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marina.1.
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Allora, mettiamo ordine nei miei pensieri:
Questione femminile:
Sicuramente non è per tutte, come non è per tutti, entrare a far parte di corpi speciali o missioni particolari...ma se si hanno le capacità non c'è limite di sesso che tenga...in "nessun periodo"...
Personalmente non mi spiego cosa spinga una donna (o un uomo) ad entrare nell'esercito...ma sono tante le cose che non mi spiego....
Presenza in Afganistan
Ci siamo...e ci restiamo ma non parliamo di persone che non sanno cosa vanno a fare: in missione ci vanno con i fucili, sanno che c'è una guerra, che si muore....
Gli ideali patriottici...li conserverei per altre circostanze.
Sono persone ben pagate che svolgono un lavoro rischioso, come tanti altri...mal pagati!
Certo che mi commuovo quando un giovane viene ucciso ma... provo più rabbia e dolore quando un muratore, spesso immigrato ed "in nero" cade da un'impalcatura!
Gli ideali umanitari di pace...scusatemi ma non ci credo! Chi li ha entra, come ha detto Dr., nella croce Rossa, in Médecins sans frontières, in Emergency ...ma questi sono solo brutti comunistacci che vanno in posti pericolosi, per due lire, per far dispetto al governo.... -
Markettino76.
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CITAZIONE (*penelope* @ 25/5/2010, 09:11)Certo che lo sò: al massimo 3.000 euro al mese ... una retribuzione a dir poco irrisoria, se si paragona ad altre occupazioni statali, per le quali non si rischia la vita ogni giorno e non si ha il disagio di vivere per lungo tempo lontani da casa!!!
Poi non è così semplice far parte delle missioni di pace. I militari che vi partecipano sono dei seri professionisti, che hanno passato dure selezioni prima di poterne farne parte, ma soprattutto sono in possesso di "valori" impagabili, sconosciuti a gran parte degli italiani.
Rompo temporaneamente un voto che avevo fatto a non partecipare a discussioni che richiedono considerazioni di natura anche politica...
Vogliate scusarmi...
Questa parte di discorso di Penelope è condivisibile a parer mio almeno per la prima parte...
Conosco tanti manager e impiegati pubblici che (parlo per esperienza diretta avendo lavorato in un ambito del genere per un certo periodo della mia vita) , letteramente, RUBANO QUOTIDIANAMENTE il loro stipendio che certe volte è faraonico.(non si indigna nessuno per questi ladrocini però anzi i sindacati scendono in piazza con puntualità svizzera per difendere i diritti di questi delinquenti)
Premesso questo c'è da dire anche che...
Un militare professionista guadagna indubbiamente una discreta cifra e, sicuramente, è assolutamente da parificare ad un operaio che si guadagna onestamente il pane rischiando cmq la vita anche se in maniera minore..
Ritengo infatti decisamente ipocrita la, comunque sacrosanta, costernazione che le alte cariche dello stato esprimono nei confronti di queste morti e scandaloso il silenzio tombale sotto cui ne passano altre meno eclatanti...
Se uno sceglie di intraprendere una strada del genere deve mettere in preventivo certi rischi e basta e, per piacere, non parlatemi di "valori" impagabili che sarebbero alla base di certe scelte di vita...
L'unico valore di peso nel determinare le suddette è la quantità di denaro sonante messo sul piatto...
Sulla questione femminile beh...
Anch'io, come Marina, non capisco quale sia la molla che spinga certe donne ad entrare a far parte di corpi speciali o altro ma non essendo donna la cosa non mi tocca più di tanto..
Se esistoni i requisiti fisici e psicologici e una se la sente è giusto che vada...
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