PARTITO DEMOCRATICO

Congresso - Primarie

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    Pd, gli iscritti premiano Bersani
    Ma decideranno tutto le primarie BERSANI



    Pierluigi Bersani è il candidato alla segreteria più gradito dagli iscritti, tra i quali raccoglie il 56,13% dei consensi, contro il 36,95% di Dario Franceschini e il 7,99% di Ignazio Marino che supera così la soglia del 5% e può correre alle primarie del 25 ottobre, quando tutti gli elettori del Pd sceglieranno il nuovo segretario

    I dati definitivi dei congressi di circolo sono significativi degli umori dei tesserati, ma non garantiscono la vittoria di Bersani, come sottolineano gli uomini di Franceschini. Il margine di incertezza sarà tanto più alto quanto maggiore sarà il numero degli elettori che si recheranno ai gazebo. Negli oltre 7 mila circoli dove si sono svolti i congressi, hanno votato 466.573 iscritti, pari al 56,4% degli 827.259. La Commissione per le primarie, diffondendo i dati definitivi dei circoli, ha sottolineato "la straordinaria partecipazione di tante iscritte e iscritti e la trasparenza e la qualità del dibattito che ha visto migliaia di persone prendere la parola". Si tratta di cifre sconosciute in tutta Europa: per fare un solo esempio, in Francia a votare al congresso socialista che un anno fa scelse Martine Aubry come nuovo segretario furono in 135 mila. In termini di cifre assolute Bersani ha ottenuto 255.189 voti, Franceschini 171.041 e Marino 36.674. Il divario tra i primi due, è di 84 mila voti, più della metà dei quali (43 mila) sono concentrati in tre regioni feudi dalemiani e cioè Calabria, Campania e Puglia. Bersani si è imposto con una percentuale superiore alla media nazionale anche in Sardegna (66,01% contro il 24,48% di Franceschini) dove però i votanti sono molti di meno, in Piemonte (qui con un divario di 29 punti) e in Liguria, oltre che nella "sua" Emilia (58,47%). Non ha invece dilagato nelle regioni rosse (il 54% in Umbria, il 50% in Toscana il 48% nelle Marche). Franceschini s è imposto in quattro regioni: due grandi, come il Lazio (43% contro il 42%) e la Sicilia (49% contro il 47%), nonchè in Friuli (48% a 39%), e in Valle d'Aosta (51% a 38%), ha tenuto nelle zone rosse, ha ceduto al Sud. Quanto a Marino, è andato male nel Sud e molto bene nelle aree urbane del centro-nord (13% nel Lazio, 14% in Lombardia, 16% in Piemonte, 11% in Liguria) e nel bianco Veneto (12%). Lo statuto assegna agli iscritti il compito di selezionare i candidati che correranno alle primarie, che in questa occasione erano solo tre, tutti oltre la soglia necessaria del 5%. Ma i congressi fotografano anche i rapporti di forza nella base, e qui Bersani avrà il controllo del partito, indipendentemente da chi vincerà le primarie. Bersani si dice "soddisfatto" per i risultati e perché la sua "proposta è stata compresa dai circoli". Tra i suoi sostenitori c'è la convinzione che queste cifre verranno confermate dalle primarie dove voteranno iscritti e elettori, come afferma per esempio Donata Lenzi. Altra lettura arriva dai "franceschiniani": "questi dati - ha detto Luciano Nobili - sono quelli raccolti nelle assemblee dei circoli ma che non determinano un bel nulla. Rappresentano solamente la 'qualificazionè alle primarie".

    Giovedì 08 ottobre 2009 20.44


    http://unionesarda.ilsole24ore.com/Articoli/Articolo/148883
     
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    http://www.unita.it/news/italia/89767/prim...sbarramento_del

    Primarie Pd, Bersani e Franceschini: «Via lo sbarramento del 50%»
    di Mariagrazia Gerinatutti gli articoli dell'autore Bersani è stato il primo a dire sì. E subito dopo anche Franceschini si è detto d'accordo. Via lo sbarramento del 50 per cento. Chi prende più voti alle primarie diventa segretario. Anche se non dovesse superare la metà dei voti. Così recita la proposta avanzata dal fondatore di Repubblica Eugenio Scalfari. Bersani e Franceschini fanno a gara per sposarla. Ma Ignazio Marino non ci sta: «Le regole ci sono e vanno rispettate».

    Le regole del gioco, anzi, meglio, il regolamento previsto dallo statuto del Pd, infatti, contempla due differenti scenari. Primo scenario: uno dei tre candidati supera il 50% e diventa segretario. Secondo scenario: nessuno supera il 50%. A quel punto spetta all'assemblea eletta con le primarie eleggere a maggioranza semplice il segretario. Scelta che, da regolamento, può ricadere su uno qualunque dei tre candidati. E che può essere scontata se tutti i delegati ricalcano il voto delle primarie. Ma può anche lasciare spazio ad accordi ed esisti imprevisti. Il regolamento, appunto, non preclude nessuno scenario.

    Ma se andate a rivedere il sondaggio fatto da l'Unità durante la Convezione nazionale di domenica scorsa vedrete che la prospettiva di una vittoria decisa dagli accordi non andava giù nemmeno ai nostri intervistati. Ai delegati avevano chiesto, al di là di ciò che prevede il regolamento, come doveva essere gestito lo scenario B, qualora nessuno dei tre candidati dovesse raggiungere il 50% dei voti necesari all'elezione immediata.

    Il 66,7% ci ha risposto che l'esisto delle primarie dovrebbe essere sovrano comunque, anche se nessuno dei tre candidati dovesse superare il 50%. Perché, in ogni caso, il più votato alle primarie è moralmente il segretario del Pd. Quindi no, ad accordi e patti per eleggere segretario il secondo o il terzo "classificato" alle primarie, ci hanno risposto gli intervistati. Anche se un 33,3% ritiene che se il regolamento lo consente allora non c'è nessun altro ragionamento di opportunità politica che tenga.

    La proposta di Scalfari rimescola le carte. «Sono orientato a riconoscere la vittoria di chi prende un voto in più alle primarie», fa sapere subito Bersani: «Le regole ci sono e non possiamo illuderci di cambiarle in corsa, ma se parliamo di politica, allora dico che sono assolutamente favorevole a riconoscere come segretario chi prende un voto in più alle primarie».

    E a stretto giro Franceschini rilancia: «Ho sempre sostenuto che la scelta di affidare la decisione su chi tra di noi deve diventare segretario sia il popopolo delle primarie, cioè tutti quegli elettori che si aggiungono agli iscritti che hanno già votato nei circoli e che naturalmente torneranno a votare il 25 ottobre», rivendica la parternità del ragionamento e del tema. E la battaglia a difesa dello strumento-primarie. Per questo - dice- «mi fa piacere che anche Bersani riconosca che dopo la fase importantissima degli iscritti, la sovranità è agli elettori il 25 ottobre e mi pare assolutamente sensato che chi tra di noi arriverà primo diventi il segretario del Pd anche se non raggiungerà il 50% dei voti previsto dallo statuto».

    La parte del "guastafeste" la fa invece Marino che ricorda agli altri due che il rispetto delle regole non è un optional. «Cambiare le regole delle primarie a metà partita ricorda più le politiche di Palazzo che quelle del Pd che vorrei», replica a muso duro Marino. «La proposta secondo cui diventerà segretario del Pd chi ha ricevuto il miglior risultato alle primarie, pur non avendo ottenuto la maggioranza assoluta dei voti, è estranea all'attuale regolamento, scritto e approvato da Franceschini e Bersani», insiste.

    «Viene il sospetto - afferma il senatore candidato -che l'entusiasmo con cui Bersani e Franceschini hanno avanzato l'idea sia figlio di una logica di accordo sotterraneo fra pochi per scavalcare la democrazia dei tanti. Io non ci sto».

    Da una parte, spiega Marino: «Mi pare davvero un'ovvietà in termini politici, che non era dunque necessario sottolineare, che chi prenderà più voti degli altri avrà più chance di diventare segretario, non per accordi di potere ma per rispettare la volontà espressa dagli elettori. Ma fare questi accordi prima del 25 ottobre, a prescindere e a dispetto dei programmi, dei contenuti e delle scelte discusse in questi due mesi da centinaia di migliaia di persone, quando i giochi sono aperti e nessun risultato può essere dato per scontato, significa assecondare ancora una volta quella logica delle correnti di cui sono vittime Bersani e Franceschini».

    «Sono convintissimo che la gente deciderà da sè risolvendo il problema dell'elezione del segretario del Pd senza bisogno di altro», replica Bersani, che precisa l'accento da dare alla sua risposta: «Le regole statutarie non possono essere cambiate dai candidati. Dopodichè c'è la politica: se nessuno dovesse superare il 50% a quel punto, senza cambiare le regole, mi sentirei in dovere di tener conto dell'indicazione fondamentale che ha dato l'elettore».

    14 ottobre 2009
     
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  3. marina.1
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    Dpmenica andrete a votare?
    In un primo momento avevo deciso di no, per noia e disgusto, poi Rosy Bindi mi ha "riacciuffata"; sarei (sono?) per Bersani ma da me appoggia Bassolini....
    Che faccio, voto per Franceschini per far capire che in Campania Bassolino è il peggior nemico della sinistra?
    Dilemmi amletici..... :hmm.gif: :hmm.gif:
     
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    Che dilemma, Marina, io andrò a votare, ma non so decidere se Bersani o Franceschini. Sarei portata per Bersani, ma c'è dietro il baffino che mi è antipatico, però c'è con lui la Bindi che adoro. Franceschini è l'unico che per ora ha risposto a tono a Berlusconi e c'è con lui Walter Veltroni che ho sempre ammirato. Cosa faccio?

     
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  5. bross5
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    senza ombra di dubbio Franceschini.
     
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    Grazie Carla, già lo pensavo!
     
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  7. marina.1
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    Alla fine ho votato per...Bersani! C'era il mio Sindaco, che stimo moltissimo, in lista e non me la sono sentita di non votarlo.
    Quanta cocaina potranno comprare con gli € raccolti da più di due milioni di scemi?
    (Si capisce che sono incavolata nera?....)
     
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  8. Dr.Watson
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    CITAZIONE (marina.1 @ 26/10/2009, 07:38)
    Alla fine ho votato per...Bersani! C'era il mio Sindaco, che stimo moltissimo, in lista e non me la sono sentita di non votarlo.
    Quanta cocaina potranno comprare con gli € raccolti da più di due milioni di scemi?
    (Si capisce che sono incavolata nera?....)

    :angry: :angry: :angry:

    Bersani supportato e sponsorizzato da D'Alema e con Bassolino in lista! :angry:

    Questo sì che è rinnovamento! :angry:

    Comunque non sei l'unica ad avermi deluso... :(

    Chissà perchè all'estero ha stravinto Marino...Già, ma lì sono sempre molto più avanti di noi... -_-

    Beh, Marina: ti auguro di vivere così a lungo da riuscire a vedere il PD che diventa maggioranza, io sicuramente non ci riuscirò... :( :cry:
     
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  9. laura^
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    Bersani e' stato un bravo Ministro l'unico che ha cercato di dar vita a delle riforme anche nella situazione delirante del governo Prodi....e credo che questo abbia pagato.

    Negli incontri Tv e' l'unico che sa tenere testa ai berluscones parlando di fatti concreti e non solo di principi....

    Ha dietro di se Bassolino? e allora? Bassolino sta chiudendo il suo ciclo politico lui si dice estraneo agli avvenimenti e si sta sottoponendo agli accertamenti giudiziari senza parlare di toghe azzurre.... ha portato le lista degli iscritti di castellammare in procura per accertare che non ci siano altri legati ai clan. Io avrei preferito le sue dimissioni ma sinceramente non conosco la situazione Campana e forse quando lui dice che dandogli addosso si fa un favore alla camorra puo' essere vero.

    Ora...Bersani ha stravinto sia negli iscritti sia nelle primarie dopo una CAMPAGNA ELETTORALE VERA non come le farse degli anni scorsi.
    Sarebbe opportuno che gli idealisti si mettano a lavorare INSIEME alla dirigenza per recuperare consenso e non "remare contro" per far vedere quanto sono bravi -_-
     
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    Ora...Bersani ha stravinto sia negli iscritti sia nelle primarie dopo una CAMPAGNA ELETTORALE VERA non come le farse degli anni scorsi.
    Sarebbe opportuno che gli idealisti si mettano a lavorare INSIEME alla dirigenza per recuperare consenso e non "remare contro" per far vedere quanto sono bravi

    Si, ora, tutti devono lavorare assieme per il bene dell'ITalia!
     
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  11. patna
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    Speriamo sia la volta buona
     
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    CITAZIONE (patna @ 26/10/2009, 20:48)
    Speriamo sia la volta buona

    ma, gia Rutelli pare che se ne vuole andare con Casini..... Sempre casini...... :ops.gif:
     
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  13. marina.1
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    Comunque non sei l'unica ad avermi deluso...

    Spiacente averti delusa ma...ho pensato a lungo, fermo restando che non approvo l'appoggio a Bassolino.
    Bersani mi ha convinto molto come ministro, non si è abbandonato mai ad isterismi contro berlusconi, mostra un'idea equilibrata di quello che dovrenbbe essere il partito... non sarà il nuovo, non sarà il massimo ma...credo sia quanto meglio offra la piazza!
    In quanto a tornare in maggioranza... mi auguro che riusciremo a vederlo entrambi...questo ci darà ancora lunghi anni di vita...! Spero però di riuscire a vedere un'opposizione decente, su proposte e non su insulti.
    Tra l'altro a Napoli Franceschini supportava Impegno, di cui non ho nessuna stima...
    In quanto a Rutelli...ma vada dove crede...a Napoli lo chiameremmo " 'o zio nisciuno" alias...il niente!
     
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  14. Dr.Watson
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    CITAZIONE (marina.1 @ 27/10/2009, 07:35)
    Comunque non sei l'unica ad avermi deluso...

    Spiacente averti delusa ma...ho pensato a lungo, fermo restando che non approvo l'appoggio a Bassolino.

    Che fai? :o: Mi smarrazzi pure? ;) :D
     
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  15. laura^
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    L'ex leader della Margherita conferma di voler lasciare i democratici
    "Il centrosinistra sta ripercorrendo le strade del passato, è un errore"
    Pd, Rutelli annuncia lo strappo
    "Percorso diverso, con persone diverse"


    :huh: :woot: :woot: :biggrinthumb.gif:

    Rutelli e Casini
    ROMA - Non dice in modo diretto "me ne vado". Ma di fatto per Francesco Rutelli oggi è il giorno dello strappo dal Pd. Prima sussurrato, poi reso sempre più esplicito. Manca l'ufficializzazione, ma probabilmente non c'è bisogno. Da Milano, durante la presentazione del suo libro, le parole l'ex leader della Margherita che pronuncia non lasciano margini di dubbio: "Occorre iniziare un percorso diverso, con persone diverse. Davanti a noi c'è un altro tragitto".

    E, si capisce, un altro partito. Dunque il Pd fara a meno di lui, e viceversa. Per il presidente del Copasir si apre la strada di un raccordo con Casini, Pezzotta e forse con quell'aggregato centrista che sogna Luca Cordero di Montezemolo. Un nuovo partito che non può essere il Pd che, con l'elezione di Bersani, "ripropone strade del passato". D'altronde "coloro che oggi sono nel pd hanno aderito a quattro partiti, pci, pds, ds e pd ma il problema è che sono convinti di far parte sempre dello stesso partito".

    Un nuovo percorso, dunque. Perché l'orizzonte di oggi, ragiona Rutelli (che in in 30 anni è passato per quattro partiti, Radicali, Verdi, Margherita e Pd) non autorizza speranze. "Il centrodestra è diventato destra e il centrosinistra con il Pd, alleato con l'Idv, ripercorre strade del passato. C'è poi la Lega al nord ed è prossima la nascita di un partito del Sud, un cambiamento dello scenario politico italiano di fronte al quale un centrosinistra non avrebbe parole da spendere e finirebbe in minoranza". Il paese rischia "una rottura nel pieno di una crisi ormai sociale, una crisi profonda e una risposta della politica che si limita a dire 'c'è una destra e c'è un centrosinistra che ripercorre strade del passato' sarebbe un errore".

    Il dado è tratto. E a nulla valgono gli inviti di un suo ex compagno di partito come Beppe Fioroni. In mattinata l'ex ministro della Pubblica istruzione gli aveva chiesto di "riflettere" tenendo conto "degli oltre due milioni e mezzo alle primarie". Nulla da fare. E, adesso, resta l'interrogativo su cosa farà quella composta di parlamentari democratici vicini a Rutelli. Come si compoteranno Paola Binetti e Linda Lanzillotta? E lo stesso Fioroni? Seguiranno Rutelli nella sua ennesima avventura politica?

    Perché l'interrogativo è questo. Capire quanti si accoderanno alla scelta rutelliana. Quantificare quanti si getteranno nella creazione del "Grande Centro" o "Kadima italiano", come lo si voglia chiamare. E, ancor di più, capire l'effettivo peso in termini di voti di chi andrà via. Quante truppe hanno Rutelli e i suoi? E' questa, forse, la vera questione su cui il Pd, alle prese con una campagna elettorale difficile, dovrà interrogarsi.


     
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201 replies since 15/7/2009, 09:03   1968 views
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