Influenza A (H1N1)

I pro e i contro della vaccinazione

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  1. patna
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    La cosa che non capisco è come mai giù a Napoli la situazione sia così grave
     
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    Italia, il punto alle 19
    07 novembre, 19:19

    Sono 32 ad ora le vittime dell'influenza A in Italia e si stimano 700 mila italiani che si sono ammalati. Questo il questo il quadro regione per regione.

    VALLE D'AOSTA - Migliorano le condizioni della trentenne di Champorcher ricoverata a Monza in seguito a complicanze dell'influenza A (H1N1).

    PIEMONTE - Permangono gravi e stazionarie le condizioni delle tre delle quattro persone colpite ricoverate alle Molinette di
    Torino. E' invece deceduta la quarta persona, un anziano di 75 anni affetto da un mieloma che si era da poco riattivato dopo
    già alcuni cicli di chemio.

    LOMBARDIA - Rimane stabile a sette il bilancio dei decessi in Lombardia su persone positive al virus. Per sei di queste, già
    colpite da altre gravi patologie, la morte non è stata causata dall'influenza A, mentre è di ieri l'annuncio della prima persona uccisa dalle complicanze del virus: un indiano di circa 35 anni, del Bresciano, che non soffriva di altre patologie.

    LIGURIA -Sono in via di miglioramento le due pazienti ricoverate nei reparti di rianimazione dell'ospedale San Martino di Genova e di Lavagna (Genova). A Lavagna le due donne incinte, ricoverate a scopo precauzionale in isolamento, dovrebbero essere dimesse a breve.

    VENETO - Il caso più grave in Veneto resta quello di un anziano di 88 anni ricoverato all'Ospedale all'Angelo di Mestre (Venezia). A Padova e Verona continuano ad affluire soprattutto bambini e adolescenti, ma non vi sono situazioni di particolare
    criticità.

    TRENTINO ALTO ADIGE - Lunedì inizieranno le vaccinazioni alle persone a rischio. La prima settimana di vaccinazione, in Alto Adige, ha registrato un basso ricorso al vaccino da parte del personale medico e sanitario.

    FRIULI VENEZIA GIULIA - Sono otto, fra i quali quattro bimbi, i ricoverati per l'influenza A H1N1 negli ospedali del Friuli
    Venezia Giulia: due a Udine, due a Trieste e quattro a Pordenone.

    EMILIA ROMAGNA - Per ogni informazione sull'influenza A è attivo il numero verde regionale gratuito 800.033.033, sette
    giorni su sette dalle 8.30 alle 17.30, predisposto dalla Regione Emilia-Romagna. Al S.Orsola di Bologna è ancora in gravi condizioni, ricoverata in isolamento, una donna di 38 anni.

    TOSCANA - Non si sarebbero registrati nuovi casi di ricoveri per l'influenza A negli ospedali toscani, nelle ultime ore, secondo quanto riferito dalle diverse asl. L'ultima paziente entrata in ospedale, stamane a Pisa, è una bambina algerina di 18 mesi.

    UMBRIA - I pazienti ricoverati alla mezzanotte di ieri erano complessivamente 19 adulti e 2 bambini. In 17 casi è stata confermata dagli esami di laboratorio la positività al test A/H1N1, mentre nei restanti 4 casi si è in attesa dei risultati del test.

    LAZIO - Sono stati 227 gli accessi in Pronto Soccorso e 36 i ricoveri registrati dal Sistema di Sorveglianza Sindromica di Laziosanità-Asl. Emerge un lieve recupero rispetto al giorno precedente, ma sostanzialmente il dato è in media con quello dell' ultima settimana che è stato di 249 accessi giornalieri e 36 ricoveri. L'influenza A 'congela' le ferie degli operatori sanitari a Roma: un ordine di servizio che blocca tutte le ferie e congedi degli operatori sanitari nel territorio di alcune asl durante la fase dell'emergenza influenza.

    MARCHE - Situazione stabile nelle Marche dove c'é un solo paziente in rianimazione per il virus dell'influenza A. E' un ragazzo bengalese di 25 anni.

    CAMPANIA - Al Cardarelli, questa mattina è morta una bambina di otto mesi. Aveva una polmonite bilaterale ed è risultata positiva al test per il virus A/H1n1. Nel pomeriggio in ospedale é giunto un bimbo di 25 giorni con la polmonite e positivo al test. E' ricoverato in terapia intensiva. All'Annunziata è morto un bimbo di quattro mesi per arresto cardiorespiratorio. E' stata disposta l'autopsia. Per ora è solo un caso sospetto di influenza A. Al Cotugno sono 65 le persone ricoverate risultate positive al virus, sei sono in rianimazione. Al pediatrico Santobono i bambini ricoverati sono 17. Uno è in rianimazione e la sua situazione è lievemente migliorata. Al Monaldi c'é un paziente con il virus in rianimazione. Due sono invece al II Policlinico. La squadra di basket della Martos Napoli ha cinque giocatori influenzate.

    MOLISE - Nelle ultime ore è salito a 4 il numero dei ricoverati a seguito del virus H1N1. Al Cardarelli di Campobasso si trova, in condizioni molto gravi, una donna.

    ABRUZZO - Nessuna variazione in Abruzzo: restano accertati 26 casi di influenza A-H1N1, di cui 21 ricoverati in ospedale.

    BASILICATA - Sono complessivamente sei fino a questo momento i casi di influenza A nell'Ospedale Madonna delle Grazie, a
    Matera: si tratta di cinque adulti e di un bambino, tutti in buone condizioni.

    PUGLIA - Non ci sono variazioni di rilievo nelle condizioni dei sette pazienti che hanno avuto bisogno di assistenza respiratoria. Resta critica la condizione di una donna di 50 anni, obesa e ipertensa.

    CALABRIA - Sono due i nuovi casi, non gravi, di sospetta influenza A/H1N1 che sono stati segnalati nelle ultime ore nel
    Cosentino.

    SICILIA - Nessun nuovo caso di ricovero in Sicilia mentre anche a Catania i centralini degli ospedali sono intasati per le richieste d'informazioni sui vaccini. Stazionarie le condizioni dei due ragazzi di Favara ricoverati ad Agrigento.

    SARDEGNA - E' stato dimesso il giovane di 26 anni colpito dall'influenza A e ricoverato a Olbia. Migliorano, le condizioni del paziente di 44 anni di Iglesias.


    http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/cr...1615584309.html

    ma cosa stà succedendo? Mamma mia!
     
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    Il dottore-papà «Ho chiamato di nascosto il pediatra. E all’ospedale rassicuravo i pazienti»
    Io, medico e la febbre di mia figlia
    Il pneumologo Harari: l’influenza arriva a casa, assalito dai dubbi. «Ho chiamato di nascosto il pediatra. E all’ospedale rassicuravo i pazienti»

    MILANO - Non bastavano i malati in ospedale, torno a casa e mia figlia, due anni e mezzo, ha la febbre a 39; è giovedì sera. Niente, tutto in fumo. Venerdì mattina vado in ospedale, non facciamo che rispondere alle domande di chiarimento dei nostri pazienti con problemi respiratori sul vaccino per l’influenza H1N1, «Lo devo fare? È proprio necessario? ma mi hanno detto che..., ho letto su internet...». Un vero delirio, non abbiamo tempo per dilungarci in spiegazioni con tutti, il telefono non cessa di squillare, quando rispondiamo la domanda è sempre la stessa: «E il vaccino?». Anche nei corridoi veniamo fermati dai malati che cercano risposte. Poi ci sono i pazienti che le polmoniti da influenza A ce l’hanno davvero e il nostro tempo è per loro, vengono ricoverati e cominciano i dubbi: quando fare il tampone per la conferma diagnostica del virus? Cominciare a trattare in attesa dell’esito o aspettare il risultato? E per quanti giorni trattare? Ci telefoniamo tra colleghi: tu quanti casi hai visto? Come sono andati? Ma hai messo in isolamento il malato? Per quanti giorni? I dubbi e le domande sono molti più delle certezze che le diverse indicazioni operative regionali e ministeriali vorrebbero trasmettere.

    I DUBBI - Torno a casa, è venerdì sera, mia figlia ha sempre 39 e la febbre non scende, non mangia e beve poco, mi appello alla mia razionalità di medico e cerco di non preoccuparmi, con mia moglie non accenno al dubbio che sia la nuova influenza, non voglio agitarla anche se lei mi sembra molto più tranquilla di me, ma lei non è medico, appunto. Sabato idem, chiamo una amica pediatra vergognandomi un po’, mi tranquillizza e rifiuto con un gesto di superiorità del quale mi pento subito la sua offerta di visitarla a casa. Ausculto la piccola, mi sembra vada tutto bene, febbre a parte. Comincio a rompere il velo del silenzio con mia moglie e accenno alla possibilità che sia la nuova influenza, ho qualche esitazione nel nominarla, quasi che evocarne il fantasma possa farla materializzare; 25 anni di medicina e tutto il mio illuminismo scientifico si stanno sbriciolando nel giro di poche ore. La giornata è costellata di telefonate di amici e pazienti con febbre, naturalmente tranquillizzo tutti. Intanto studio gli ultimi lavori usciti sulla pandemia, leggo dei decessi tra i bambini e tra le persone sane, pochi, certo, ma ci sono. Mi sfiora un dubbio: e se l’avessi passata io l’influenza a mia figlia? In ospedale vediamo decine di malati al giorno, ho chiesto di essere vaccinato ma ancora il vaccino non è arrivato, meglio non pensarci per non aggiungere la colpa alla preoccupazione.

    LA PEDIATRA - È domenica, Anna ha ancora 39, nascondendomi in bagno mando un sms alla mia amica pediatra, «la bambina ha ancora la febbre, la porterei in ospedale a farle dare un’occhiata», e annuncio i miei irragionevoli propositi a mia moglie che continua a essere molto più tranquilla di me. L’amica mi risponde come speravo, verrà a vedere la bambina, accenno a un educato rifiuto, ma mi dice che è sulla sua strada e non lascia spazio a repliche. Arriva e mi rendo conto, essendo questa volta dall’altra parte, come la presenza di un medico possa rassicurare, solo a vederla entrare sto meglio. Tutto bene, acqua e zucchero, qualche consiglio e un po’ di pazienza e tutto passerà. Chiacchieriamo un po’, mi racconta della baraonda nelle sale d’attesa, delle riunioni di aggiornamento sulla pandemia strapiene e mal organizzate e con informazioni confuse. Squilla il telefono, è un collega che dirige una pneumologia alle porte di Milano, è stanchissimo, hanno 4 casi di polmonite da H1N1, deve curarli e contemporaneamente perdere tempo a giustificarsi con la sua Asl che protesta per l’eccessivo consumo di antivirali. La domenica trascorre tra telefonate e piccole commissioni. Anna finalmente si sfebbra. Domani è lunedì, si torna in ospedale, il caos dell’influenza mi aspetta ma almeno mia figlia sta bene

    Sergio Harari
    direttore dell'Unità di Pneumologia ospedale San Giuseppe di Milano
    06 novembre 2009


    http://www.corriere.it/salute/speciali/200...44f02aabc.shtml
     
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    La pandemia
    «Ai bambini doppia dose di vaccino»
    Il viceministro Fazio: profilassi sicura. L'hanno fatta in 80mila, 785mila i contagiati

    ROMA — Sarà doppia la dose di vaccino per i bambini sotto i dieci anni che nelle prossime settimane vorranno usufruire della profilassi gratuita offerta dalle Asl. I dati scientifici infatti dimostrano che una sola puntura non è sufficiente per assicurare la protezione dal virus A H1N1. L'indicazione alla duplice soluzione viene dunque confermata. Il viceministro al Welfare Ferruccio Fazio, intervenuto ieri al convegno Meridiano Sanità di Cernobbio, ritiene che «molto verosimilmente le due dosi saranno sempre necessarie perché i più piccoli hanno un sistema immunitario non del tutto reattivo. Per il momento sono previste due dosi da adulti, ma non è escluso che almeno la seconda somministrazione, a distanza di tre settimane da quella iniziale, possa essere dimezzata e contenere la metà dell'antigene», cioè di parte del virus disattivato che provoca la risposta difensiva dell'organismo attraverso la produzione di anticorpi. Si calcola che con il vaccino inoculato una volta sola l'adulto sviluppa un'immunità di almeno l'80% che invece in un bambino si riduce al 60-65%. Inizialmente l'Organizzazione mondiale della Sanità e il Cdc di Atlanta, il centro americano per le malattie infettive, avevano raccomandato il farmaco doppio anche per gli adulti ma successivi studi hanno dimostrato che la risposta «anticorpale» si innesca già dopo la prima.

    LA SITUAZIONE IN ITALIA - In Italia, intanto, i morti per influenza A sono arrivati a 31. Ieri altre 4 vittime, che soffrivano di patologie croniche molto severe. In base a dati parziali pervenuti all'Istituto superiore di sanità, finora sono state vaccinate circa 80 mila persone, mentre i contagiati sono saliti a 785mila. Fazio ribadisce che non è una malattia grave «salvo rarissimi casi che riguardano anche le influenze stagionali, fenomeno di cui non si parla mai. Per il futuro, mi auguro che aumenti l'adesione alla campagna vaccinale. È molto probabile che nel prossimo vaccino anti influenzale del 2010-2011 sia compreso anche il ceppo A H1N1 che sta circolando adesso». Iniziativa autonoma quella del carcere di Rebibbia, a Roma, le dosi non utilizzate per vaccinare i medici sono state utilizzate per i detenuti. La popolazione carceraria è considerata ad alto rischio, visto la promiscuità e il sovraffollamento delle celle. «In attesa della risposta della Regione Lazio ci siamo organizzati», ha detto il garante dei detenuti Angiolo Marroni.

    Margherita De Bac

    http://www.corriere.it/salute/09_novembre_...44f02aabc.shtml
     
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  5. laura^
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    CITAZIONE (*rosanna* @ 10/11/2009, 11:33)
    La pandemia
    «Ai bambini doppia dose di vaccino»
    Il viceministro Fazio: profilassi sicura.

    :huh: :wallbash.gif: :wallbash.gif: :wallbash.gif:

    RINCHIUDETELO IN UNA CASA DI CURA PSICHIATRICAAAAAAAAAAAAA!!!!!!!!!!!!!!!!

    :wallbash.gif: :wallbash.gif: :wallbash.gif:
     
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  6. stemil
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    ANSA) - ROMA, 16 NOV - Un altro malato di influenza A e' morto in Germania poche ore dopo essere stato vaccinato contro il virus H1N1. E' il terzo decesso avvenuto dopo la vaccinazione, ma non e' chiaro ancora se il vaccino, o altri fattori, abbiano causato la morte dei pazienti. La vittima e' un uomo di 55 anni residente in Turingia. Era stato vaccinato giovedi' mattina ed e' morto la sera del giorno stesso.
     
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  7. patna
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    Comunque pare che ci possano essere pericoli se il vaccino viene fatto con l'influenza in incubazione - io preferisco non farlo non mi fido
     
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  8. miciobicio
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    Influenza A: morta donna a Genova
    Era disabile e affetta da varie patologie


    (ANSA)- GENOVA, 16 NOV - E' morta in serata all'ospedale San Martino di Genova una donna di 47 anni di Lavagna (Genova), ricoverata per influenza H1N1.

    La donna, disabile e affetta da varie patologie, era stata in un primo tempo ricoverata all'ospedale di Lavagna, nel Levante genovese, e poi trasferita al San Martino di Genova. Le sue condizioni sono subito apparse critiche. Le funzioni vitali erano assicurate dalle macchine e cui era collegata.
     
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    L'intervento in parlamento di Ewa Kopacz contro le case farmaceutiche
    "Almeno 20 punti poco chiari: tre diversi tipi, nessuna controindicazione, pochi controlli"

    H1N1, la denuncia del ministro polacco
    "Quei vaccini sono una truffa"


    ROMA - Dalla Polonia un attacco ai paesi più ricchi sulla gestione dell'influenza A/H1N1. Un intervento in parlamento firmato dal ministro della Sanità, che accusa senza mezzi termini i governi, mette in discussione gli accordi con le case farmaceutiche e conclude: "Siamo in grado di distinguere una situazione oggettiva da una truffa".

    Le domande sull'efficacia del vaccino, uniti alle polemiche sui ritardi delle consegne, alimentano dubbi e incertezze non solo in Italia. In questo clima ha colpito molto l'intervento di Ewa Kopacz, titolare del ministero della Sanità polacco, che ha denunciato pubblicamente la "truffa" ai danni dei cittadini da parte delle case farmaceutiche che producono i vaccini.

    In un discorso in parlamento (pubblicato integralmente sul web dove sta facendo il giro del mondo, tradotto in varie lingue) il ministro pone una serie di dubbi, almeno una ventina, sugli accordi che i "governi di paesi più ricchi del nostro, hanno stipulato con i produttori di vaccini" e su quanto è stato proposto alla Polonia. Qual è, si chiede Kopacz, "il dovere di un ministero della Sanità? Concludere accordi che facciano l'interesse dei cittadini oppure siglare accordi che facciano l'interesse delle case farmaceutiche?".

    Da qui parte un attacco preciso. "So che ci sono tre vaccini disponibili oggi sul mercato, realizzati da tre produttori diversi. Ognuno di loro ha una differente quantità di sostanze attive, non è strano che siano trattati tutti alla stessa stregua? Non è dunque ragionevole che il Ministero della Salute e i suoi esperti nutrano alcuni dubbi in proposito? E' possibile che uno di questi, magari quello con una quantità inferiore di sostanze attive, sia solo acqua fresca, alla quale attribuiamo il potere di curare l'influenza?".

    Il ministro cita quindi l'esempio della Germania che "ha acquistato 50 milioni di dosi, di cui solo il 10% è stato finora utilizzato" contrariamente a quanto accade normalmente "perché i tedeschi hanno una percentuale di cittadini che si vaccinano molto alta, cioè se in Polonia si vaccinano 52 persone ogni 1000 abitanti, in Germania lo fanno in 238, ovvero il 23%". Quindi si chiede: "il loro governo ha comprato il vaccino, lo ha reso disponibile gratuitamente e loro non lo vogliono? Cos'è successo?".

    Quindi passa alle controindicazioni. "Ci sono siti web nei quali i produttori di vaccini sono obbligati a pubblicare gli effetti collaterali della vaccinazione. Le vaccinazioni in Europa sono iniziate il primo di ottobre 2009. Vi invito a visitare uno qualsiasi di questi siti web" prosegue, "non esiste un solo effetto collaterale: hanno inventato il farmaco perfetto. E, visto che il farmaco è così miracoloso, come mai le società che lo producono non vogliono introdurlo nel mercato libero e assumersene la completa responsabilità?".

    Ewa Kovacz insiste sulla questione. "Non abbiamo risultati di test clinici, nessun elenco di ingredienti e nessuna informazione sugli effetti collaterali. I vaccini sono arrivati al quarto stadio di controllo, controlli molto brevi a dire il vero, e ancora non abbiamo queste informazioni. Inoltre, il controllo sulle persone è stato molto ridotto". Dopo aver elencato i dubbi, il ministro ribadisce il suo ruolo: "Io voglio essere molto sicura nel raccomandare questo vaccino. E' una nostra competenza: durante la fase di negoziazione dobbiamo prenderci il tempo che ci serve e utilizzarlo per scoprire quanto più possibile su questo farmaco. Poi, se la commissione sulla pandemia accetterà il vaccino, allora e solo allora lo compreremo".

    Infine il confronto con l'influenza stagionale. "Ci sono 1 miliardo di persone con l'influenza stagionale ogni anno in tutto il mondo. Un milione di persone muoiono ogni anno, sempre per l'influenza stagionale, su scala mondiale. Non sono statistiche di un anno o due, ma dati raccolti in anni e anni di osservazioni. E' mai stata annunciata una pandemia a causa dell'influenza stagionale?".

    Tra l'altro, l'influenza stagionale è molto più pericolosa di quella suina, ricorda Kovacz. "A quelli che mi spingono a comprare il vaccino voglio chiedere: come mai non avete gridato e sbraitato l'anno scorso, due anni fa e nel 2003 quando abbiamo avuto 1 milione e 200mila polacchi con l'influenza stagionale. In quell'occasione, per caso qualcuno in quest'aula ha gridato 'Compriamo il vaccino per tutti'? Non riesco a ricordarmene". Il ministro conclude: "Da ultimo vorrei dire una cosa. Lo Stato polacco è molto saggio, i polacchi sanno distinguere la verità dalle balle con molta precisione. Sono anche in grado di distinguere una situazione oggettiva da una truffa".

    E in Italia... Oltre un milione e mezzo le persone colpite dal virus H1N1, quasi 70 i decessi, più di 160mila le persone vaccinate). Gli esperti continuano a tranquillizzare gli italiani sostenendo che la percentuale delle vittime correlate al virus H1N1 è lo 0,0038% dei malati, contro lo 0,2% dei decessi causati dalla normale influenza stagionale. A fronte della campagna vaccinale in corso, l'Agenzia italiana del farmaco (Aifa) ha reso noto che sono 190 le sospette reazioni avverse al vaccino (l'elenco e i dati pubblicati sul sito dell'agenzia), ma si tratta di reazioni prevedibili (ad esempio si segnala la comparsa di cefalea, febbre, dolori articolari) e, rassicura l'Aifa, "allo stato attuale non sono stati evidenziati segnali di pericolo con la somministrazione del vaccino pandemico".

    (18 novembre 2009)

    http://www.repubblica.it/2009/11/sezioni/c...ro-polacco.html
     
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  10. patna
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    Io personalmente non ho nessuna intenzione di vaccinarmi - cercherò di usare la massima igiene e al limite - come suggerito da un medico prendo la papaya fermentata come prevenzione
     
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  11. stemil
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  12. marina.1
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    Questo vaccino...puzza!
    Ho fatto come sempre quello per la stagionale ma l'altro...vade retro!!!!
     
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    Influenza A, virus mutato: isolati 3 casi
    Oms: il vaccino resta efficace
    Anche questa variante del virus sensibile agli antivirali
    Altre vittime in Italia: pazienti affetti da patologie gravi



    ROMA (20 novembre) - La Norvegia ha individuato una mutazione del virus pandemico H1N1 in tre casi. Lo ha annunciato l'Organizzazione mondiale della sanità. I virus sono stati isolati nei primi due casi letali dell'influenza pandemica nel Paese e in un caso grave, ha affermato oggi a Ginevra l'Oms.

    Altre analisi in corso. «Sebbene ulteriori investigazioni sono in corso, non ci sono attualmente prove che suggeriscono che queste mutazioni stanno conducendo ad un insolito aumento del numero di infezioni H1N1 o ad un più alto numero di casi letali o severi», afferma l'Oms in una nota.

    Oms: anche questo virus sensibile agli antivirali. L'Organizzazione mondiale della sanità ha precisato che il virus con la mutazione osservata in Norvegia resta sensibile agli antivirali, oseltamivir e zanamivir, e che gli «studi mostrano che i vaccini pandemici attualmente disponibili conferiscono protezione». In una nota l'Oms precisa inoltre che gli scienziati norvegesi hanno analizzato campioni provenenti da altri 70 pazienti senza trovare segni della mutazione. «Questo suggerisce che la mutazione non è diffusa nel Paese», osserva l'Oms in una nota.

    Rezza: vaccino e farmaci restano efficaci. «Si tratta di una mutazione che lascia inalterata l'efficacia di antivirali e vaccino». Lo ha dichiarato Gianni Rezza, epidemiologo dell'Istituto superiore di Sanità a proposito della notizia diffusa dall'Oms di una mutazione riscontrata in Norvegia del virus della influenza A/H1N1. Oltre che in Norvegia, «casi sporadici di mutazione del virus H1N1 sono stati rilevati anche nei mesi scorsi, e saltuariamente, in vari paesi come Brasile, Cina, Giappone, Messico, Ucraina e Stati Uniti, ma l'Oms ne ha reso nota la notizia oggi». Lo dice Rezza. «Il fatto che tali mutazioni sporadiche si riscontrino da un certo periodo - ha quindi sottolineato l'esperto - indica che il virus mutato non avrebbe una grande capacità diffusiva e si presenterebbe come un virus meno contagioso».

    Gb: casi resistenti a Tamiflu. Il primo contagio accertato al mondo di una variante dell'influenza A resistente al Tamiflu si è verificato in un ospedale gallese, dove tre persone hanno contratto il virus da altri due pazienti mentre erano ricoverate per altre ragioni. A riferirlo sono state le autorità sanitarie gallesi. Secondo quanto riporta la Bbc, due dei pazienti dell'University Hospital Wales di Cardiff sono guariti, due sono ricoverati e uno è in condizioni gravi. «L'insorgere di varianti dell'influenza A resistenti al Tamiflu non è inaspettato nel caso di pazienti affetti da altri problemi di salute il cui sistema immunitario è compromesso e che risultano quindi positivi ai test per il virus nonostante il trattamento», ha detto Roland Salmon, direttore del centro di monitoraggio per le malattie contagiose della sanità pubblica gallese, aggiungendo: «In questo caso, la variante resistente non sembra essere più grave del virus che circola da aprile».

    In Umbria è morto un settantasettenne affetto dal virus dell'influenza A e con gravi patologie pregresse, all'ospedale San Giovanni Battista di Foligno. Si tratta del quinto caso in Umbria, dove stamani ci sono altri due pazienti affetti da questo tipo di influenza ricoverati in gravi condizioni nei reparti di rianimazione degli ospedali di Città di Castello e Foligno. L' anziano morto al San Giovanni Battista di Foligno era diabetico, iperteso e cardiopatico. Sempre in Umbria

    Decesso a Napoli. Lorella Lettieri, è morta la scorsa notte mentre si trovava ricoverata nel reparto di rianimazione dell'ospedale per la cura delle malattie infettive Cotugno di Napoli. La donna era stata ricoverata il 9 novembre per una grave forma di meningite. Successivamente è risultata positiva al testa A/H1N1. Lorella Lettieri è la 33esima vittima dell'influenza A in Campania.

    Un morto a Padova. Un paziente, affetto da patologie pregresse complicate successivamente da infezione da H1N1, è morto oggi all'ospedale di Padova. Lo ha comunicato la direzione sanitaria dell'azienda ospedaliera. Il paziente era ricoverato presso la rianimazione del nosocomio patavino.

    Volo militare per paziente grave. Una donna di 31 anni, Cristina Illiano, di Bacoli (Napoli) è stata trasferita con un volo speciale dell'Aeronautica militare dall'ospedale Cardarelli di Napoli, dove si trovava, al San Raffaele di Milano. La donna, affetta dal virus H1N1, è stata fatta partorire pretermine con un cesareo. Il neonato, prematuro, è sotto osservazione ma i sanitari sono fiduciosi sulle sue condizioni. La donna, dopo il parto, ha avuto problemi respiratori. Impossibile il suo trasferimento al Monaldi o al Secondo Policlinico dove sono occupate le macchine per la circolazione extracorporee. Di qui la decisione di portarla, con un volo speciale dell'Aeronautica militare, a Milano.

    Ricoverata donna incinta. Sono stabili le condizioni della donna di 23 anni, incinta al quarto mese e risultata positiva al test per l'influenza A, trasferita la notte scorsa dall'ospedale di Perugia al Careggi di Firenze. Un trasferimento avvenuto su indicazione dell'unità di crisi del ministero della Salute per l'aggravarsi delle sue condizioni (qualche giorno prima del ricovero avrebbe manifestato crisi respiratorie) e non per carenza o mancanza delle apparecchiature necessarie a curare la donna, che è alla seconda gravidanza. I medici dell'ospedale di Perugia (dove la giovane incinta era arrivata, intubata, da un altro ospedale umbro) si tengono in contatto continuo - come riferiscono fonti dell'Azienda ospedaliera perugina - con quelli del Careggi che stanno seguendo la paziente, per la quale non è stata attivata, al momento, la procedura Ecmo di trattamento della polmonite.

    Sintomi per 12 giocatori squadra Terni. Dodici giocatori di prima squadra dello Sporting Terni che gioca nel girone E del campionato di calcio di serie D, hanno accusato tra ieri e oggi una forma influenzale. La società ha chiesto alla Asl di sottoporre i giocatori al tampone per verificare se si tratti di influenza A. È stato anche chiesto alla Federazione di rinviare la partita in programma domenica prossima contro il Castel Rigone, ma la risposta è stata negativa e scenderanno quindi in campo i giovani della Juniores.
    Ieri l'invito el viceministro Fazio a vaccinarsi per evitare che il virus si modifichi.


    http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id...z=HOME_INITALIA
     
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  14. stemil
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    Strano eh? come un paio di ministri europei hanno sconfessato l'utilità del vaccino ecco là un altro motivo di allarmismo... mah... qualcosa mi puzza in tutta questa storia
     
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  15. stemil
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    H1N1, IL VACCINO
    Vaccino per il virus H1N1, Novartis-Governo Ecco il contratto segreto
    di Adele Sarno

    Fino ad oggi non si avevano idee chiare sul numero delle dosi di siero vaccinale acquistate, sui tempi di consegna, sui prezzi. Ma l'accordo tra la casa farmaceutica e il governo italiano per fronteggiare l’eventuale pandemia del virus H1N1 non è più un segreto

    Novartis è obbligata a produrre le dosi di vaccino e a rispettare l’accordo con il ministero della Salute. Ma solo fino a quando ciò sia ritenuto "ragionevole". E ancora, se il siero vaccinale è dannoso per la salute “il Ministero è tenuto a tenere indenne Novartis da qualsiasi perdita che l’azienda sia tenuta a risarcire in conseguenza di danni a persone e cose causati dal prodotto”. In altre parole, se il vaccino fa male a chi lo assume paga lo Stato. La multinazionale risponde soltanto dei difetti di fabbricazione.

    Il contratto tra la casa farmaceutica e il governo italiano per fronteggiare l’eventuale pandemia del virus H1N1 non è più un segreto. Lo pubblica il sito del mensile Altreconomia, proprio adesso che Ferruccio Fazio, ministro della Salute, in un'interrogazione ha annunciato che ha annullato metà delle dosi che avrebbe dovuto ricevere dalla Sanofi, cioè 24 milioni.

    Fino ad oggi non si avevano idee chiare sul numero delle dosi di siero vaccinale acquistate dalla Novartis, sui tempi di consegna, sui prezzi. L’unica cosa nota dell’accordo con la multinazionale era che la Corte dei conti aveva 'bacchettato' il governo perché colpevole di aver accettato clausole troppo favorevoli all'azienda. Fra queste l'assenza di penali, l'acquisizione da parte del ministero dei rischi e il risarcimento alla multinazionale per eventuali perdite.

    Il contratto è stato firmato il 21 agosto 2009 tra il direttore generale del ministero, Fabrizio Oleari, e l'amministratore delegato di Novartis Vaccines, Francesco Gulli. Nel testo, si regolamenta l'acquisto diretto di 24 milioni di dosi di vaccino. Costo: 184 milioni di euro, iva inclusa. Di queste sono state prodotte e consegante dieci milioni di dosi. Mentre quelle usate sono quasi 900 mila. Il contratto si può leggere e scaricare, sebbene ci sia la presenza di omissis.

    Nell’articolo 1 si stabilisce che Novartis è obbligata a produrre e a rispettare il contratto ma solo fino a quando ciò sia ‘ragionevole’. Dove per ‘sforzi commercialmente ragionevoli’ si intende che l’azienda si impegna ad adempiere all’incarico ma che laddove intervengano ‘fattori esulanti dal pieno controllo della Novartis’ l’accordo decade, e lo Stato paga lo stesso (art.3.1).

    Edited by Ireth74 - 15/1/2010, 16:26
     
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