10 righe.

Scrivete 10 righe di un libro che vi è piaciuto

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  1. dango
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    Tremendaaaaa......più che ridere bisognerebbe piangere.
     
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  2. #Cristina#
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    Ecco alcune delle cose che ho imparato nella vita:

    - Che non importa quanto sia buona una persona, ogni tanto ti ferirà. E per questo, bisognerà che tu la perdoni.
    - Che ci vogliono anni per costruire la fiducia e solo pochi secondi per distruggerla.
    - Che non dobbiamo cambiare amici, se comprendiamo che gli amici cambiano.
    - Che le circostanze e l’ambiente hanno influenza su di noi, ma noi siamo responsabili di noi stessi.
    - Che, o sarai tu a controllare i tuoi atti, o essi controlleranno te.
    - Ho imparato che gli eroi sono persone che hanno fatto ciò che era necessario fare, affrontandone le conseguenze.
    - Che la pazienza richiede molta pratica.
    - Che ci sono persone che ci amano, ma che semplicemente non sanno come dimostrarlo.
    - Che a volte, la persona che tu pensi ti sferrerà il colpo mortale quando cadrai, è invece una di quelle poche che ti aiuteranno a rialzarti.
    - Che solo perché qualcuno non ti ama come tu vorresti, non significa che non ti ami con tutto se stesso.
    - Che non si deve mai dire a un bambino che i sogni sono sciocchezze: sarebbe una tragedia se lo credesse.
    - Che non sempre è sufficiente essere perdonato da qualcuno. Nella maggior parte dei casi sei tu a dover perdonare te stesso.
    - Che non importa in quanti pezzi il tuo cuore si è spezzato; il mondo non si ferma, aspettando che tu lo ripari.
    - Forse Dio vuole che incontriamo un po’ di gente sbagliata prima di incontrare quella giusta, così quando finalmente la incontriamo, sapremo come essere riconoscenti per quel regalo.
    - Quando la porta della felicità si chiude, un’altra si apre, ma tante volte guardiamo così a lungo a quella chiusa, che non vediamo quella che è stata aperta per noi.
    - La miglior specie d’amico è quel tipo con cui puoi stare seduto in un portico e camminarci insieme, senza dire una parola, e quando vai via senti che è come se fosse stata la miglior conversazione mai avuta.
    - E’ vero che non conosciamo ciò che abbiamo prima di perderlo, ma è anche vero che non sappiamo ciò che ci è mancato prima che arrivi.
    - Ci vuole solo un minuto per offendere qualcuno, un’ora per piacergli, e un giorno per amarlo, ma ci vuole una vita per dimenticarlo.
    - Non cercare le apparenze, possono ingannare.
    - Non cercare la salute, anche quella può affievolirsi.
    - Cerca qualcuno che ti faccia sorridere perché ci vuole solo un sorriso per far sembrare brillante una giornataccia.
    - Trova quello che fa sorridere il tuo cuore.
    - Ci sono momenti nella vita in cui qualcuno ti manca così tanto che vorresti proprio tirarlo fuori dai tuoi sogni per abbracciarlo davvero!
    - Sogna ciò che ti va; vai dove vuoi; sii ciò che vuoi essere, perché hai solo una vita e una possibilità di fare le cose che vuoi fare.
    - Puoi avere abbastanza felicità da renderti dolce, difficoltà a sufficienza da renderti forte, dolore abbastanza da renderti umano, speranza sufficiente a renderti felice.
    - Mettiti sempre nei panni degli altri. Se ti senti stretto, probabilmente anche loro si sentono così.
    - Le più felici delle persone, non necessariamente hanno il meglio di ogni cosa; soltanto traggono il meglio da ogni cosa che capita sul loro cammino.
    - Il miglior futuro è basato sul passato dimenticato, non puoi andare bene nella vita prima di lasciare andare i tuoi fallimenti passati e i tuoi dolori.
    - Quando sei nato, stavi piangendo e tutti intorno a te sorridevano.

    Vivi la tua vita in modo che quando morirai, tu sia l’unico che sorride e ognuno intorno a te piange.

    Paulo Coelho
     
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  3. dango
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    CITAZIONE
    Vivi la tua vita in modo che quando morirai, tu sia l’unico che sorride e ognuno intorno a te piange.

    Tanto bella quanto difficile....
     
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  4. laura^
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    Quando la porta si aprì, vidi una donna che mi somigliava in modo impressionante. L’abbracciai piangendo, sopraffatta da un’incredula felicità e pronta a comprendere, a perdonare, a mettere una pietra sul passato.
    Lei iniziò subito a parlare, a parlare di sé. Nessun tentativo di giustificare il suo abbandono, nessuna spiegazione.
    Raccontava. Molti anni addietro l’avevano arrestata nel campo di concentramento di Birkenau, dove faceva la guardiana. Vestiva un’impeccabile uniforme “che le stava così bene.” Non erano ancora passati venti minuti che già apriva un maledetto armadio per mostrarmi, nostalgica, quella stessa uniforme. “Perché non te la provi? Mi piacerebbe vedertela addosso.” Non la provai, ero confusa e turbata. Ma ciò che disse subito dopo fu anche più grave dell’aver rinnegato il proprio ruolo di madre. “Sono stata condannata dal Tribunale di Norimberga a sei anni di carcere come criminale di guerra, ma ormai non ha più nessuna importanza. Col nazismo ero qualcuno, dopo non sono stata più niente.”
    Mi raggelò. E se lei, nel 1941, aveva deciso di non volere questa figlia, ora ero io a non volere questa madre! Io e mio figlio tornammo in Italia col primo treno. Renzo piangeva deluso. Come avrei potuto spiegargli il motivo per cui io non avevo trovato una madre né lui una nonna? Aveva solo cinque anni.
    Perdetti mia madre per la seconda volta.

    Helga Schneider Il rogo di Berlino
     
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  5. leon27
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    leggere , pensare e riflettere bellissimo video


    https://www.facebook.com/video/video.php?v=...92711328&ref=nf
     
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  6. laura^
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    Mi sentivo un po’ sfigato. Come quando mandi un sms a una persona e non ti risponde subito. Dopo averlo inviato, vai a rileggerlo ogni tre secondi e guardi anche l’ora dell’invio. Conti i minuti, i secondi. Poi guardi gli ultimi che ti ha mandato………………………
    E’ brutto quando l’ultimo messaggio è il tuo e devi solo aspettare. Quando hai paura di essere invadente. Quando, come in una partita a scacchi, pensi di aver sbagliato mossa e in un secondo ti senti uno sfigato. Immagini lei che dice alle sue amiche: “Questo mi sta martellando di messaggi”.
    E quando sei in quella situazione non c’è niente da fare, ti senti in un angolo. L’unica soluzione è non scrivere più.

    Il giorno in più di Fabio Volo

     
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  7. laura^
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    Nel maggio dello stesso anno fu rinvenuto il cadavere nudo di una quindicenne.....l'assassino aveva tagliato e portato via i capelli, così come aveva portato via i vestiti.
    I sospetti caddero sugli zingari. Gli zingari erano capaci di tutto. Era noto che tessevano tappeti con abiti vecchi e imbottivano i loro cuscini di capelli umani.....Un delitto così perverso poteva solo essere opera degli zingari. Tuttavia in quel periodo a Grasse non c'erano zingari....
    In mancanza di zingari passarono a sospettare i rozzi lavoratori stagionali italiani. Ma non c'erano neppure italiani, sarebbero arrivati solo giugno, per la raccolta dei gelsomini, dunque non potevano essere stati loro.Allora si penso' che fossero stati gli ebrei, poi i massoni, poi i monaci,poi i malati di mente della Charite', poi i carbonai, poi i mendicanti.....Dopo qualche settimana il tenente di polizia sospese le indagini.


    IL PROFUMO - P.Suskind
     
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  8. laura^
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    Verso il centocinquesimo piano non puoi credere di essere lo schiavo di questo corpo, questo bambinone. Devi dargli da mangiare e metterlo a letto e portarlo al bagno. Non puoi credere che non siamo riusciti ad inventare niente di meglio. Qualcosa di meno bisognoso di cure. Non così deterirabile. Realizzi che la gente fa uso di droghe perchè è l'unica vera avventura intima che le rimane nel suo mondo fatto di vincoli temporali, leggi, ordini, e limiti dati dalla materia. E' soltanto con le droghe o con la morte che vediamo qualcosa di nuovo, e la morte è un po' troppo definitiva. Realizzi che non c'è ragione di fare nulla se nessuno ti guarda...".

    Chuck Palahniuk SURVIVOR




     
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  9. laura^
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    Sai che cos'è l'amore?
    L'amore è il tappeto che ti strappano da sotto i piedi.
    L'amore è lucy che alza la palla all'ultimo istante per far cadere Charlie Brown.
    L'amore è quella cosa che quando ci credi sparisce.
    L'amore è per gli idioti e io non voglio essere più idiota. Mai più.

    Brava a letto - Jennifer Weiner
     
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  10. Dr.Watson
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    CITAZIONE (laura^ @ 3/6/2009, 16:22)
    Brava a letto - Jennifer Weiner

    Anvedi il libretto che è piaciuto alla nostra Lauretta! :o: ;) :D

    Ma l'avevi letto prima del tuo "matrimonio" con Mario? ;)

    E nonostante la teoria letteraria siete stati costretti a separarvi... :( :cry: :sick:

    Forse ti sarebbe convenuto leggere "Come convincere un berlusconiano a votare a sx in dieci ... (giorni, mesi, anni, lustri, secoli? :blink: )" Sareste ancòra assieme! ;) :P
     
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  11. laura^
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    CITAZIONE (Dr.Watson @ 5/6/2009, 21:19)
    Forse ti sarebbe convenuto leggere "Come convincere un berlusconiano a votare a sx in dieci ... (giorni, mesi, anni, lustri, secoli? :blink: )" Sareste ancòra assieme! ;) :P

    A me andrebbe bene anche un marito di centro destra ma con un minimo di senso critico..... "avere al proprio fianco" una specie di Emilio Fede e' INSOPPORTABILE.... -_-

    Il libro :rolleyes: e' romantico e parla di un "gentiluomo" che pubblica un libro "brava a letto" appunto in cui elenca le doti dell-ex fidanzata :angry:




    " - Abbiamo tutti qualcosa di squilibrato, qualcosa che non funziona, tutte persone che non sanno nuotare come si deve e che vanno sempre più a fondo. Siamo tutti così, in un modo o nell'altro: io, Kizuki, Reiko. Come mai non ti piacciono persone più normali?

    - Io non penso che sia così- Dissi dopo aver riflettuto un momento -Per me non avete proprio niente di squilibrato, nè tu, nè Kizuki, nè Reiko. Le persone che sembrano squilibrate a me sono quelle che vanno in giro per il mondo senza nessun problema. "



    (TOKYO BLUES- Haruki Murakami )
     
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  12. dango
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    Cosi' Adamsberg cercava le idee: le aspettava, semplicemente. Quando una di esse veniva a galla sotto i suoi occhi, come un pesce morto che compariva a fior d'acqua, la raccoglieva e la esaminava, per vedere se aveva bisogno di quell'articolo in quel momento, per vedere se presentava un qualche interesse. Adamsberg non rifletteva mai, si limitava a fantasticare e poi a fare una cernita, come quei pescatori con il guadino che vedi frugare con mano pesante in fondo al retino, cercando con le dita il gambero tra i sassi, le alghe, le conchiglie e la sabbia.
    C'erano molti sassi e molte alghe nei pensieri di Adamsberg, e non di rado lui vi si impigliava. Doveva gettare molto, scartare molto.
    .....
    Adamsberg usava cosi' il suo cervello, come un vasto mare fecondo nel quale hai riposto la tua fiducia ma che hai da tempo rinunciato ad assoggettare.

    da "L'uomo a rovescio" di Fred Vargas
     
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  13. laura^
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    CITAZIONE (dango @ 12/6/2009, 10:59)
    da "L'uomo a rovescio" di Fred Vargas

    :wub:

    l'unica reazione di un uomo nella merda e' di cercare un altro uomo che sia nella merda tanto quanto lui.
    Perche' quando sei un trentaseienne fallito, frequentare uomini di successo ti inacidisce il carattere. All'inizio ovviamente e' una distrazione, fa sognare, e' incoraggiante. Poi diventa irritante e alla fine inacidisce. E a Marc di inacidire proprio non andava.
    A pensarci bene aveva sentito parlare di un altro nei guai......allora Marc compose il numero. Mathias era in casa. Quando sentì la sua voce Marc riprese a respirare.
    Se un trentenne e' a casa di martedì pomeriggio vuol dire che le cose non vi vanno un granche' bene. E questa era gia' una buona notizia. Se poi l'uomo accetta, senza chiedere spegazioni, di raggiungerti nel giro di mezz'ora in un anonimo caffe' vuol dire che e' pronto ad accettare qualunque cosa.


    Chi e' morto alzi la mano di Fred Vargas
     
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    Attraversavi la città, percorrendo in lungo e in largo le vie verso la libertà, e io camminavo verso di te, senza sapere nè vapire quale fosse la forza che mi spingeva ad andare avanti. Quella vittoria non era la mia, quel Paese non era il mio, quei viali mi erano estranei, ma lì l'estranea ero io. Anch'io ho cominciato a correre, ho corso per sfuggire a quella folla opprimente. Antoine e Nathias mi proteggevano; abbiamo costeggiato l'interminabile stessato di cemento, che alcuni pittori della speranza avevano colorato in continuazione. Alcuni tuoi concittadini, quelli che non tolleravano le ultime ore di attesa ai posti di guardia, avevano già cominciato a scalarlo. Da questo lato del mondo, noi vi osservavamo. Alla mia destra, alcuni aprivano le braccia per attutire la vostra caduta: alla mia sinistra, altri si issavano sulle spalle dei più forti per vedervi accorrere, ancora prigionieri della vostra morsa di ferro, ancora per alcuni metri. Le nostre urla si mischiavano alle vostre, per farvi coraggio, per scacciare la paura, per dirvi che noi eravamo lì. E all'improssivo io, l'americana che era scappata da New York, figlia di una patria che aveva combattuto la tua, in mezzo a un'umanità ritrovata, sono diventata tedesca;
     
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  15. rela17
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    Scusate, mi sono appena iscritta, più che una risposta ho una domanda: posso parlare del mio libro? O non è onesto?
    Si intitola E' l'uomo per me, Bracciali editore. Io sono oriana Guarino. Ho passato la vita a cercare l'uomo per me, una specie di secondo lavoro. Ho raccontato le mie vicende in modo ironico ma veritiero in questo libro, dimostrando a me stessa che si può ridere di qualsiasi cosa. O quasi. Il mio editore ha una distribuzione così così, un po' a macchia di leopardo, però alla feltrinelli o sui siti online si trova. Un bacio a tutte. E grazie
     
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92 replies since 1/4/2009, 14:55   1335 views
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