Teatro

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    Scusa, Pat, hai visto lo spettacolo "Il piacere dell'onestà" con Leo Gullotta? Dovevo esserci anch'io, poi è tutto sfumato. L'avevo visto anni fa con Giuseppe Pambieri! Molto ben interpretato e penso che Gullotta sia altrettanto bravo!
     
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  2. patna
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    E' stato qualcosa di mirabile - noi abbiamo l'opportunità di fare un' abbonamento per 10 spettacoli a teatro con una riduzione grazie all'abbonamento AMT - tra questi dieci però ne dobbiamo scegliere due obbligatori della compagnia stabile - per il resto non ci sono restrizioni -

    Se dovessi venire a Genova a teatro fammelo sapere così ci possiamo incontrare e prendere un caffè insieme :)
     
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  3. laura^
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    CITAZIONE (*rosanna* @ 18/1/2010, 13:21)
    Scusa, Pat, hai visto lo spettacolo "Il piacere dell'onestà" con Leo Gullotta? Dovevo esserci anch'io, poi è tutto sfumato. L'avevo visto anni fa con Giuseppe Pambieri! Molto ben interpretato e penso che Gullotta sia altrettanto bravo!

    Gullotta e' stato bravissimo.
    alla fine c'e' stato un boato dalla platea e lui ha fatto una faccina così :huh:
    :lol:
     
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    Grazie Pat e Laura.

    Da noi il Comune ha fatto una convenzione con il Teatro Stabile di Genova per sei spettacoli, tra i quali tre di pomeriggio, mettendo a disposizione il servizio trasporti. Quindi a fine spettacolo penso di dover scappare.
    Certamente vorrei assistere allo spettacolo "Il dolore" di Mariangela Melato.
    Devo però andare in Biblioteca dove si prenota.

    Gullotta è veramente bravo, immagino il successo del suo "Piacere dell'onestà".


     
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  5. laura^
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    CITAZIONE (*rosanna* @ 19/1/2010, 20:05)
    Certamente vorrei assistere allo spettacolo "Il dolore" di Mariangela Melato.

    :woot: andiamo anche noi a vederlo!
    a che ora arrivate col pullman? ci possiamo vedere prima oppure durante l'intervallo :)
     
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  6. patna
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    Sarebbe bello e se arrivi abbastanza presto magari riusciamo anche a prenderci un caffè :)
     
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    Noi dovremmo arrivare per le 16. Ci mettiamo d'accordo per l'intervallo. Mi piacerebbe tanto conoscervi!!
     
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    Domenica 14 alle 16 dovrei vedere al Teatro stabile di Genova "NON SI SA COME".
    con Sebastiano Lo Monaco.

    Ho acquistato il biglietto da una mia compagna di acquerello in quanto la sua amica non può andare!


    Ultima opera teatrale completata da Luigi Pirandello (la successiva, I giganti della montagna, rimase interrotta dalla sua morte), Non si sa come (1934) utilizza spunti tratti da tre novelle (Nel gorgo, Cinci e La realtà del sogno) per raccontare la storia di un "delitto innocente", che propone ancora una volta, come sempre accade nelle opere del drammaturgo siciliano, una riflessione sulla complessità della natura umana. Il conte Romeo Daddi, uomo impeccabile, serio, rispettabile, innamoratissimo della moglie Bice, la tradisce inspiegabilmente con Ginevra Vanzi, consorte del suo migliore amico. Tutto questo accade non per amore o per un qualsivoglia motivo razionale o comprensibile, ma, appunto, "non si sa come": nel caldo soffocante di una giornata assolata. Ed ecco, che, durante il doloroso chiarimento tra i protagonisti del dramma, riaffiora in superficie un altro episodio legato al passato del conte, frutto anch`esso di quel particolare "straniamento" che è sospensione della volontà, di quell`allontanamento da sé rischioso e inarginabile che porta a un`improvvisa inconsapevolezza e mostra come Romeo, e con lui tutti gli uomini, non siano sempre totalmente padroni dei propri atti.

    Ambientando la vicenda in un periodo storico euforico, in cui la gente scopre il piacere del divertimento (gli anni Trenta come oggi?), Sebastiano Lo Monaco interpreta sulla scena Romeo Daddi come un conte decaduto che per campare fa il cantante sulle navi da crociera; ed è in questo mondo dello spettacolo, fatto di lustrini, paillettes e viaggi esotici su transatlantici, che costui perde l`orientamento e si abbandona, tra un motivetto e un numero di varietà, a una debolezza che pare incontrollabile, a una tentazione più forte del suo arbitrio, che cancella ogni traccia di razionalità e fa riaffiorare i fantasmi del passato. Da ragazzo, infatti, Romeo aveva ucciso un suo coetaneo per una lite causata da futili motivi: un delitto inspiegabile, freddo, distaccato, che il protagonista aveva rimosso e che ora ricollega all`episodio di smarrimento in cui tradisce la moglie e che, ripensato alla luce di un`attualità pervasa da individualità insicure e frammentate, non è così lontano dalla condizione esistenziale dell`uomo contemporaneo.

    «Si snoda così – si legge nelle note di regia - una riflessione di ampio respiro che, partendo dall`opera di un genio del teatro del Novecento, Luigi Pirandello (1867-1936), costruisce uno spettacolo che è allo stesso tempo un intrattenimento divertente e un percorso profondo all`interno dei meandri mai totalmente esplorabili e conoscibili della personalità. Uno spettacolo che ci trasporta in un’epoca che vede la nascita anche in Italia della società del consumo, la quale trascina nel suo vortice di bisogni indotti non solo le classi più ostentatamente agiate o benestanti, ma anche le fasce di popolazione dal tenore di vita più morigerato».

    http://www.teatrostabilegenova.it/t_Spetta...abel=cartellone
     
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  9. laura^
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    CITAZIONE (*rosanna* @ 12/2/2010, 14:37)
    Domenica 14 alle 16 dovrei vedere al Teatro stabile di Genova "NON SI SA COME".
    con Sebastiano Lo Monaco.

    noooooooooooooooo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! :cry:

    Noi siamo al Teatro Duse a vedere Gli Esuli di Joyce
     
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    Ma dai Laura..... Peccato! Buon divertimento!
     
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  11. patna
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    ESULI



    di James Joyce

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    L’azione è ambientata nel 1912. Ritornato in patria dopo una lunga permanenza in Italia (proprio come James Joyce e sua moglie Nora), lo scrittore Richard Rowan vive con Bertha e il loro figlio di otto anni in una villa nei pressi di Dublino. Qui riceve la visita di Beatrice, insegnante di musica del figlio e cugina del suo amico d’infanzia Robert, giornalista di professione, che di lui è da sempre innamorata. Richard sa che Robert ama Bertha, la quale è gelosa di Beatrice, e sospetta, forse non a torto, che tale amore sia ricambiato. Intellettuale libertario, pur essendo profondamente legato a Bertha che gli è stata compagna negli anni d’esilio per il mondo, Richard non fa però nulla per impedire quello che teme: anzi, esprime esplicitamente il desiderio che Bertha e Robert seguano fino in fondo, con la massima schiettezza, l’impulso della loro passione; dando così vita a un doloroso percorso, attraverso il quale Joyce rielabora in modo originale e struggente, con lucida e dolorosa sincerità, uno dei temi più classici del teatro borghese, quello del triangolo amoroso.

    La passione e la gelosia, il sadismo e il masochismo, la ferita del dubbio e la volontà di possedere ed essere posseduti in assoluta libertà, s’intrecciano in Esuli con i grandi temi dell’amicizia e dell’amore, della inesorabile complessità degli esseri umani e delle loro esistenze sentimentali, etiche e culturali; consegnando al palcoscenico un’opera assolutamente personale, che ha oggi il sapore di un classico.


    Personaggi e intrpreti

    Richard Rowan - Antonio Zavatteri
    Bertha - Lisa Galantini
    Robert Hand - Aldo Ottobrino
    Beatrice Justice - Barbara Moselli
    Brigid - Federica Granata
    Archie - Giacomo Costella

    Un grande plauso a tutto il cast per la splendida interpretazione - in particolare ad una mirabile Lisa Galantini - splendida coinvolgente interprete del ruolo di Bertha
     
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    NON SI SA COME



    PERSONAGGI E INTERPRETI:

    --------------------------------------------------------------------------------
    Sebastiano Lo Monaco
    Pier Luigi Misasi
    Barbara Begala
    Giuseppe Cantore
    Maria Rosaria Carli
    pianoforte Giovanni Zappalorto
    Stefano Lenci
    violino Alessandro Maietta
    contrabbasso Lucio Villani
    batteria Maurizio Audino


    Ultima opera teatrale completata da Luigi Pirandello (la successiva, I giganti della montagna, rimase interrotta dalla sua morte), Non si sa come (1934) utilizza spunti tratti da tre novelle (Nel gorgo, Cinci e La realtà del sogno) per raccontare la storia di un "delitto innocente", che propone ancora una volta, come sempre accade nelle opere del drammaturgo siciliano, una riflessione sulla complessità della natura umana. Il conte Romeo Daddi, uomo impeccabile, serio, rispettabile, innamoratissimo della moglie Bice, la tradisce inspiegabilmente con Ginevra Vanzi, consorte del suo migliore amico. Tutto questo accade non per amore o per un qualsivoglia motivo razionale o comprensibile, ma, appunto, "non si sa come": nel caldo soffocante di una giornata assolata. Ed ecco, che, durante il doloroso chiarimento tra i protagonisti del dramma, riaffiora in superficie un altro episodio legato al passato del conte, frutto anch`esso di quel particolare "straniamento" che è sospensione della volontà, di quell`allontanamento da sé rischioso e inarginabile che porta a un`improvvisa inconsapevolezza e mostra come Romeo, e con lui tutti gli uomini, non siano sempre totalmente padroni dei propri atti.

    Ambientando la vicenda in un periodo storico euforico, in cui la gente scopre il piacere del divertimento (gli anni Trenta come oggi?), Sebastiano Lo Monaco interpreta sulla scena Romeo Daddi come un conte decaduto che per campare fa il cantante sulle navi da crociera; ed è in questo mondo dello spettacolo, fatto di lustrini, paillettes e viaggi esotici su transatlantici, che costui perde l`orientamento e si abbandona, tra un motivetto e un numero di varietà, a una debolezza che pare incontrollabile, a una tentazione più forte del suo arbitrio, che cancella ogni traccia di razionalità e fa riaffiorare i fantasmi del passato. Da ragazzo, infatti, Romeo aveva ucciso un suo coetaneo per una lite causata da futili motivi: un delitto inspiegabile, freddo, distaccato, che il protagonista aveva rimosso e che ora ricollega all`episodio di smarrimento in cui tradisce la moglie e che, ripensato alla luce di un`attualità pervasa da individualità insicure e frammentate, non è così lontano dalla condizione esistenziale dell`uomo contemporaneo.

    «Si snoda così – si legge nelle note di regia - una riflessione di ampio respiro che, partendo dall`opera di un genio del teatro del Novecento, Luigi Pirandello (1867-1936), costruisce uno spettacolo che è allo stesso tempo un intrattenimento divertente e un percorso profondo all`interno dei meandri mai totalmente esplorabili e conoscibili della personalità. Uno spettacolo che ci trasporta in un’epoca che vede la nascita anche in Italia della società del consumo, la quale trascina nel suo vortice di bisogni indotti non solo le classi più ostentatamente agiate o benestanti, ma anche le fasce di popolazione dal tenore di vita più morigerato».

    http://www.teatrostabilegenova.it/t_Spetta...abel=cartellone

    A me è piaciuto molto, ben interpretato, storia intrigande e canzoni del passato nostalgiche (tutti ottimi cantanti)
     
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  13. patna
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    A quanto mi risulta forse riusciremo ad incontrarci per un lavoro alla corte :)
     
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  14. laura^
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    CITAZIONE (patna @ 14/2/2010, 20:41)

    ESULI



    di James Joyce

    uno dei piu' belli che ho visto. :rolleyes:
    struggente :cry:
    la galantini veramente bravissima :)
     
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  15. patna
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    Oggi al teatro della corte abbiamo visto "La Locandiera"

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    Dal 3 marzo è in scena alla Corte La locandiera di Goldoni, con la regia di Pietro Carriglio e l’interpretazione di un ricco cast di cui fanno parte Galatea Ranzi, Luca Lazzareschi, Nello Mascia, Sergio Basile e Luciano Roman. Mirandolina, la locandiera, è forse il personaggio femminile più celebre del teatro italiano. Archetipo della donna moderna dal carattere forte e volitivo, di una femminilità conscia del proprio fascino e delle proprie possinilità.

    Una splendida interpretazione - in chiave moderna - ma lasciando inalterato il linguaggio barocco - lavoro godibile divertente - ma con una punta di malinconia nel finale -
     
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65 replies since 19/10/2008, 21:17   642 views
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