DECRETO LEGGE 137 SULLA SCUOLA

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  1. Cettinina
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    Stiamo chiedendo troppo ai nostri figli?
    Una scuola più dura e una sfilza di attività «intelligenti» per riempire le loro giornate. Forse serve una tregua...


    Che le scuole medie, scuole dell’obbligo e, dunque, con garanzia quasi assoluta di promozione, fossero l’anello debole del nostro sistema scolastico era cosa nota: fino a oggi lasciavano approdare alle superiori alunni spesso poco preparati, destinati a frequentissime bocciature. Giusto, perciò, intervenire in quei tre anni cruciali durante i quali si finiva per dissipare il tesoretto di formazione ed educazione accumulato nel corso delle elementari, il cui livello è, a detta di tutti, sempre rimasto piuttosto alto.

    Stando ai nuovissimi programmi, d’ora in poi ottenere i voti più alti agli esami di terza media sarà molto ma molto più difficile, in proporzione forse anche più difficile che conseguire valutazioni eccellenti alla maturità. Con l’inizio dell’anno scolastico le famiglie si troveranno ad affrontare una scuola (dell’obbligo) che non conoscevano. Una scuola con regole più dure, basate su rigore, impegno e meritocrazia. Un passaggio importante e sicuramente positivo.

    Ma l’ansia che prenderà molti genitori è forse un’altra: dal rendimento nello studio al tempo (presunto) libero fuori dalle aule, stiamo forse chiedendo troppo ai nostri figli? La spinta all’eccellenza in tanti campi è in linea con la nuova competitività che contrassegna la società e con un mercato del lavoro globale che non ha più nulla di familiare e di domestico, nulla di rassicurante e protettivo. Regole che molto probabilmente non pochi immigrati di seconda generazione — cinesi in testa— hanno, stando alle cronache scolastiche, già pienamente assorbito. Il che dovrebbe fornire a tutti una ragione in più per riconoscerle e accettarle.

    Resta il tormento di una pressione fortissima che costringe ragazzi di undici, dodici o tredici anni a inseguire attività e risultati travolgendo gli spazi di un’autodeterminazione più naturale. La ricerca di un giusto equilibrio passa da una porta strettissima: non sarà facile mantenere una linea saggia, senza sbandamenti. Vengono in mente a questo proposito certe famiglie, residenti soprattutto nelle grandi città, che costringono i figli a una serie di impegni extrascolastici fatti di sport, di studio di lingue, di corsi di ogni sorta, di pressanti allenamenti fisici e mentali che occupano in modo «intelligente» quasi tutte le loro giornate. Un avvocato dei figli — se esistesse — chiederebbe ragionevolezza e tregua ai genitori: quello che conta è far capire ai giovanissimi che la vita è strada sicuramente in salita, ma non va affrontata divorando i tempi di una crescita che ha bisogno di ancorarsi — con lo studio — a poche cose preziose e formative.


    Corriere della sera
     
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  2. patna
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    I ragazzi hanno il dovere di studiare e impegnarsi ma hanno anche il diritto di divertirsi e svagarsi nei loro momenti liberi - non sono fenomeni che devono esibirsi ma solo esseri che vogliono passare qualche momento piacevole e rilassante
     
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  3. ErTigre
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  4. patna
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    Il ministro "d'istruzione" (con l'apostrofo?) Gelmini inciampa ancora. Dopo l'egìda (anzichè ègida) di qualche mese fa, ieri ha dedtto "i carceri" (anzichè "le carceri"). E allora: se i prof che fanno politica devono lasciare la scuola, forse è il caso che chi fa il ministro ci torni :rofl.gif: :rofl.gif: :rofl.gif:

    Marco Bresolin - metro
     
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  5. marina.1
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    Ma no, ma no...questa è la nuova cultura! Come siete arretrati poveri comunistacci...i carceri, e poi, magari, lo gesso...gli uovi...non c'è limite al rinnovamento!
    :giljotiini.gif: :giljotiini.gif: :giljotiini.gif: :giljotiini.gif: :giljotiini.gif: :giljotiini.gif: :giljotiini.gif: :giljotiini.gif: :giljotiini.gif: :giljotiini.gif: :giljotiini.gif: :giljotiini.gif: :giljotiini.gif: :giljotiini.gif:
     
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  6. leon27
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    CATTEDRA ALLA NEOLAUREATA BARBARA BERLUSCONI, MENTRE CI SONO DOCENTI CHE ATTENDONO DA ANNI: UNO SCHIAFFO ALLA MERITOCAZIA
    pubblicata da PARTIGIANI DEL TERZO MILLENNIO il giorno giovedì 22 luglio 2010 alle ore 12.53
    Con una tesi sull'economista indiano Amartya Sen, premio Nobel per l'economia nel 1998, ieri Barbara Berlusconi, figlia di Silvio Berlusconi e Veronica Lario, si e' laureata con lode in Filosofia all'Universita' San Raffaele di Milano. La cerimonia di proclamazione, alla quale era presente il Presidente del Consiglio, è stata tenuta dal rettore don Luigi Verze', a cui lo stesso premier e' molto legato. Tra i cinque neo-dottori in Filosofia, quattro hanno conseguito la laurea con 110 e lode e uno solo con 110. Il rettore però si è rivolto alla sola Berlusconi, complimentandosi per l’argomento della tesi e invitandola a diventare docente universitaria.

    Premettendo che trattasi di una laurea triennale, che la Berlusconi non vanta pubblicazioni o lavori tali da poter essere considerata un luminare e che gli affari e le fortune di famiglia dovrebbero essere già sufficienti quantomeno a tenerla impegnata, la proposta del rettore è apparsa agli occhi degli altri candidati, degli studenti e soprattutto di alcuni docenti, come uno schiaffo alla meritocrazia.

    Roberta De Monticelli, docente di Filosofia della Persona proprio alla Facoltà di Filosofia dell'Università San Raffaele, si è molto risentita di questo episodio, ed ha scritto una lettera aperta che qui di seguito pubblichiamo.



    “Insegno Filosofia della Persona alla Facoltà di Filosofia dell’Università Vita Salute San Raffaele. Scrivo queste righe per dire: non in mio nome. Non è certamente in mio nome che oggi (ieri, ndr) il nostro Rettore, don Luigi Verzé, intervenendo come è suo diritto alla cerimonia delle proclamazioni delle lauree, si è rivolto alla sola candidata Barbara Berlusconi, che giungeva oggi a conclusione del suo percorso triennale, chiedendole se riteneva che potesse nascere una Facoltà di economia del San Raffaele basata sul pensiero dell’autore sul quale verteva la sua tesi (Amartya Sen), e invitandola a diventare docente di questa Università, in presenza del Presidente del Consiglio, il quale assisteva alla cerimonia.
    Intendo dissociarmi apertamente e pubblicamente da questa che ritengo una violazione non solo del principio della pari dignità formale degli studenti, non solo della forma e della sostanza di un atto pubblico quale una proclamazione di laurea, non solo della dignità di un corpo docente che il Rettore dovrebbe rappresentare, ma anche dei requisiti etici di una istituzione universitaria d’eccellenza quale l’Università San Raffaele giustamente aspira ad essere.
    Tengo a dissociarmi nettamente e pubblicamente e da queste parole e dalla logica che le sottende, logica che da una vita combatto, come combatto da sempre il corporativismo e i sistemi clientelari dell’Università italiana, e il progressivo affossamento di tutti i criteri di eccellenza e di merito, oltre che dell’Università stessa come scuola di libertà.
    Me ne dissocio individualmente, anche se spero che la deprecazione dell’accaduto sia unanime fra il corpo docente. Ma tengo a ribadire con questa mia serena dichiarazione che non sono né di principio né di fatto corresponsabile dell’andamento di questa cerimonia: non di principio per le profonde ragioni di dissenso che ho qui espresso, non di fatto, perché in effetti non figuravo fra i membri della commissione relativa alla candidata in questione, e certamente non perché avessi chiesto di esserne esonerata”.
     
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  7. marina.1
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    Se il trota diventa ministro della cultura Barbie può avere il nobel .... ma che andiamo a fare la mattina a scuola? come ci permettiamo di parlare ancora di valori, giustizia, rispetto umano, ai nostri alunni?
     
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  8. leon27
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    Pistola in aula, “studenti soldato” nelle scuole italiane: accordo tra Gelmini e La Russa


    Studenti addestrati come soldati, futuri militari che si formano non più nei Car (Centri addestramento reclute) ma negli edifici scolastici. Tutto questo sarà possibilie grazie a un accordo raggiunto tra Maria Stella Gelmini (ministro dell’Istruzione) e Ignazio La Russa (ministro della Difesa).
    Un articolo pubblicato su Famiglia Cristiana ha infatti rivelato che i due ministri hanno firmato un protocollo che istituirà un corso denominato “alleati per la vita”.
    Il corso, che sarà valido come credito formativo, punta a lezioni di “pratica del mondo sportivo militare”. Cosa dovranno dunque fare gli studenti delle scuole superiori? Saranno divisi in pattuglie e riceveranno lezioni di tiro con la pistola ad aria compressa e percorsi “ginnico-militari”: arrampicata, nuoto e salvataggio e orienteering. Qui però la circolare contine un errore, visto che è scritto “orientiring”.
    Secondo Famiglia Cristiana l’obiettivo dichiarato dai firmatari del testo sarebbe quello di “instaurare negli studenti la conoscenza e l’apprendimento della legalità, della Costituzione, delle istituzioni e dei principi del diritto internazionale” nonché “di evidenziare, nel percorso educativo, l’importanza del benessere personale e della collettività attraverso il contrasto al ‘bullismo’ grazie al lavoro di squadra che determina l’aumento dell’autostima individuale ed il senso di appartenenza ad un gruppo”.
    Una motivazione, specie quella sul bullismo, che non convince appieno: lo spirito cameratesco che si respira nelle caserme che porta a episodi di “nonnismo” non è forse assimilabile al comportamento dei bulli?
     
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  9. marina.1
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    Che la costituzione si impari col fucile...me lo devono proprio spiegare...
    Ormai siamo al "libro e moschetto, balilla perfetto"!
    Voglio andar viaaaaaaaa!
     
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  10. marina.1
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    Ho appena ascoltato quella :censored.gif: della gelmini magnificare la sua riforma... Vi dico solo questo, stamattina sono stata quasi aggredita dalla madre di un disabile gravissimo che invece delle 4 ore dello scorso anno, ha avuto solo 2 ore di sostegno.
    Ha avuto un vero crollo nervoso (pensate che ha 2 figli tutti e due disabili mentali ed il marito, unico scampato al naufragio della Moby prince ne porta ancora i segni a livello emotivo) ha iniziato a lanciarsi contro armadi, scrivanie e computer (salvo per miracolo). Mi ha fatto una gran pena ma noi siamo completamente impotenti!
    Ma tutto va bene, ci sono insegnanti in più, i precari erano inutili, e la riforma ha rinvigorito il sistema formativo.
    E' meglio che mi fermi qui altrimenti....mi bannano a vita da tutti i forum per incitamento alla....
     
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324 replies since 19/9/2008, 18:47   2669 views
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