Benessere

cosa fare e cosa non fare

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  1. dango
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    Luoghi comuni raccolti e smentiti da una giornalista del «new york times»
    Salute: i miti da sfatare
    Bere 8 bicchieri d'acqua al giorno; «naturale» è sicuro; i peli tagliati crescono più forti e altre leggende false


    Quanti miti e leggende più o meno «metropolitane» circolano sulla salute? Evidentemente molte. Tanto da indurre una giornalista scientifica «di lungo corso», come l'americana Jane E.Brody a raccogliere in un articolo sul New York Times alcuni dei più ricorrenti, per sfatarli. Ne riportiamo qui una breve sintesi.


    BERE OTTO BICCHIERI D'ACQUA AL GIORNO- E' un consiglio molto diffuso negli Stati Uniti, e avrebbe lo scopo di tenere l'organismo idratato e di scongiurare la stipsi. In realtà - fa notare Brody - non c'è alcuna evidenza scientifica dietro questa asserzione. Per mantenere il corpo ben idratato, in condizioni normali di temperatura e di sforzo, basta bere normalmente e non farsi mancare frutta e verdura. Se poi si vogliono dei segnali dal proprio organismo circa necessità di liquidi basta guardare il colore delle urine (se diventa scuro meglio bere) e ascoltare la sete. Dietro il consiglio di bere almeno otto bicchieri d'acqua al giorno- fa notare maliziosamente l'autrice dell'articolo - forse c'è qualche industria che vende carta igienica o pannolini.

    PULIRSI L'ORECCHIO CON I «BASTONCINI» - Molti ritengono che per tenere il canale auricolare libero da cerume sia necessario utilizzare gli appositi «bastoncini» di cotone. Niente di più sbagliato. Facendo così si rischia di spingere il cerume all'interno e di compattarlo ancora di più. Se poi si utilizza la procedura con i bambini si rischia anche di danneggiare la loro membrana timpanica. Per liberarsi dal cerume ci sono prodotti appositi oppure l'otorinolaringoiatra. I bastoncini possono andare bene per l'ombelico.

    TAGLIARSI I PELI LI FA CRESCERE PIÙ GROSSI E PIU' IN FRETTA- E' uno dei miti più duri a morire. Uno studio ha smentito questa credenza già 80 anni fa, ma non è bastato. Il fatto che un pelo sembri ricrescere più «robusto» dopo essere stato tagliato dipende solo dal fatto che è più scuro di quello reciso perchè non è stato ancora esposto alla luce. E se sembra più alto è perchè non è stato ancora schiacciato da nulla.

    «NATURALE» È PIÙ SICURO - La maggior parte delle medicine deriva da prodotti naturali, quindi piante e erbe hanno poteri terapeutici. Ma molto piante ed erbe contengono anche potenti veleni e tossine. Il lavoro fatto dai chimici serve proprio a depurare i principi utili da quelli dannosi e a concentrarli. L'unica cosa che può garantire la sicurezza sono studi clinici seri e controllati, non la «naturalezza»

    FARE UN CLISTERE PER PULIRE L'INTESTINO- Non serve, a meno di precisa indicazione medica. L'intestino non è «sporco» e questa pratica rischia di danneggiare il colon. Se si vuole pulire l'organismo da qualche sostanza che si ritiene tossica o dannosa meglio bere molto per eliminarla il prima possibile

    ASPETTARE PIÙ TEMPO POSSIBILE PRIMA DI PRENDERE GLI ANTIDOLORIFICI - Se si ha, per esempio, un serio mal di testa è meglio prendere un analgesico il prima possibile: non si soffre inutilmente e la pillola risulta più efficace.

    NON FARE IL BAGNO DOPO MANGIATO - Dopo mangiato il sangue viene attratto verso stomaco e intestino, che devono «lavorare» per digerire. Quindi ne rimane a disposizione meno per i muscoli e per il resto dell'organismo. Se si svolge un'attività fisica intensa dopo mangiato si verifica quindi una «competizione» fra apparato digerente e muscoli che «si contendono»il sangue. Questo può comportare una difficoltà a digerire o una particolare stanchezza, che può portare in qualche caso allo svenimento per «furto di sangue» al cervello. Se ciò accade in acqua è chiaro che i rischi sono alti, perchè si rischia l'annegamento, ma un conto è fare un bagno in mare, in acqua fredda dopo mangiato, oppure fare una partita di tennis sotto il sole dopo mangiato, un altro conto è «pucciarsi» in acqua calda o tiepida in una piscina dove si tocca o nel bagno di casa. E' evidente che il rischio è diverso.

     
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  2. miciobicio
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    CITAZIONE (dango @ 24/7/2008, 15:28)
    FARE UN CLISTERE PER PULIRE L'INTESTINO[....] Se si vuole pulire l'organismo da qualche sostanza che si ritiene tossica o dannosa meglio bere molto per eliminarla il prima possibile

    Magari gli otto bicchieri d'acqua che non servono a niente... :D
     
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  3. bross5
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    Micio non avevo dubbi su cosa avresti quotato :rofl.gif:
     
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  4. patna
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  5. patna
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    Ancora qualche consiglio

    - Valeriana

    Gli estratti vengono usati per placare l'ansia o nei casi lievi di insonnia.

    La dose tollerata è molto variabile e un sovradosaggio può causare cefalea, aritmie, e aggravare anziché alleviare l’insonnia.

    - Aglio

    Viene usato per le proprietà anti ipertensive.

    Se assunto con l'aspirina può causare emorragie.

    - Camomilla

    E' conosciuta per le sue proprietà rilassanti che favoriscono il sonno.

    Non ha effetti collaterali, tuttavia impacchi troppo frequenti possono arrossare la pelle.

    - Ginseng

    Il Ginseng sembrerebbe esercitare un effetto benefico sul benessere psicofisico e, anche se gli studi al riguardo sono ancora agli inizi, nella prevenzione dei tumori.

    Gli effetti indesiderati possibili associabili al ginseng sono numerosi, tra cui nervosismo, insonnia, diarrea, sanguinamento vaginale, mal di testa.

    - Kawa

    Questo arbusto originario della Micronesia e della Polinesia è stato sempre utilizzato per le sue proprietà benefiche contro l'ansia, la tensione emotiva caratterizzata dalla difficoltà ad addormentarsi, la tensione muscolare, i tic nervosi, ecc.

    Recentemente è stato segnalato che il Kawa potrebbe danneggiare il fegato e così i preparati a base di questa pianta sono stati ritirati.

    (da bellezza.it)
     
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  6. dango
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    Certo che ginseng e kawa sono da prendersi....con le pinze!!!
     
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  7. Cettinina
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    Prelievi di sangue, «Fare il pugno altera i risultati»

    «Apra e chiuda il pugno, per favore». Presto potremo non sentire più questa frase dalla bocca del medico durante un prelievo del sangue. Secondo uno studio inglese pubblicato sugli «Annals of Clinical Biochemistry», infatti, questa pratica altererebbe gli esiti degli esami. I ricercatori inglesi hanno vagliato oltre 200 mila analisi del sangue eseguite tra il 2002 e il 2005, e hanno osservato che nei pazienti a cui si chiedeva di stringere e rilasciare il pugno per facilitare il prelievo, si registravano valori di potassio più elevati. Un problema non di poco conto, se si pensa che il medico, ignaro del modo in cui è stato effettuato l’esame, può ricondurre questo valore alterato a problemi di cuore o fegato.

    Che cosa fare allora nei pazienti in cui i vasi sanguigni «giocano a nascondino» rendendo difficile il prelievo? Un suggerimento, come riportato dalla Bbc, arriva dal presidente dei flebotomisti inglesi, Jackie Hough, che ricorda: «Il modo migliore consiste non nel far stringere forte il pugno al paziente, ma nel farlo chiudere gentilmente mentre si infila l’ago e nel farlo rilasciare prima di aspirare il sangue. Anche il laccio emostatico - conclude - non dovrebbe rimanere stretto al braccio per più di 60 secondi o durante lo stesso prelievo».
     
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  8. dango
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    Mangiare un quadratino di cioccolato al giorno fa male.

    Vero o falso?

    E’ così che di solito iniziano quei test che si trovano nei giornali, o su internet, che ci mettono alla prova circa la nostra preparazione, o non preparazione, in merito ad un determinato argomento e che ci piacciono così tanto da farci perdere quei 5-10 minuti in ufficio per verificare il nostro grado di competenza.

    Molto spesso, però, capita di sapere vita, morte e miracoli di una super star di Hollywood ma di ignorare alcuni aspetti della nostra dieta ed alimentazione che risultano essere, alla fin fine, più importanti.

    Cosa peggiore, poi, è avere delle convinzioni sbagliate nate o istigate ed incentivate negli anni da persone vicine che si improvvisano, anche loro per sentito dire, esperti dietologi.

    Per sfatare alcuni dei “miti” più in voga del momento, e per dare dei suggerimenti veri e sani ecco il nostro vero o falso alimentare.

    Provate anche voi a rispondere ai quesiti proposti…

    Le bibite gassate fanno ingrassare, vero o falso?

    Vero. Bibite come la Fanta, la Coca Cola e la Sprite fanno ingrassare perché, oltre a favorire il gonfiamento dello stomaco a causa dell’aria, contengono una grande quantità di zuccheri.

    Diverso è il discorso nel caso dell’acqua gassata o frizzante: in questo caso si avrà un semplice e temporaneo gonfiamento dello stomaco, senza aumento di peso visto che l’acqua non contiene calorie.

    La cena deve essere il pasto più leggero della giornata, vero o falso?

    Vero. Un antico proverbio recita: “colazione da re, pranzo da principe e cena da poverello” proprio per sottolineare come il nostro organismo trovi più difficoltoso smaltire gli alimenti consumati a fine giornata che, se molto sostanziosi, rischiano di restarci “sui fianchi”.

    Al contrario, i cibi consumati nella prima parte della giornata vengono utilizzati come carburante e quindi smaltiti prima.

    I cibi “light” fanno dimagrire, vero o falso?

    Falso. E’ vero che i cibi light contengono meno calorie ma, anche assunti con regolarità, non fanno dimagrire.

    Se mangio più velocemente mangio di più, vero o falso?
    Vero. Il nostro organismo è una macchina perfettamente calibrata ed è per questo motivo che se mangiamo in fretta il nostro stomaco non riesce a capire quando siamo sazi e chiede altro cibo; cibo che ci fa ingrassare perché non servirebbe.

    Regolarizzare l’orario dei pasti aiuta a tenere a bada la fame, vero o falso?

    Vero. Un altro esempio della perfezione del nostro organismo: mangiando sempre più o meno agli stessi orari, l’organismo eviterà di farsi venire attacchi di fame, conoscendo già l’orario prestabilito per l’assunzione del cibo.

    Per dimagrire bisogna rinunciare al pane ed alla pasta, vero o falso?

    Falso. La cosa davvero importante è porsi dei limiti e rispettarli.

    Eliminare del tutto due alimenti importanti come pane e pasta è, anzi, un arma a doppio taglio visto che, una volta terminata la dieta e reinseriti nell’alimentazione normale, sarà più difficile regolarsi sulle quantità giuste e si rischia di riprendere i chili persi in quattro e quattr’otto.

    Per ripulire l’intestino si può digiunare, vero o falso?

    Vero. Uno dei metodi suggeriti è proprio quello di digiunare uno o due giorni.

    Ovviamente, per depurarsi ci sono anche altre alternative meno drastiche che prevedono l’introduzione nella dieta quotidiana di una maggior quantità di verdura o l’assunzione di tisane depurative.

    Bere il succo d’ananas fa perdere peso, vero o falso?

    Falso. Nonostante contenga la “bromelina”, capace di favorire la digestione e quindi molto utile all’organismo, l’ananas non ha assolutamente virtù dimagranti.

    Le patate fanno ingrassare, vero o falso?

    Vero. Purtroppo le patate sono un alimento molto ricco di carboidrati e, di conseguenza, fanno ingrassare in quanto molto caloriche.

    E’ per questo motivo che mangiando le patate si avverte subito un senso di sazietà.

    Facendo una dieta bisogna eliminare tutti i grassi, vero o falso?

    Falso. Anche se è vero che una dieta ipocalorica deve essere povera di grassi, questi non vanno eliminati completamente perché servono all’organismo nell’espletamento di alcune funzioni.

    E’ proprio attraverso i grassi, ad esempio, che vengono assorbite le vitamine liposolubili, preziose per la salute del corpo.

    Mangiare una mela prima dei pasti fa dimagrire, vero o falso?

    Falso. Questa diceria appartiene alle credenze popolari di un tempo e non è raro sentirsi apostrofare con questa frase da una simpatica nonnina.

    In realtà la mela, come nessun altro frutto o alimento, non è in grado di far perdere peso.

    Il pane integrale è meno calorico del pane normale, vero o falso?

    Falso. Il pane integrale e quello raffinato hanno le medesime calorie ma, in regime di dieta viene preferito quello integrale per il semplice fatto che essendo più ricco di fibre aiuta la digestione e offre un maggiore senso di sazietà.

    Stesso discorso vale per tutti i prodotti integrali.

    Il gelato può fungere da merenda, vero o falso?

    Falso. Questa affermazione viene spesso letta nelle gelaterie ma non è esatta.

    A livello di calorie, infatti, un bel gelato potrebbe anche essere una buona merenda ma, il guaio è che non ci sfama completamente e quindi sarebbe preferibile scegliere alimenti come lo yogurt o della frutta capaci di farci sentire sazi.

    A quante domande avreste saputo rispondere correttamente? E da quanti luoghi comuni vi sareste lasciati ingannare?
     
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  9. Cettinina
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    Novità che fanno sorridere

    I probiotici (ossia yougurt & C.) non sono un toccasana solo per l'intestino. Aiutano anche a salvarci dalle carie. E non solo. Ecco le notizie per andare dal dentista a cuor leggero

    Per nove italiani su dieci avere un bel sorriso conta quanto mantenersi in buona salute ed evitare malattie importanti. Lo dice una ricerca commissionata dalla Società italiana di implantologia osteointegrata alla Swg-Publica Res. «Oggi non ci accontentiamo più di prevenire le carie» dice il professor Gianfranco Ajello, docente di estetica dentale all’università di Padova. «E abbiamo la possibilità di conquistare un bel sorriso senza ricorrere a interventi impegnativi. I nuovi studi ci dicono, per esempio, come proteggere i denti anche solo cambiando le abitudini alimentari». Vediamo subito tre importanti novità.

    Impianti sicuri
    Secondo la Sio, almeno un milione di italiani ricorre agli impianti, che oggi ormai sono un intervento di routine. Tanto che le percentuali di successo raggiungono il 96 per cento. A patto che si seguano alcune regole fondamentali. «Pochi sanno, per esempio, che per i fumatori il rischio che l’operazione fallisca è pari al 10 per cento» avverte il dottor Giulio Leghissa, presidente del Cenacolo odontostomatologico italiano, associazione che riunisce 4.500 specialisti e che sta lanciando una campagna antifumo. «La nicotina riduce l’afflusso di sangue nella bocca, impedendo alle sostanze riparatrici di fare bene il loro lavoro.
    In più addormenta i globuli bianchi, che combattono i batteri». L’ideale sarebbe smettere. «Ma basta anche sospendere nella settimana prima e per le quattro dopo l’intervento» consiglia l’esperto. «Così si abbassa il rischio di fallimento a circa il 4 per cento, lo stesso dei non fumatori».

    Cure allo yogurt

    Secondo uno studio giapponese dell’Università di Fukoka, pubblicato sulla rivista scientifica Journal of periodontology, lo yogurt e tutti i prodotti probiotici sono di grande aiuto per conservare in buona salute denti e gengive. «Le ragioni precise di questo effetto benefico non si conoscono ancora» commenta Lorenzo Morelli, ordinario di microbiologia all’Università Cattolica di Piacenza e uno dei maggiori esperti in questo campo. «Si pensa però che lo yogurt faccia bene perché i batteri buoni di cui è ricco proteggono le mucosedella bocca e contrastano l’azione dei batteri cattivi che provocano carie e infiammazioni. Per garantirsi degli effettivi benefici, basta mangiare un vasetto al giorno di yogurt».

    Un filo miracoloso
    Ecco una bella soluzione per la piorrea. Un problema che colpisce tre persone su 10 e nei casi più gravi porta alla perdita del dente. Oggi il dentista può contare su una fibra in polietilene che salva i denti “ballerini”. «Si tratta di un filo sottile che si inserisce dietro al gruppo di denti da stabilizzare, creando nella parte posteriore una canalina di pochi millimetri in cui scorre la fibra, che poi viene ricoperta da materiale composito (identico per resistenza e colore allo smalto) diventando invisibile. Una volta curata la malattia gengivale, il rimedio è definitivo» spiega il professor Gianfranco Ajello, odontoiatra a Milano. Insomma, una soluzione semplice, che tiene saldi e in linea da sei a più denti, con un costo contenuto (200 euro contro i 2.000 di un dente estratto e rimpiazzato da una capsula).

















     
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  10. Cettinina
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    Tonno e salmone elisir per il cervello

    Mangiare regolarmente tonno e altri pesci grassi ridurrebbe il rischio di declino mentale e di attacco cerebrale nelle persone anziane in buona salute, secondo un ampio studio condotto in Finlandia, i cui risultati sono stati pubblicati negli Stati Uniti. La ricerca - condotta su 3.660 uomini e donne di età dai 65 anni in su - ha mostrato che chi mangia tonno o altri pesci ricchi di acidi grassi Omega-3 almeno tre volte a settimana ha circa il 26 per cento in meno di rischio di soffrire di lesioni cerebrali silenti, spesso responsabili di demenza, e di attacchi cerebrali, rispetto alle persone che non ne consumano regolarmente.


    Mangiare pesci grassi riduce il rischio di declino mentale e di ictus
    Consumare questo tipo di pesce grasso soltanto una volta a settimana si traduce in un ribasso del 13 per cento del rischio di attacco cerebrale e di lesioni. La ricerca ha anche rivelato che chi mangia regolarmente questo tipo di pesce ha minori alterazioni della materia grigia. Lo sottolineano i ricercatori il cui lavoro appare nella rivista Neurology, il giornale dell’American Academy of Neurology.


    E’ tutto merito dei grassi Omega-3
    Tutto merito degli Omega-3, elisir di salute per cuore e arterie. Ma non dimentichiamo anche chiave di volta per migliorare l’umore, allontanare la depressione e l’impulsività, come svelato recentemente da uno studio Usa condotto dai ricercatori dell’University of Pittsburgh School of Medicina.
     
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  11. dango
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    Ok, comincio subito a fare provvista di pesce per gli over 65...surgelato naturalmente!!! :P :D :D
     
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  12. bross5
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    io che mangio tanto pesce da tanti anni e prendo l'omega 3 sono apposto :rolleyes:
     
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  13. Cettinina
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    Farmaci: mai coi succhi frutta
    Quelli di arancia, pompelmo, mela, ananas possono aumentarne o diminuirne l'assorbimento


    Attenzione al succo di pompelmo, a quello di arancia e di mela. Queste bevande, consumate soprattutto in estate perchè dissetanti e ricche di vitamine, se assunte contemporaneamente ad alcuni farmaci salvavita ne alterano l'assorbimento amplificando o diminuendone a seconda dei casi l'efficacia con conseguenze anche gravi per la salute. A ribadire i rischi dei succhi di frutta sia confezionati che freschi associati all'assunzione di alcuni medicinali David Bailey, professore all'University of Western Ontario in London, che dal 236esimo meeting nazionale dell'American Chemical Society in corso a Philadelphia lancia un nuovo allarme: basta un bicchiere di succo di pompelmo, di arancia e di mela per ridurre l'assorbimento di alcuni farmaci salvavita, annullandone gli effetti benefici e mettendo a rischio la salute dei pazienti. Il succo di pompelmo era già finito sotto accusa perchè ritenuto responsabile di incrementare fino a dei livelli ritenuti tossici gli effetti alcuni medicinali antiaritmici, antibiotici, ansiolitici, statine, antistaminici, neurologici e chemioterapici.

    FARMACI A RISCHIO - La stessa Agenzia italiana del farmaco ne aveva dato notizia in un bollettino d'informazione due anni fa allertando medici e pazienti a non sottovalutare il pericolo derivante da questo mix e a fare attenzione a cosa si beve nel caso in cui si assumano il Diazepam, il Progesterone, il Metadone, il Sildenafil (il principio attivo a base del Viagra) il Tadalafil (principio del Cialis) e la Carbamazepina. «In questi casi - spiega Bailey - la naringina contenuta nel pompelmo agisce bloccando un importante enzima denominato CYP3A4 che metabolizza il farmaco». Secondo le nuove ricerche la naringina inibisce anche l'OATP1A2 un "trasportatore" di farmaci dall'intestino al sangue con il risultato che la quantità di medicinali assorbita diminuisce notevolmente rendendo la terapia inefficace.

    LO STUDIO -
    «In particolare - continua Bailey - abbiamo fatto assumere a tre gruppi di volontari fexofenadine e antistamine, due farmaci antiallergici, con un bicchiere di succo di pompelmo, di acqua addizionata a naringina o solo acqua. Nei primi due gruppi la dose di medicinale assorbita è stata della metà rispetto al terzo, cioè insufficiente per contrastare la crisi allergica».

    NON SOLO POMPELMO -
    Secondo gli esperti anche il succo di arancia e quello di mela contengono sostanze che inibiscono i farmaci. Lungo l'elenco dei principi attivi inibiti dal pompelmo e gli altri succhi. Tra questi l'etoposide (agente anticancro), alcuni beta bloccanti (atenololo, celiprololo, talinololo) usati per prevenire gli attacchi cardiaci, le ciclosporine (farmaci antirigetto) e gli antibiotici a base di ciprofloxacina levofloxacina e itraconazole. Di qui l'appello di Michele Carruba, direttore del dipartimento di farmacologia dell'Università Statale di Milano: «Queste scoperte in genere vengono subito segnalate alle varie agenzie del farmaco internazionali e nazionali che eventualmente provvedono a cambiare le note informative dei farmaci. Quindi leggere sempre i foglietti illustrativi dei medicinali che si assumono e se c'è qualche cosa che non ci è chiaro, non farci impressionare ma chiedere chiarimenti al medico o al farmacista» ha sottolineato l'esperto all'agenzia Ansa.
     
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  14. dango
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    In sintesi: niente succhi di frutta sotto terapia antibiotica...grazie Cetty!!!
     
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  15. Benucci
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    CITAZIONE (dango @ 20/8/2008, 11:21)
    In sintesi: niente succhi di frutta sotto terapia antibiotica...grazie Cetty!!!

    Io spesso, l'antibiotico, ai miei figli, lo mischiavo al succo di frutta..... :huh:

    Madre snaturata..... :cry:
     
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143 replies since 24/7/2008, 14:28   1353 views
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