Politica e Cronaca Internazionale

Siamo anche esterofili

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. ErTigre
        Like  
     
    .

    User deleted


    Hillary a Obama: "Vergognati"
    domenica, 24 febbraio 2008 10.22

    CINCINNATI, Stati Uniti (Reuters) - Hillary Clinton ha attaccato ieri sera il rivale Barack Obama per i volantini della sua campagna sul piano per il sistema sanitario della ex-first lady, definendolo falso e accusandolo di usare le tattiche dei Repubblicani nella loro gara per la nomination democratica alle presidenziali.

    In un duro scambio di battute, Obama ha difeso il volantino definendolo accurato, e un portavoce della campagna, Bill Burton, ha criticato la "campagna negativa" della Clinton.

    "Vergognati, Barack Obama", ha detto la Clinton, parlando ai giornalisti dopo un comizio in Ohio, uno stato chiave per le primarie.

    Brandendo una copia del volantino, la Clinton ha detto che la campagna di Obama sta diffondendo "informazioni false e fuorvianti" sul piano sanitario della ex-first lady.

    "Il senatore Obama sa che non è vero che il mio piano costringe la gente a comprare un'assicurazione anche quando non può permetterselo", ha detto la Clinton. "E' falso e lui continua ancora a spendere milioni di dollari perpetuando falsità".

    Obama ha risposto che il contenuto del volantino è corretto, aggiungendo di essere perplesso dall'improvviso "cambiamento di tono" della sua rivale, perché il documento a cui la Clinton si riferisce è noto da giorni se non da settimane.

    Obama ha vinto per 10 volte consecutive nella primarie dallo scorso 5 febbraio, diventando il favorito alla nomination democratica per le presidenziali Usa.

    Molti analisti sostengono che la Clinton deve vincere in Ohio e Texas il prossimo 4 marzo per ridurre il vantaggio di Obama e avere ancora un chance per la corsa alla Casa Bianca.
     
    .
  2. patna
        Like  
     
    .

    User deleted


    Anche qui se ne vedranno delle belle
     
    .
  3. ErTigre
        Like  
     
    .

    User deleted


    Obama musulmano, "attacco vergognoso" è il commento del responsabile della campagna elettorale del senatore neroe
    La foto, pubblicata sul sito Drudgereport, sarebbe stata diffusa dal clan dei Clinton. È stata scattata in Kenya.

    WASHINGTON - Le primarie Usa diventano sempre più incandescenti. La senatrice Clinton, reduce da undici sconfitte consecutive, tenta di recuperare lo svantaggio sul collega dell'Illinois Barack Obama. E, secondo il perfido sito di Matt Drudge, Drudgereport.com, Hillary ha scelto di caricare il fucile a pallettoni e affilare le unghie. Il fatto è che è spuntata una fotografia di Obama in turbante e abito tradizionale somalo (guarda). E pare che sia «spuntata» non per caso, ma per volere dei Clinton. Un messaggio chiaro, alla vigilia di primarie importantissime, in Texas, Ohio e Rhode Island. «Obama è musulmano». Del resto non sarebbe la prima volta che il clan Clinton fa leva sull’assonanza del nome di Obama con quello di Osama (Bin Laden), il mandante delle stragi dell’11 settembre. Oppure sul secondo nome del senatore, Hussein, che ricorda l’ex dittatore iracheno.

    IN KENYA - La fotografia, finita sulla homepage del sito Drudgereport.com, è stata scattata a Wajir, nel Kenya nordorientale, al confine con la Somalia. Tra parentesi, il padre di Obama era keniano. Poco conta che Obama stesse partecipando a una cerimonia in costumi tradizionali, in una delle tappe del suo viaggio in Africa nel 2006. In Iowa, alla vigilia dei primi caucus, alcuni sostenitori di Clinton avevano fatto circolare email false nelle quali Obama veniva descritto come un musulmano, suggerendo che avesse addirittura prestato giuramento come senatore con la mano sul Corano, anziché sulla Bibbia. Il caso fece scalpore e i responsabili furono allontanati dal team elettorale dell’ex first lady. La fotografia sarebbe una risposta ai volantini, distribuiti dai sostenitori di Obama in Ohio, che parlano dell’appoggio di Clinton per il Nafta, l’impopolarissimo mercato comune con Canada e Messico che fu ratificato dal marito.

    «VERGOGNOSO» - E se dal quartier generale dei Clinton non arrivano commenti, è David Plouffe, il responsabile della campagna elettorale di Obama, a definire la pubblicazione della fotografia «un attacco vergognoso», figlio della «politica della paura». «Proprio nel giorno in cui la senatrice Clinton promette di riconquistare il rispetto del mondo nei confronti dell’America, il suo team elettorale è impegnato nella più vergognosa campagna di denigrazione che si sia vista fino a questo momento, da parte di entrambi i partiti» continua Plouffe.

    LE ACCUSE - Lo scatto, secondo Fox News, ritrae Obama in vesti tradizionali da «anziano» somalo e di per sé non avrebbe alcun significato particolare, vista l'abitudine dei politici americani - compresi George W. Bush e la stessa Clinton - di prestarsi a indossare abiti tradizionali dei Paesi che visitano. Ma l'immagine arriva dopo le pesanti accuse dei giorni scorsi secondo cui Obama e la moglie Michelle non sarebbero abbastanza patriottici. Il senatore ritratto con un turbante bianco, invece che con un cappello da cowboy, può aiutare chi voglia far riemergere - a pochi giorni dal voto in uno stato come il Texas - le voci su Obama musulmano (legate al fatto che da piccolo viveva in Indonesia). Non aiuta Obama, in questo senso, l'ultima uscita pubblica del controverso reverendo nero ;ouis Farrakhan, leader dei musulmani afroamericani, che ha definito il senatore «l'unica speranza» per curare le divisioni razziali in America.

    PRECEDENTI - In passato immagini a effetto hanno avuto conseguenze devastanti sulle campagne di candidati alla Casa Bianca, soprattutto tra i democratici. È il caso di Gary Hart con l'amante seduta sulle gambe, Michael Dukakis nel 1988 che sbucava in modo ridicolo da un carro armato, o John Kerry ritratto nel 2004 con una cuffia in testa durante una visita alla Nasa. Ma è accaduto tempo fa anche alla Clinton, di cui proprio Drudgereport ha diffuso una foto che la ritraeva con il volto stravolto. (corriere.it)



     
    .
  4. laura^
        Like  
     
    .

    User deleted


    Sinceramente non ho informazioni sufficienti per dare un giudizio tra Hillary e Obama (anche se da quel poco che conosco preferisco Obama) ma in questo caso i responsabili della campagna elettorale sono stati veramente ignobili.
    Obama non e' Mussulmano ma anche se lo fosse? :huh:
    Gli USA fanno della multiculturalita' la loro forza no? Cosa si vuol dire? Mussulmano = amico del nemico? :angry:
    Poi ecco la foto dalla Repubblica di oggi (ho fatto la scansione spero si veda bene) ma al momento Image Shack non funge....provo dopo... :(

    tra l'altro Obama sembra un ragazzino ^_^
     
    .
  5. laura^
        Like  
     
    .

    User deleted


    Repubblica.it

    Troppe laureate, l'Iran
    vara le quote azzurre

    di VANNA VANNUCCINI

    LE RAGAZZE sono il motore del cambiamento sociale in Iran, dice Shirin Ebadi, primo premio Nobel per la pace del mondo islamico che è diventata il simbolo del movimento femminista iraniano.
    Soprattutto dopo che il disincanto per la politica e le repressioni hanno disgregato il movimento studentesco, la lotta delle donne per la parità dei diritti è rimasta il segno più tangibile della resistenza al regime dei mullah.
    Nemmeno il presidente Ahmadinejad è riuscito a rimandare le donne al focolare. Ci sono donne a Teheran che dirigono ospedali e giornali, che lavorano come ingegneri dei cantieri di costruzione, che sono a capo dei reparti femminili della polizia. Nonostante i giri di vite recenti sui codici di vestiario, le ragazze continuano a testare i limiti della libertà con giacchine sempre più corte, pantaloni sempre più stretti e foulard sempre più colorati. Un terzo delle studentesse va alle lezioni senza chador, indossando un semplice foulard, pur sapendo che il giorno che troveranno un impiego pubblico il chador sarà obbligatorio.

    Soprattutto, il numero delle ragazze nelle università iraniane è salito continuamente negli ultimi anni. Ventinove anni dopo la rivoluzione islamica le ragazze sono il 65 per cento degli studenti universitari. E ai temuti Konkur per l'ammissione alle università (tutte a numero chiuso) le ragazze sono ogni anno più del 60 per cento e i ragazzi meno del 40 per cento degli ammessi. Ce n'era abbastanza per allarmare il regime, che oggi ha deciso di fissare delle quote azzurre, in modo da assicurare la presenza di più maschi negli atenei.

    Nei giorni scorsi una commissione parlamentare aveva presentato un rapporto in cui esprimeva la preoccupazione che il numero crescente di studentesse avrebbero creato nei prossimi anni un problema sul mercato del lavoro, che non può assorbire secondo la commissione un numero così grande di donne. :huh:
    Molti deputati conservatori che vorrebbero la divisione per sesso tra i medici (le donne medico a loro avviso dovrebbero riservare le loro prestazioni alle pazienti femmine) hanno visto un nuovo pericolo nella crescita delle donne medico. Lo stesso per quanto riguarda farmacisti e dentisti, tra i quali i laureati sono già al 60 per cento donne.

    Secondo le statistiche del ministero per l'istruzione universitaria le donne erano il 37 per cento nel 1997, l'anno in cui fu eletto il presidente riformatore Khatami. È a lui che si deve l'inizio della liberalizzazione. Il governo Khatami decise di reinstaurare le donne nella carriera di giuriste (nel solo campo del diritto di famiglia), che dopo la rivoluzione era stata loro preclusa. Oggi ce ne sono un centinaio. Le studentesse ebbero il permesso di andare a studiare all'estero - fino ad allora un diritto riservato a quelle sposate.

    Un parco riservato alle donne è stato aperto a Teheran dove le ragazze possono praticare tutti gli sport senza l'obbligo del chador. Le donne hanno avuto il permesso di lavorare come tassiste (in taxi riservati alle clienti di genere femminile). Le esigenze della vita moderna provocano in Iran contrapposizioni continue con le strutture patriarcali e le norme islamiche.
    Uno dei paradossi iraniani è infatti che un forte senso della tradizione si accompagna a una altrettanto forte fede nel progresso, nella scienza e nel sapere, che è condivisa da tutti i gruppi politici. Il disprezzo dei taliban afgani per il progresso è sconosciuto ai mullah.
    Le nuove regole, che entreranno in vigore per il prossimo esame di ammissione in estate, prevedono che in ogni facoltà ci sarà una quota rosa e una quota azzurra del 30 per cento ciascuna. Solo il resto dei posti, cioè il 40 per cento, sarà lasciato alla libera competizione.
    "La legge garantisce in questo modo i maschi nelle facoltà dove le ragazze sono più numerose, come le scienze naturali, ma favorisce anche le donne là dove ce ne sono di meno, come le facoltà d'ingegneria e di scienze umane" ha detto il capo dell'Organizzazione dei konkur accademici cercando di relativizzare la portata della decisione.
    :angry:

     
    .
  6. dango
        Like  
     
    .

    User deleted


    Una ola per le donne iraniane: devo dire che sono sorpresa positivamente da quanto ho letto perchè immaginavo l'Iran come un Paese molto più "conservatore" e fondamentalista. Vero è che le donne possono essere taxiste di donne e magari le vorrebbero solo medici per donne, ma un bel 60% di donne laureate che dirigono ospedali e cantieri e forze di polizia, mi sembra un gran bel risultato. (Anzi, vedi mai che fanno carriera più facilmente che in Italia?!!!).
    E pensare che la precedente supremazia maschile assoluta debba essere difesa con le quote azzurre :D , mi pare un gran bel segno di cambiamento proprio a livello sociale.

    Invece un "abbasso" per la Clinton: ricorrere a certe mosse veramente basse è del tutto squallido. Il guaio è che certo elettorato americano magari ci crederà anche e cosi' invece che squalificare lei, sarà Obama a risentire di questa mossa vergognosa. <_< <_<
     
    .
  7. patna
        Like  
     
    .

    User deleted


    Chissà perchè ma Lady Clinton - mi ricorda tanto "qualcuno" - che non esita davanti a nulla pur di raggiungere il suo scopo - -_-
     
    .
  8. laura^
        Like  
     
    .

    User deleted


    Ancora rappresaglie israeliane contro il lancio dei razzi Qassam
    Ieri il viceministro della Difesa di Tel Aviv ha minacciato "una shoah"
    Nuovi attacchi contro Gaza
    Uccisi 31 palestinesi, tra loro 4 bimbi
    La metà dei morti sono civili. Tra loro una madre che stava preparando
    la colazione per i suoi figli, e un fratello e una sorella di 12 e 11 anni

    GAZA - Ancora attacchi israeliani contro la striscia di Gaza: nell'offensiva militare delle ultime ore sono stati uccisi almeno 31 palestinesi, tra i quali quattro bambini. Tra le vittime si contano 16 civili. Tra loro una madre che stava preparando la colazione ai figli, e una ragazza di 12 anni e suo fratello di 11 colpiti dalle raffiche mentre dormivano dentro casa.

    L'operazione è iniziata poco prima dell'alba quando i carri armati israeliani hanno invaso l'affollato campo profughi di Jabaliya, nella parte settentrionale del territorio controllato da Hamas. L'aviazione ha supportato le forze di terra, sganciando almeno una decina di missili.

    Secondo fonti mediche del servizio sanitario di Gaza, la maggior parte delle vittime sarebbero state colpite dal grande numero di razzi lanciati dai velivoli israeliani. Nell'operazione hanno perso la vita almeno 15 militanti di Hamas e della Jihad islamica. Tra loro c'è anche il figlio di un deputato di Hamas, Abdurahman Shihab, membro della brigate Ezzedin al Qassam. E' figlio di Mohammed Shihab, eletto parlamentare proprio a Jabalia nel 2006 come rappresentante di Hamas. Due giorni fa a Gaza era stato ucciso anche il figlio del capogruppo parlamentare di Hamas, anch'egli arruolato nelle milizie Al Qassam.

    Da parte israeliana è stato finora reso noto che nei combattimenti sono rimasti feriti in modo non grave cinque soldati. Ma fonti informate riferiscono che due militari sono stati uccisi.

    Si tratta della più sanguinosa operazione israeliana a Gaza dopo molti mesi e giunge alla fine di quattro giorni di escalation di violenze che ha causato circa 66 morti. Gli attacchi israeliani degli ultimi giorni sono una rappresaglia contro i continui lanci di razzi Qassam sul territorio di Israele.

    Il presidente palestinese Mahmud Abbas ha espresso preoccupazione per quello che ha definito ''il pericolo di una escalation israeliana''. Ieri il viceministro israeliano della Difesa, Matan Vilnai, ha minacciato i palestinesi assicurando che "quanto più aumenta il fuoco dei Qassam e s'allunga la loro gittata, tanto più (i palestinesi) attireranno una shoah più grande, perché useremo tutta la nostra forza per difenderci". L'uso del termine 'shoah' ha sollevato molte polemiche, e un portavoce del ministro s'è poi affrettato a precisare che il termine era stato usato in senso moderno, di 'disastro'.
     
    .
  9. ErTigre
        Like  
     
    .

    User deleted


    Russia, Medvedev corre da solo e stravince
    image
    Vittoria scontata per il delfino di Putin.
    È andato tutto come previsto, secondo gli schemi di una pseudodemocrazia che non cerca più nemmeno di salvare le apparenze. Ha trionfato Dmitri Medvedev, il candidato prescelto dal presidente uscente Vladimir Putin a succedergli in un ambiguo duopolio che lo vedrà premier. E ieri a mezzanotte, quando i risultati erano già ampiamente delineati, i due alleati si sono presentati a sorpresa a un concerto rock appena fuori dal Cremlino promettendo una scontata continuità. «Ci fidiamo l’uno dell’altro - ha detto Medvedev ai sostenitori - e questa è la cosa più importante. Si può mantenere la linea proposta da Putin». Più chiaro di così non poteva essere. Solo più tardi, in conferenza stampa, ha precisato che la politica estera la farà il Presidente, cioè lui: «Il mio ufficio è al Cremlino - ha detto - mentre quello del governo, secondo la Costituzione, è alla Casa Bianca».
    Il regime aveva escluso da tempo i concorrenti più pericolosi, come i liberali Nemtsov, Kasparov, Kasyanov, ammettendo in lizza solo tre comprimari rassegnati alla sconfitta. Putin, che avendo terminato il secondo mandato consecutivo non poteva candidarsi per la terza volta, aveva chiesto ai russi una massiccia affluenza alle urne. E così è stato: la partecipazione è stimata al 70%, più del 65% registrato alle legislative di dicembre.
    Alla vigilia aveva invitato a sostenere il suo delfino «per continuare le riforme» da lui intraprese «e garantire un futuro radioso alla Russia». E anche questo desiderio è stato esaudito: il 42enne Medvedev ha vinto con un travolgente 70% davanti al comunista Ghennady Zyuganov (18%), al populista Vladimir Zhirinovsky (10%), mentre l'enigmatico Andrei Bogdanov ha racimolato appena l'1,3%. Il nuovo presidente russo ha ottenuto una percentuale leggermente inferiore al 72% ottenuto dal suo predecessore quattro anni fa. E anche questo rientra nello schema.
    L'ex campione del mondo di scacchi Garry Kasparov - che ieri pomeriggio è stato fermato brevemente nei pressi della Piazza Rozza perché camminava con un sacco con la scritta «io non voto» - ha definito questa consultazione una farsa. I brogli sono stati meno evidenti rispetto a tre mesi fa, soprattutto a Mosca, dove nei seggi sono ricomparse paratie e tendine per garantire la segretezza del voto. Ma nel resto del Paese i pochi osservatori ammessi hanno segnalato decine di anomalie, peraltro inutili perché Medvedev, nella scia di un popolarissimo Putin, avrebbe vinto comunque. Il Cremlino, però, non poteva accontentarsi di un successo, esigeva un trionfo.
    Così molte urne che alle sette del mattino erano piene di schede già compilate, diversi soldati di leva sono stati costretti a votare con a fianco i superiori. Un attivista dell'opposizione ha decrittato il codice dell'elastico: averne uno nelle pagine del passaporto era un segnale per lo scrutatore che sapeva di dover consegnare più schede all'elettore. In Cecenia è andato alle urne il 99% degli elettori e quasi tutti, naturalmente, si sono espressi per Medvedev. Zyuganov ha annunciato ricorsi, ma per la Commissione elettorale è stato tutto regolare. (Marcello Foa, IlGiornale)
     
    .
  10. laura^
        Like  
     
    .

    User deleted


    Quello che mi stupisce molto in merito alla russia e' il modo in cui i nostri TG hanno commentato la campagna elettorale e il tenore dei servizi che vengono fatti dai giornalisti inviati a Mosca.
    Il fatto e' che mai si dice che in Russia i diritti umani sono spesso violati, che all'opposizione democratica non e' stato consentito di fare la campagna elettorale, che in Cecenia da anni continua un'estenuante guerra contro la minoranza misulmana etc etc.
    A detta di molti solo stalin ha avuto il potere assoluto di cui ha goduto Putin in questi 8anni e che godra' ancora visto che questo Medvedev sembra un uomo di facciata....
    Perche' non si approfondiscono i fatti? Percheì la Russia ci fornisce il gas? Mah e' avvilente...
     
    .
  11. ErTigre
        Like  
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (laura^ @ 3/3/2008, 11:17)
    Il fatto e' che mai si dice che in Russia i diritti umani sono spesso violati, che all'opposizione democratica non e' stato consentito di fare la campagna elettorale

    image
     
    .
  12. laura^
        Like  
     
    .

    User deleted


    Anche in Spagna si sta svolgendo la campagna elettorale e il 9 marzo gli spagnoli saranno chiamati alle urne.
    Scontro tra ZAPATERO socialista e RAJoY popolareimage
    Secondo gli ultimi dati il vantaggio del Psoe sul Pp è minimo e c'è incertezza sulla ripercussione che avranno sul voto i due dibattiti televisivi tra Zapatero e Rajoy.
    Zapatero ha chiesto ai suoi il massimo sforzo in quanto si tratta di una campagna "decisiva", mentre Rajoy ha segnalato che difenderà sempre la Costituzione e la nazione e che governerà per unire gli spagnoli.
    A partire da ora, ha dichiarato Rajoy, è iniziato "il cammino della speranza, fino al cambiamento politico che molti spagnoli desiderano".

    il Psoe ha diffuso un video elettorale in cui un giovane socialista percorre 300 km per andare al paesino della madre e farla votare, pur cosciente che l'anziana signora voterà per il Pp. E sul principale cartello elettorale dei socialisti appare uno Zapatero a tre quarti, con sguardo intenso e giacca chiara, accanto a una scritta: "Vota con tutte le tue forze". Mentre Rajoy diffonderà un video in cui, con aria paterna e voce calda, commenta i problemi dei cittadini "che non arrivano a fine mese" e "devono pagare l'ipoteca", spiegando perché vuole "risolvere i problemi della gente".

    E infatti, sotto la superficie degli scontri quotidiani sul terrorismo e sul modello di Stato, l'economia e la disoccupazione restano le preoccupazioni maggiori per gli spagnoli. Proprio oggi la Commissione europea ha diffuso dati che rivedono al ribasso le stime della crescita spagnola per il 2008, con un calo dell'1,1% secco, dal 3,8% del 2007 al 2,7%: resta comunque sostenuta, insiste il governo, ma la crisi del settore immobiliare fa paura, con l'inflazione e la disoccupazione in costante aumento.

     
    .
  13. ErTigre
        Like  
     
    .

    User deleted


    Voto Usa:
    McCain è il candidato dei repubblicani
    Hillary risorge nel Texas

    La Clinton vince in Texas, Ohio e Rhode Island e lascia a Obama solo il Vermont. Tra i repubblicani McCain è il candidato presidente
    Hillary Clinton torna in corsa. Con la vittoria di misura in Texas, lo stato più grande dell'Unione, la senatrice blocca la corsa di Obama che si deve accontentare del Vermont. La corsa resta incerta: il numero dei delegati in palio non è comunque determinante per la vittoria finale e Obama potrebbe mantenere un piccolo vantaggio, grazie ai 'caucus' che si stanno svolgendo nel Texas. Sul fronte repubblicano, schiacciante la vittoria di John McCain: è lui il candidato.
     
    .
  14. laura^
        Like  
     
    .

    User deleted



    Gli osservatori: elezioni russe non libere


    Tensione a Mosca per Forze speciali in campo


    MOSCA - Le elezioni presidenziali russe non sono state libere. Lo ha denunciato il capo dell'unica missione europea che ha monitorato il voto domenica, un quasi plebiscitio per Dmitri Medvedev, arrivato al Cremlino con oltre il 70% delle preferenze. «Non è stato un voto equo - ha osservato Andreas Gross, componente dell'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa -. Pensiamo che non ci sia stata libertà in queste elezioni».
    OMBRE SUL VOTO - In particolare, secondo Gross, «non hanno voluto tener presente la preoccupazione riguardante la registrazione dei candidati, che mette in dubbio la libertà di queste elezioni. Tra l'altro non hanno migliorato l'approccio dei candidati ai mass media, il che li ha messi in posizione non paritaria».
    Gross parla di voto «sotto il potenziale democratico», che «riflette la volontà dei cittadini», ma complessivamente non può essere dichiarata «giusto e libero».
    Una valutazione su cui pesano notizie di pressioni sugli elettori e in generale un senso di forte «regia dall’alto», di pressioni soprattutto per assicurare un’alta affluenza alle urne.

    FELICITAZIONI E RISERVE -
    Tra i primi a complimentarsi con il neo presidente russo, il presidente francese Sarkozy che ha telefonato a Medvedev per «felicitarsi calorosamente» per la sua «vittoria convincente». Il Capo dello Stato francese ha confermato la sua intenzione di «rafforzare il partneriato strategico tra i due Paesi» e ha invitato Medvedev a fare una visita in Francia. Anche il cancelliere tedesco Angela Merkel si è congratulato con il neopresidente russo che prevede di incontrare al più presto. Una conclusione condivisa anche dal ministro degli Esteri italiano, Massimo D'Alema. «Quando un'elezione si conclude con un candidato che prende il 70 per cento, ci si trova di fronte a un risultato diverso da quelli cui siamo abituati nei Paesi occidentali. Comunque Medvedev è un giovane, amico dell'Italia. Credo che si debba trovare un linguaggio di dialogo e di cooperazione». Il premier britannico, Gordon Brown, ha inviato un messaggio di congratulazioni e un suo portavoce ha sottolineato che Londra giudicherà dai fatti la nuova amministrazione. «Abbiamo sempre detto guardiamo con favore ogni opportunità di migliorare le nostre relazioni con la Russia e speriamo di avere una maggiore collaborazione dalla Russia su un ampio ventaglio di temi», ha detto il portavoce. Anche il presidente della Commissione europea, Barroso, si è congratulato e ha espresso «fiducia» nella futura collaborazione tra Russia e Ue..

    MARCIA A SAN PIETROBURGO -
    Mentre i leader mondiali si esprimono tra felicitazioni e riserve, cresce la tensione nella centrale piazza moscovita Turghienevskaia, dove l'opposizione di «Altra Russia» dell'ex campione di scacchi Garry Kasparov ha indetto un meeting non autorizzato in protesta contro quella che definisce la «farsa» delle elezioni presidenziali di ieri. La polizia ha effettuato alcune cariche contro i dimostranti, che restano fermi, e ha trascinato a braccia con brutalità a volte per decine di metri, alcuni di loro poi chiusi in camioncini. La piazza è totalmente blindata da centinaia di Omon, gli agenti antisommossa. I cordoni degli agenti circondano tutta l'area, piena anche di mezzi blindati, camioncini e autobus della polizia. Tra la folla, il leader dell'Unione delle forze di destra Nikita Bilikh, che ha aderito alla manifestazione, sta tenendo una conferenza stampa sotto la pioggia, attorniato dalle telecamere.
    Ieri il leader di «Altra Russia» era stato fermato dalla polizia mentre cercava di andare sulla Piazza rossa di Mosca con un sacco di plastica nel quale era scritto «Io non parteciperò a questa farsa». Sempre ieri, come riferisce oggi Radio Eco di Mosca, è stato fermato a San Pietroburgo Maxim Reznik mentre usciva dall'ufficio del suo partito, Iabloko: l'accusa è di aver dichiarato in tv che alcuni militanti erano riusciti a votare in cinque seggi di Murmansk e in altrettanti di Mosca senza presentare il certificato che consente di votare in un luogo diverso da quello di residenza.
     
    .
  15. laura^
        Like  
     
    .

    User deleted


    Spagna al voto

    Il vero Zapatero... è donna. Pasionaria e cauta, la (vice)premier iberica de la Vega. Lunedí

    image
    E' la donna più potente di Spagna, la prima nella storia a ricoprire il triplo ruolo di vicepremier, ministro della Presidenza e portavoce del governo. Maria Teresa Fernàndez de la Vega, 58 anni, è il braccio destro di Zapatero. Per alcuni "il vero Zapatero è donna". Per altri "è lei l'uomo tra i due".
    E' il politico che gode di maggiore fiducia e addirittura supera il premier. E' cauta, sobria ma soprattutto è mossa da una passione travolgente. Niente marito né figli ma "non è stata una rinuncia dolorosa", confessa, "ma una scelta". Voci di corridoio scommettono sulla sua presunta omosessualità ma lei taglia corto: "Non lo sono. Ma se lo fossi non avrei alcun problema ad ammetterlo", rivela al magazine di El Mundo. Anzi ricorda che è stata persino a un passo dal matrimonio. "Dopo 10 anni di fidanzamento decisi di mollare tutto. Non mi vedevo sposata. Ho iniziato a provare un senso di asfissia. Ho pensato che mi avrebbe tolto libertà. Mia mamma mi ha sempre detto: vedi, se ti fossi sposata oggi non saresti così sola".


    Zapatero posa per la rivista gay Zero
    image
    Per la terza volta il premier spagnolo Zapatero torna a posare per la rivista gay Zero.
    "Non permetterò che si neghino i diritti ad alcuna famiglia". Il premier è a caccia del voto degli omosessuali in vista delle elezioni del prossimo 9 marzo. Assicura che la Spagna "si governa con la legge e non con il catechismo".
    E per combatere l'omofobia, ecco la legge integrale per l'uguaglianza di trattamento che, spiega Zapatero, "tutelerà i cittadini contro le discriminazioni in qualsiasi ambito".
     
    .
388 replies since 25/2/2008, 14:19   3353 views
  Share  
.