ignoranza? stronzaggine? che altro?

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  1. stemil
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    Riporto quanto letto sul blog di una mamma lombarda. Io tanto per cambiare sono per il tortore e i calci in culo in questo caso, se poi si potesse far perdere il posto a queste teste di minchia ne sarei ancor più lieta.


    Email che fanno male.
    Alla CA. Gentile Direzione Carrefour di Assago

    Mi chiamo Barbara e sono la mamma orgogliosa di un bambino autistico di quattro anni.

    Nel Vostro sito, leggo della Vostra missione e soprattutto del Vostro impegno nel sociale.
    “La nostra capacità di integrarci con il territorio in cui siamo presenti, di comunicare con le istituzioni locali e di sostenere progetti sociali e associazioni umanitarie si riscontra attraverso azioni concrete:

    • Finanziamento della ricerca contro alcune malattie del XXI secolo
    • Sostegno alla giornata nazionale indetta dal Banco Alimentare per la raccolta di generi alimentari
    • Sostegno di iniziative umanitarie di vario tipo”

    Lasciatemi dire che oggi nel punto vendita di Assago avete sfiorato la discriminazione punibile per legge.

    Era previsto un evento che mio figlio aspettava con ansia: il tour delle auto a grandezza reale del film Cars.

    Vestito di tutto punto con la sua maglietta di Cars, comprata DA VOI, oggi l’ho portato, emozionatissimo, ad Assago. Vista la posizione di Saetta, ci siamo avvicinati per fare una foto. Click, click, click, bimbo sorridente a lato della macchina. Avevate previsto un fotografo, sui sessant’anni, sembrava un rassicurante nonno con una digitale da 2000 euro, collegata a un pc dove un quarantacinquenne calvo digitalizzava un volantino carinissimo con le foto dei bimbi di fronte a Saetta, stampate all’interno della griglia di un finto giornale d’auto. Una copertina, insomma, che i bimbi chiedevano a gran voce e avrebbero poi incorniciato in una delle costose cornici in vendita nel Vostro reparto bricolage. Chiaramente, il mio biondino, che purtroppo per la sua malattia non parla (ancora), mi ha fatto capire a gesti che gli sarebbe piaciuto. Per quale ragione non farlo? Semplice, lo avrei capito dopo poco.

    Attendo il turno di mio figlio, con estrema pazienza, e senza disturbare nessuno. Ci saranno stati una ventina di bambini, non di più. Non cento, una ventina.

    Arriva il turno del mio piccolo, e non appena varca la transenna, resta il tempo di ben DUE SECONDI girato verso il suo idolo a grandezza naturale, invece di fissare l’obiettivo del fotografo. Mi abbasso, senza dar fastidio alcuno, scivolo sotto la corda e da davanti, chiedo a mio figlio di girarsi. Il fotografo comincia ad urlare “Muoviti! Non siamo mica tutti qui ad aspettare te” Mio figlio si gira, ma non abbastanza secondo il “professionista”. Gli chiedo “Per favore, anche se non è proprio dritto, gli faccia lo stesso la foto…” “Ma io non ho mica tempo da perdere sa? Lo porti via! Vattene! Avanti un altro, vattene!” Un bambino a lato urla “Oh, mi sa che quello è scemo” e il vostro Omino del Computer, ridendo “Eh, si! Vattene biondino, non puoi star qui a vita!” Mio figlio, che non è SCEMO, non parla ma capisce tutto, sentendosi urlare dal fotografo, da quello che digitalizzava le immagini e dalla claque che questi due individui hanno sollevato ed aizzato, si mette a piangere, deriso ancora dal fotografo che lo fa scendere dal piedistallo di fortuna che avete improvvisato davanti alla macchina, facendolo pure inciampare. A nulla valgono le imbarazzate scuse della guardia giurata,che poco prima aveva tranquillamente familiarizzato con mio figlio. L’umiliazione che è stata data dai Vostri incaricati, che avrebbero dovuto lavorare con i bambini, a un piccolo di quattro anni che ha la sfortuna di avere una sindrome che poco gli fa avere contatto visivo con il resto del mondo e non lo fa parlare, è stata una cosa lacerante. In lacrime, con il torace scosso dai singhiozzi, umiliato, deriso, leso nella propria dignità di bambino non neurotipico. Una signorina, con la Vostra tshirt, mi si è avvicinata per chiedermi cosa fosse successo. Alla mia spiegazione, dopo averle detto che il piccolo aveva una sindrome autistica, mi ha detto “Ma se non è normale non lo deve portare in mezzo alla gente“.

    Son stata talmente male da non riuscire a reagire, ho dovuto uscire all’aria aperta, con il bambino piangente, per prendere fiato dopo tanta umiliazione.

    Ho pianto. Dal dolore.

    Questo è l’articolo 2 comma 4 della legge 67 del 1 Marzo 2006, a tutela dei soggetti portatori di handicap:

    -Sono, altresì, considerati come discriminazioni le molestie ovvero quei comportamenti indesiderati, posti in essere per motivi connessi alla disabilità, che violano la dignità e la libertà di una persona con disabilità, ovvero creano un clima di intimidazione, di umiliazione e di ostilità nei suoi confronti.

    Vorrei sapere come intendete agire, se con una scrollata di spalle come i Vostri dipendenti, di fronte a un trauma che avete fatto subire ad un bambino che già dalla vita è messo ogni giorno a dura prova.

    Manderò questa mail in copia alla segreteria dell’onorevole Carfagna, e alla redazione di Striscia la Notizia, oltre a pubblicarla sul mio sito personale.

    Tacere non ha senso, e ancora minor senso hanno le umiliazione che io e mio figlio abbiamo subito oggi.

    Firma.

     
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  2. Tasbuno
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    Tanta, tanta, tanta ignoranza -_- ma spesso in questi casi una parola spesa prima piuttosto che la rabbia manifestata dopo è molto più utile.
     
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  3. stemil
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    cioè?
    io la rabbia ce l'ho e se avessi davanti quei minchioni la manifesterei così come la sento.
    in quanto a spender parole prima ti assicuro che il mio è un impegno quotidiano avendo disabili in ogni classe in cui lavoro e dovendo gestire il gruppo in modo tale da creare armonia o accettazione almeno.
     
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  4. Benucci
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    CITAZIONE (Tasbuno @ 21/9/2008, 13:02)
    Tanta, tanta, tanta ignoranza -_- ma spesso in questi casi una parola spesa prima piuttosto che la rabbia manifestata dopo è molto più utile.

    Scusa, Tas, non ho capito la parola prima avrebbe dovuto spenderla la mamma? Per avvisare che il figlio aveva dei problemi? Tu credi che allora sarebbero stati comprensivi e pazienti?
     
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  5. stemil
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    ah ,,, avevo frainteso io allora...
    (erroneamente credevo la parola prima si riferisse in generale all'educazione delle bestiole ignoranti capaci di tanta insensibil

    Ehm e poi :

    Alla mia spiegazione, dopo averle detto che il piccolo aveva una sindrome autistica, mi ha detto “Ma se non è normale non lo deve portare in mezzo alla gente“.
    SONO BESTIE e basta
     
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  6. Cettinina
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    Io non credo che sia questione di ignoranza, ma semplicemente mancanza di rispetto per l'essere umano, molte persone ( per fortuna non tutti ) sono egoiste e poco sensibili.....
     
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  7. Fenice_22
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    Non sto esagerando..mentre leggevo l'articolo mi sono scese delle lacrime..ma come si fa a dire a un bambino SCEMO ??? SPOSTATI?? VATTENE??
    e in piu come si fa a dire MA SE NON E' NORMALE NON DEVE PORTARLO IN MEZZO ALLA GENTE ??? questi sono ragionamenti dettati dall'ignoranza delle persone... 50anni fa li facevano!!!ora si sa di queste sindromi e si sa come curarle e non è ammesso che queste persone abbiano un posto di lavoro sopratutto on dei bimbi...
    Non c'è niente che si possa fare?

    Mi verrebbe solo l'idea di dare 2 ceffoni a quie due !!ma non basterebbe ne alla madre ne tanto meno al figlio per dimenticare...
     
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  8. miciobicio
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    CITAZIONE (stemil @ 21/9/2008, 11:58)
    Email che fanno male.
    Alla CA. Gentile Direzione Carrefour di Assago

    Nel nostro piccolo potremmo far qualcosa, far sapere a quelli di Assago che abbiamo saputo.
    Sicuramente da dove hai scaricato la mail ci sarà anche il link per i contatti con la direzione che sarà già stata innondata di proteste....
    Potremmo unirci al coro... :angry:
    se ci dai l'indirizzo...
     
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  9. Fenice_22
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    Concordo con Micio!!!
     
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  10. stemil
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    vi do il link del blog anche solo per lasciar un messaggio:

    http://blackcat.bloggy.biz/archive/3280.html
     
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  11. marina.1
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    Dire che sono indignata è dir poco. Manderò sicuramente la mia protesta e pur sapendo che il male che questo bambino e la sua mamma hanno subito, penso che ci sarebbe bisogno di un atto, in qualche modo "riparatore". Non bastano le scuse, bisogna che si inventino qualcosa che regali un sorriso al "biondino". Quandlo incontro persone come il fotografo, mi si coprono gli occhi e sarei capace di arrivare alla violenza. Chi umilia e fa soffrire un debole per me non merita pietà!
     
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  12. Fenice_22
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    Fatto..ho lasciato un mio commento... grazie Stemil
     
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  13. stemil
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    si può anche mandare un email alla Carrefour, nel blog c'è l'indirizzo email.
    ciao ste
     
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  14. patna
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    E' vergognoso leggere episodi del genere - i bambini - qualunque sia il loro problema vanno accettati - perchè non hanno colpa del loro essere diversi - sono bambini speciali e come tali amati e rispettati -

    Vado ad inserire anch'io la mia protesta - persone così meritano veramente di essere licenziate - :angry:

    CITAZIONE
    SONO BESTIE e basta

    Scusa ma sono umani - non offendiamo le bestie "loro" sono sicuramente più intelligenti
     
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  15. Benucci
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    CITAZIONE (stemil @ 21/9/2008, 17:43)
    Alla mia spiegazione, dopo averle detto che il piccolo aveva una sindrome autistica, mi ha detto “Ma se non è normale non lo deve portare in mezzo alla gente“.
    SONO BESTIE e basta

    Lì è stato l'errore della mamma, che avrebbe dovuto chiederle: " Allora lei che ci fa ancora in giro??!!!"
     
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41 replies since 21/9/2008, 10:58   254 views
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