo è quotidiano. A maggiori probabilità di ammalarsi vanno incontro le donne con un particolare profilo genetico. La presenza del gene glutatione S-transferasi M1 e l’assenza del gene glutatione S-transferasi T1 triplicano il rischio di tumore. Una donna su 10 presenta questa «carta d’identità» genetica, avvertono i ricercatori.
Sotto accusa il «fillosilicato di magnesio»
Sotto accusa è il minerale di cui è fatto il talco, il fillosilicato di magnesio: la sua composizione chimica, sostengono gli specialisti, lo rende simile all’amianto, responsabile di una forma letale di cancro del polmone.
La Stampa
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Benucci.
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CITAZIONE (Cettinina @ 30/9/2008, 14:24)«Il talco nemico delle donne»
Non conoscevo la pratica di mettersi il talco sulle parti intime.....
Magari ai bambini
Se me lo metto sui piedi, che mi succede?
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