Le nuvole di carta

Mondo fumetti.. Tex e gli altri..!

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  1. ErTigre
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    Mancava in questa sezione un topic sui fumetti :) di cui sono un grande appassionato ;)

    Ho tutta la collezione di Tex, di Nik Raider e di Ken Parker, quasi tutta quella di Diabolik e di Julia. Inoltre ho letto e leggo tantissime serie e miniserie non solo della Bonelli. In passato ero un attento lettore dei settimanali LancioStory e Skorpio, poi abbandonate per mancanza di tempo.

    E voi... quali leggete e quali vi piacciono di più ^_^
     
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  2. stemil
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    cavolo, vedi che da qualche parte si va d'accordo??? :)
    da bambina adoravo Tex, e in casa dei miei sopravvivono svariati numeri degli anni settanta. Cominciai a leggerlo perchè lo avevo trovato in alcune buste regalo dal giornalaio (ndr. il primo numero che lessi fu quello con Mephisto).
    E qualche anno dopo divenni appassionata lettrice di Lanciostory.
    Poi passai all' Eternauta (per un poco di tempo)
    Tra i miei preferiti?
    Oltre a Tex Willer
    Corto Maltese
    Dago (se non sbaglio nacque proprio su Lanciostory); Nippur; le storie di Loco Chavez (non ricordo se è il nome del protagonista o dell'autore);
    Alan Ford (con il gruppo Tnt)
    Topolino (ma quello d'antan, dei miei anni o precedenti)
    Ah, non ultimi gli eroi Marvel, in particolare leggevo L'uomo ragno e I Fantastici Quattro
    Purtroppo non ho mai sopportato Diabolik,
    Mi piaceva invece Zagor.
    Infine mi divertivano le strisce delle Sturmtruppen, di Beetle Bailey e dei mitici Snoopy e Mafalda (ma qui siamo forse in un sottogenere).

    Aggiungo che un paio di anni fa sono andata a vedere la mostra al Vittoriano di Hugo Pratt , pur se molto piccola i suoi disegni e acquarelli valevano il biglietto; nello stesso luogo vidi pure unamostra di MILO MANARA un disegnatore notevole che punta molto all'erotismo e non è affatto male...

    Bon mi fermo perchè potrei diventare logorroica

    Grazie per aver aperto il topic!!!!!!!!!
     
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  3. bross5
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    Mario vedi che se non pensi solo a lui sei una persona normale.

    Io leggevo Super man - Il Monello e l'intrepido e adoravo Diabolik

    Avevo una montagna di fotoromanzi Lancio.

    Compravo Ciao amici perchè ero una patita della musica e impazzivo per tutti i cantanti dell'epoca.
     
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  4. ErTigre
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    Una leggenda. Questa è l'unica definizione possibile di Tex Willer che, pubblicato ininterrottamente da più di cinquant'anni, è il più longevo personaggio del fumetto italiano e, insieme a Superman e Batman, uno dei più duraturi del fumetto mondiale. Familiare in Italia come la Ferrari e la pizza, continua ad avere centinaia di migliaia di affezionati lettori. Il segreto del suo successo? Il fascino del personaggio (grintoso, ironico, antirazzista e nemico di ogni ingiustizia), degli ambienti (praterie, foreste, deserti) e degli avversari (fuorilegge e indiani ribelli, ma anche maghi vudù e sette segrete). Per gli indiani Navajos è Aquila della Notte, saggio capo bianco e fratello di ogni uomo rosso. Per i bianchi è l'agente indiano della Riserva Navajo e un ranger dalla mira infallibile. Per i fuorilegge che hanno la sventura di incrociare la sua pista è l'incubo peggiore. Dal 1948, l'eroe creato dalla penna di Giovanni Luigi Bonelli e dal pennello di Aurelio Galleppini (in arte Galep) cavalca sulle piste del West e dell'Avventura, dall'Arizona al Grande Nord, dal Rio Grande all'Oceano Pacifico. Raddrizzatore di torti e dispensatore di giustizia, Tex non è un cavaliere solitario. Può contare sull'aiuto e sulle pistole dei suoi pards: l'anziano e burbero Kit Carson (altra leggenda del West), il fiero navajo Tiger Jack e il figlio Kit, tutto suo padre. Un poker di pistole al servizio della Legge! Tex è stato un fuorilegge (ma soltanto per il suo temperamento anarchico e libertario), ha combattuto la Guerra Civile con il Nord, pur essendo texano, perché fieramente antischiavista. Ha lottato per la libertà del Messico con l'amico Montales. Dopo aver conosciuto Kit Carson, è entrato nel corpo dei rangers. È diventato capo dei Navajos (il suo nome indiano è Aquila della Notte) sposando Lilyth, figlia del capo Freccia Rossa.
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    Da lei ha avuto il figlio Kit. Lilyth è morta, uccisa da criminali bianchi, ed è stata vendicata da Tex. Molto innamorato della moglie, Tex non si è legato a nessun'altra donna dopo la sua morte. Dotato di grandi doti fisiche e atletiche, abilissimo a sparare, Tex combatte fuorilegge, proprietari terrieri senza scrupoli, politicanti corrotti, indiani in rivolta, è un difensore dei deboli e degli oppressi, è sempre stato fortemente antirazzista e amico degli indiani, e questo è un fatto straordinario per un personaggio nato nel 1948! Sposandosi con un'indiana, e legandosi al popolo rosso, Tex ha precorso le tematiche antirazziste dei western degli anni Settanta. E questa è un'altra prova della grandezza del serial. Tex non è un vigilante. Sebbene a volte usi metodi sbrigativi per combattere i criminali, Tex è
    essenzialmente un ranger, un uomo di Legge.
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    Ha spesso salvato presunti criminali dal linciaggio di una folla inferocita e quando uccide lo fa soltanto per legittima difesa. Odia i cacciatori di taglie. Anche se è nato in Italia, Tex non è uno "spaghetti-western", è un western classico, e non ha nulla in comune con "giustizieri senza nome" alla Clint Eastwood.
    Il West di Tex è quello di John Ford e di Howard Hawks: l'attore adatto per interpretare il nostro sarebbe stato John Wayne o Charlton Heston. Il western classico è morto al cinema, ma continua nei fumetti! Tex è amico e protettore degli indiani, ma combatte le ingiustizie da qualunque parte vengano. Nella serie, gli indiani non sono soltanto "buoni": sono individui a tutto tondo (anche se è ben specificato che i "cattivi" indiani hanno mille ragioni per esserlo). Pur essendo un personaggio tipicamente western, Tex ha viaggiato per tutti gli States, conosce benissimo il Canada e il Messico, è stato a Panama e in Melanesia. Nelle sue storie ci sono le grandi praterie del Mid-West, i deserti del Sud-Ovest, le foreste del Grande Nord, le città dell'Est, le giungle pluviali, le misteriose rovine maya e azteche. Tex cavalca su tutti i sentieri dell'Avventura! Tex è spesso vestito alla maniera navajo. Apprezza e rispetta la cultura indiana, e difende il popolo rosso da chi lo vuole distruggere: trafficanti d'armi o d'alcol, generali che pensano che "l'unico indiano buono è un indiano morto". Tex è scampato a quasi trecento agguati, ha affrontato una trentina di duelli, ha pestato cinquecento persone, è imbattibile a poker, cavalca, spara e scala montagne come nessuno. Queste cifre danno una misura dell'eccezionalità di Tex che, in più di cinquant'anni di vita editoriale, ha vissuto ogni genere di esperienza. Eppure, malgrado ciò, Tex è un personaggio molto umano e simpatico, e non ha nulla in comune con eroi monolitici come quelli interpretati da Steven Seagal o Jean Claude Van Damme.
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    I SUOI PARDS
    Il figlio Kit, l'indiano Tiger Jack, il ranger Kit Carson.
    Insieme sono tre autentici tizzoni d'inferno!
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    Scout, pistolero, giocatore, cacciatore di indiani, ranger del Texas... tutto questo era il Kit Carson della realtà. Un eroe
    controverso che non deve essere confuso con il nostro Kit Carson (che, per altro, è più bonario e meno cinico!). Il pizzetto e i capelli grigi (gli indiani lo chiamano Capelli d'Argento) non devono ingannare: Carson è ancora abilissimo a sparare, agile e veloce. Sono memorabili i suoi brillanti dialoghi con Tex, che gli dà del "vecchio cammello" e ironizza sulla sua non più verde età. Grande estimatore del gentil sesso, ha avuto in passato una importante storia d'amore con la bella Lena, la donna di Raymond Clemmons, il capo della Banda degli Innocenti. È il migliore amico di Tex. Tiger Jack è un indiano navajo, fedele amico di Tex. È abilissimo a sparare, a seguire le piste, a usare il tomahawk. Ha capacità incredibili di resistenza alla fatica e alle più aspre avversità climatiche. Taniah, il suo grande amore, è stata uccisa da un criminale messicano, don Liborio Torres. Figlio di Tex, Kit Willer ricorda molto il padre. Sa sparare e cavalcare benissimo, ma soffre un po' la presenza di un genitore così ingombrante (Kit è in gamba, ma non sarà mai come il padre). Gli indiani lo chiamano Piccolo Falco. (da http://www.sergiobonellieditore.it/)
     
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  5. stemil
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    CITAZIONE (ErTigre @ 24/11/2008, 14:55)

    Il West di Tex è quello di John Ford e di Howard Hawks: l'attore adatto per interpretare il nostro sarebbe stato John Wayne o Charlton Heston.
    ma chi sa perchè io ci vedevo Humphrey Bogart, che come tipo c'entra veramente poco, però...il viso me lo ha sempre ricordato... vabbeh...
    il cattivo cui mi riferivo , quello della mia prima lettura di Tex era lui:
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    Vi presento il mio preferito.... in assoluto per disegni, personaggio, tipo di avventure Corto Maltese
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    un avventuriero, un lupo di mare che si muove sullo sfondo dei primi anni delsecolo e attraversa la Russia di Rasputin, la Cina della rivolta dei Boxer, Bahia, Venezia, e la prima guerra mondiale (ricordo una storia in cui appariva Mata Hari). Nato a Malta da una maga gitana e da un marinaio sconosciuto, viaggia per il mondo , odia gli oppressori e ama respirare libero. Una delle storie più belle , tradotta poi in romanzo è Una ballata del mare salato, appunto.
    Esistono anche i cartoni, però non valgono la metà dei disegni originali, almeno secondo me.
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    Edited by patna - 24/11/2008, 15:41
     
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  6. patna
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    Da bambina quando andavamo ad Angri dai miei cugini mi facevo la cura di Tex - piccolo Ranger - Blak Macigno - Diabolik (confesso facevo un tifo sfegatato per lui) - Batman e Robin - i fantastici 4 - Zagor e similari - passavamo i pomeriggi interi a leggere fumetti -

     
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  7. ErTigre
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    CITAZIONE (stemil @ 24/11/2008, 15:16)
    Il West di Tex è quello di John Ford e di Howard Hawks: l'attore adatto per interpretare il nostro sarebbe stato John Wayne o Charlton Heston.
    ma chi sa perchè io ci vedevo Humphrey Bogart, che come tipo c'entra veramente poco, però...il viso me lo ha sempre ricordato... vabbeh...

    Il volto di Tex nella prima visualizzazione di Tex voluta da Aurelio Galleppini, riprende i tratti somatici di Gary Cooper
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    mentre nei disegni di Claudio Villa (l'attuale copertinista di Tex) e degli atri disegnatori di oggi, ricorda il volto di Charlton Heston.
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    Mentre uno dei Tex che ho apprezzato di più (e come me molti lettori) e quello di Giovanni Ticci
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    :)

    Edited by ErTigre - 24/11/2008, 16:12
     
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  8. stemil
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    vada per il bel Gary allora
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    la domada è sempre quella, ma le mie immagini le carico con imageshack e vengono picciole picciole, e con quell'altro un poco meno picciole, ma perchè a voi riesce di inserire immagini più grandi? usate altri sistemi???
     
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  9. ErTigre
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    CITAZIONE (stemil @ 24/11/2008, 16:13)
    la domada è sempre quella, ma le mie immagini le carico con imageshack e vengono picciole picciole, e con quell'altro un poco meno picciole, ma perchè a voi riesce di inserire immagini più grandi? usate altri sistemi???

    Ti rispondo in problemi tecnici in Tema libero
     
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  10. leon27
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    le mie letture attuali di fumetti riguardano solo i due storici
    cioe diabolik e tex willer di entrambi ho tutta la colezione completa
    da piccolo leggevo anche i vari intrepido, monello e lancio story sopratutto per il bellissimo e indimenticabile eternauta

    Edited by leon27 - 24/11/2008, 19:02
     
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  11. stemil
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    CITAZIONE (leon27 @ 24/11/2008, 17:59)
    il bellissimo e indimenticabile eternauta

    quoto
     
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  12. marina.1
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    MNario, che bella idea! Allora anche per te non tutto è perduto... ;) ;)
    Avevo intuito la tua passione per Tex dall'avatar che certo non somiglia a "lui"....
    Mi piaceva moltissimo l'Intrepido ed adoravo l'Eternauta.
    Grande fan anche di superman ed in secondo piano dell'uomo ragno, Mandrake, dei supereroi.
    Il grande amore, però, l'ho avuto per Michel Vaillant, con i classici dell'audacia.
    Mi ha persino fatto venire la passione per l'automobilismo.....!
    In Francia li ho trovati, ma in Italia...niente!
     
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  13. Cettinina
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    Leggevo diabolik, monello, intrepido, topolino, i fotoromanzi lancio....una vera passione :)
    e poi compravo cioé.....
    Continuo a leggere (ho tutta la collezione) Diabolik...le sue storie mi appassionano tantissimo...lui e la Kant sempre in lotta con Ginko.....
     
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  14. stemil
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    come dicevo prima, Sturmtruppen era un fumetto che mi divertiva molto, ed ero tra quelli che da bimbi aveva anche l' album di Nick Carter. Era un pazzo ma troppo divertente il fumettaro Bonvi, al secolo Franco Bonvicini (almeno mi pare)
     
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  15. leon27
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    L’Eternauta

    Ci sono dei fumetti che, quando hai finito di leggerli, ti lasciano senza parole. Non sono molti: nella mia esperienza sono i reportage a fumetti di Joe Sacco, la pietra miliare Maus di Art Spiegelman…

    E L’Eternauta.

    Un fumetto completamente lontano dall’idea mainstream del buono (magari in calzamaglia e con superpoteri vari) che alla fine vince. Un fumetto visionario, scritto nel 1957-59 e ancora attuale.
    Un fumetto terribile, scritto in Argentina, ambientato a Buenos Aires, e come tutte le opere di vera arte, in grado di prevedere il futuro in un modo agghiacciante, e di nasconderlo sotto visioni e racconti che portano altrove. Un fumetto che inizia così:

    [L'inizio della storia: l'Eternauta si materializza davanti ad uno sconvolto autore di fumetti argentino...]

    Nel bianco e nero angoscioso e tormentato di Soriano Lopez (più nero che bianco, a dire la verità… veramente in grado di trasmettere l’angoscia e di attirare il lettore dentro la pagina!), la storia raccontata da Hector Oesterheld inizia con il flash-back della tavola qua sopra: l’Eternauta, un vagabondo del tempo suo malgrado, si materializza davanti allo sconvolto autore di fumetti Hector O. (…e chi sarà mai?!) e poi comincia a raccontargli la sua storia, che è un racconto nel racconto, anche se prende subito il sopravvento e diventa la vicenda che ci incolla alla pagina.

    Una sera a Buenos Aires un gruppo di amici si ritrova per giocare a carte a casa di Juan Galvez (ossia… il futuro Eternauta Khruner). Fuori inizia a nevicare ma c’è qualcosa che non quadra. Ferri, amico di famiglia e professore di fisica, va alla finestra e vede che… i fiocchi di neve sono letali, hanno ucciso e stanno ancora uccidendo ogni creatura su cui si posano. Gli amici cominciano a sigillare porte e finestre, uno di loro decide di rischiare la sorte per correre a casa a salvare la famiglia… e muore attraversando la strada sotto gli occhi esterrefatti degli altri che guardano dalla finestra!

    Sotto la guida di Ferri, si organizza la sopravvivenza facendo l’inventario dei viveri, si costruiscono delle tute per resistere ai fiocchi e a coppie, gli amici escono cercando cibo, acqua ed eventuali sopravvissuti…

    [ Juan / Khruner / l'Eternauta sotto la nevicata mortale... una immagine che ha fatto storia]

    In breve, scatta la lotta per la sopravvivenza tra i pochissimi che si sono organizzati, ci scappa il morto e la banda di amici comincia a pensare di lasciare Buenos Aires e cercare altrove un posto dove riuscire a sopravvivere… carica un camion di provviste ma mentre sta per partire, finalmente un segno di vita e di civiltà: un camion dell’esercito con l’altoparlante cerca volontari per… combattere l’invasione aliena in atto?!

    Effettivamente il gruppo di amici, inquadrato nelle truppe della resistenza, libera lo stadio del RiverPlate (siamo pur sempre a Buenos Aires…!) e da lì organizza una contro-offensiva contro truppe di insetti giganti, e contro squadre di uomini-robot asserviti ai Kol, i responsabili delle forze di invasione, che però svolgono il compito loro malgrado, anch’essi asserviti a Loro, le incarnazioni cosmiche del male che senza nemmeno mostrarsi hanno condannato a morte il genere umano…

    Da qui l’Eternauta diventa un vero romanzo a più livelli, dove le armi impiegate dagli invasori (l’asservimento mentale di altri uomini, le allucinazioni provocate ai resistenti facendo leva sulle loro paure, l’apparizione di falsi liberatori del popolo che sono in realtà aguzzini e complici degli invasori…) sono lo specchio di un piano di controllo militare assoluto del Paese… esattamente quel piano che pochi anni dopo colpirà progressivamente tutto il Sudamerica, facendo finire anche l’autore dell’Eternauta Hector Oesterheld nel novero dei desaparecidos:

    [una tavola realizzata per denunciare la scomparsa di Oesterheld]

    I protagonisti dell’Eternauta, con i loro cognomi italiani da emigrati in Sudamerica (parzialmente modificati nell’edizione italiana… per rendere il tutto un po’ più straniero?) sono doppiamente coinvolti in questa lotta di sopravvivenza: c’è la necessità di salvare la pelle, ma non c’è traccia di patriottismo nella loro resistenza. Esattamente come in quella di casa nostra, è una lotta per difendere prima di tutto la propria famiglia, i propri amici, la propria terra… come farebbe qualsiasi italiano? …o qualsiasi essere umano?

    Di certo l’Eternauta, apparso in Italia nel 1977 su Lancio Story (!?) ha colpito l’immaginario degli italiani più che di altri lettori, tanto da dare il nome a una delle più importanti riviste di fumetti del nostro Paese:

    [una copertina dell'Eternauta - rivista di fumetti]

    La storia dell’Eternauta continua come storia della resistenza all’invasione, di cui pian piano il gruppo di amici riesce a ricostruire la catena di comando, le forze effettive e le letali armi a disposizione… innescando però una serie di eventi in reazione, che mettono in pericolo la vita di tutti loro e infine portano Juan Galvez alla sua attuale sorte di viaggiatore del tempo - suo malgrado e senza possibilità di controllo - per raccontare a tutti dell’invasione e della lotta dei resistenti terrestri, ma anche per ritrovare i suoi compagni, sua moglie e sua figlia lasciate alla mercè degli invasori…

    Io ho letto l’Eternauta nella solita, meritoria collana dei Classici del fumetti di Repubblica - ma ne esistono diverse edizioni, a partire da quella a puntate del 1977 su Lancio Story uscita in corrispondenza con la desaparicion del suo autore. Il personaggio poi è così suggestivo e ricco, che sono state realizzati dei sequel, anche dal suo disegnatore originario Soriano Lopez, che durante la dittatura si era messo in salvo in Europa.

    Mi colpisce particolarmente l’uso che ancora si fa dell’Eternauta in Sudamerica, come icona di resistenza e di liberazione, come dimostra questo stencil finito su Wikipedia direttamente dai muri di Buenos Aires…

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    image diabolik
    Diabolik nasce nel 1962 da un' idea delle sorelle Angela e Luciana Giussani e diviene ben presto un fumetto "cult" degli anni '60, tanto da ispirare un film con Totò: "Totò diabolicus". Le autrici presentano Diabolik come " un uomo con un intelligenza fuori dal comune e di una audacia che non conosce limiti". Diabolik è un ladro dai mille travestimenti e dai mille trucchi. Grazie a speciali maschere di plastica, Diabolik riesce a cambiare i lineamenti del suo viso e del suo corpo, tanto da renderlo una specie di camaleonte capace di mimetizzarsi a suo piacere e a sfuggire agli avversari anche in situazioni molto pericolose. La professione di Diabolik è quella del ladro, pertanto le sue attività sono tutte indirizzate alla realizzazione di ambiziose imprese criminose al solo fine di accumulare ricchezza. Un po' come Batman (anche se a questo personaggio non si può minimamente paragonare in quanto più realistico), Diabolik utilizza i più moderni ritrovati dell'elettronica e della medicina e se a questi si aggiunge audacia, scaltrezza e un'invidiabile agilità da acrobata, viene fuori un personaggio capace di intrigarci con trame mozzafiato e colpi di scena a non finire. Non ha la Bat-mobile, ma si muove ugualmente con la sua fantastica auto : un inseparabile Jaguar E-type. Diabolik può assumere le sembianze di qualunque persona, si batte con i pugni e con il pugnale o con marchingegni meccanici, ma non usa mai armi da fuoco. La sua compagna d'avventure è la bella Eva Kant, amante della ricchezza e in particolar modo dei gioielli. Eva non si limita ad un ruolo passivo nelle avventure di Diabolik, ma in molte storie ne diviene la comprotagonista, anche lei si traveste con la calzamaglia e come Diabolik, ricorre ai mille travestimenti, divenendo quindi una abile spalla in tutto e per tutto. L'avversario n.1 di Diabolik è l'ispettore Ginko della squadra omicidi di Clerville. In quasi tutte le avventure il poliziotto riesce ad arrivare ad un pelo dallo sconfiggere Diabolik, ma alla fine risulta inesorabilmente battuto. Ma Ginko è un "cattivo" anomalo, infatti la sua moralità e i suoi buoni propositi, danno alle storie quello spessore che nobilita la stessa figura del personaggio principale, protagonista a volte di azioni "poco pulite". Così come per Diabolik c'è Eva, per Ginko esiste Altea, duchessa di Vallemberg, la sua eterna fidanzata, bella e decisa in molte storie darà del filo da torcere ai nostri protagonisti. La serie di Diabolik, dura ormai da parecchi anni e riscuote sempre un notevole successo, non solo in Italia ma anche all'estero, dove le storie di Diabolik sono tradotte e vendute. Sono molti i disegnatori che in tutti questi anni hanno portato avanti i fumetti di Diabolik, tra questi ricordiamo i primi Enzo Facciolo e Gino Marchesi. Nel 1968 Diabolik è stato anche protagonista di un film diretto dal regista Mario Bava, e interpretato da John Philip Law. Ma è soprattutto grazie alla nuova serie a cartoni animati, che Diabolik è riuscito a catturare l'attenzione delle nuove generazioni. Grazie agli episodi prodotti dalla Saban International, trasmessi dall 7 Settembre del 2000 al 28 Gennaio del 2001 , si è creato intorno a questa figura un nuovo entusiasmo. La serie a cartoni animati, essendo nata per un pubblico molto giovane, ha cambiato le caratteristiche dei personaggi. Infatti sia Diabolik che Eva sono di aspetto più giovane e non svolgono la professione di ladri per arricchirsi, bensì per sottrarre denaro o gioielli ad altri malfattori. La stessa Jaguar è stata sostituita con un auto più tecnologica. I nemico è sempre Ginko, ma a questo si sono uniti altri nuovi avversari.

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    il primo numero di diabolik

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32 replies since 24/11/2008, 12:02   3490 views
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