FILM BACHECA

film che mettereste in bacheca da rivedere

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. leon27
        Like  
     
    .

    User deleted




    molti di noi, abbiamo visto molti film, ma qualcuno ci è rimasto inpresso,nella mente,
    film che che vorreste rivedere, ma che ormai non sono più trasmessi dalla televisione, sia perchè sono datati, o perchè non sono più comerciabili, o che magari se vengono trasmessi ad ore impossibili nella tarda notte, naturlamnete non si parla di film commerciali, che hanno fatto cassetta, e successo di grande pubblico,ma fil del cosidetto cinema d'essai, dedicato non a un pubblico non di massa, film d'autore

    io ne ho scelto alcuni per quando mi riguarda

    pilato e gli altri di Andrzej Wajda. del 1972

    l'amerikano di Costa-Gavras

    subway diLuc Besson

    Elephant man di David Lynch.


    pilato e gli altri

    il film datato Germania est,racconta gli ultimi tre giorni del messia, girato in germania, ma ai tempi nostri, nel 1971, e curioso che gesù viene portato alla crociffissione sopra un camion, in mezzo al traffico delle macchine, e la crociffisssione avviene sopra una collinetta ai margini dell'autostrada,

    All'inizio degli anni '70 Jeshua è un giovane le cui idee radicalmente anticonformiste seminano lo scompiglio. Arrestato, compare davanti all'anziano Ponzio Pilato che vorrebbe metterlo in libertà come innocuo sognatore idealista, ma la ragione di Stato lo obbliga a condannarlo. Lungo la Via Crucis è seguito segretamente da Mattheus che intende salvarlo, ma deve assistere al suo supplizio...

    l'amerikano

    Uruguay 1970, i Tupamaros, membri di un'organizzazione politica clandestina di sinistra che combatte il governo conservatore, sequestrano Philip M. Santore, cittadino statunitense ufficialmente funzionario di un'agenzia civile di cooperazione per gli aiuti e lo sviluppo. Egli è in realtà un agente dei servizi segreti U.S.A. che ha il compito di addestrare le polizie dei governi di destra del sudamerica alla tortura e alla repressione dei dissidenti. Viene processato per le sue responsabilità nelle sanguinose repressioni avvenute in Brasile, nella Repubblica Dominicana e nell'Uruguay. Nel corso del processo che si svolge nel nascondiglio dei Tupamaros, con la tecnica dei flashback vengono rievocati i vari momenti della carriera del "consigliere", dall'addestramento dei poliziotti sudamericani nella famigerata Scuola delle Americhe, ai corsi di tortura "dal vivo", all'organizzazione di squadre paramilitari clandestine per il sequestro e l'eliminazione degli oppositori. Durante il sequestro i guerriglieri chiedono una trattativa per il rilascio di alcuni loro membri prigionieri in cambio della vita dell'ostaggio. Il debole governo locale sembra essere sul punto di cadere e di cedere alle richieste. La polizia però riesce a strappare una confessione a una prigioniera e ad arrestare molti membri dell'organizzazione clandestina. Il governo, rafforzato dall'inatteso successo, con l'avallo statunitense decide quindi di non dimettersi e di non trattare, abbandonando così Santore al suo destino in nome della ragione politica. Nel finale un nuovo consigliere U.S.A. arriva all'aeroporto di Montevideo e viene subito individuato dai guerriglieri.

    subway
    Fred è uno stravagante ladro che, dopo aver derubato un miliardario, fa di tutto per conquistarne anche la bella moglie. Braccato dalla polizia e dai sicari mandanti del furto, è costretto a nascondersi insieme a lei nei sotterranei della metropolitana.

    Elephant man

    Il film si apre con la scoperta del deforme John Merrick da parte del Dottor Frederick Treves durante uno spettacolo di strada gestito dal malvagio Bytes. Merrick presenta numerose deformazioni in gran parte del corpo, soprattutto nel capo, tanto da venire soprannominato The Elephant Man; per non essere deriso indossa perennemente un cappuccio, in modo tale da coprire in parte le deformità del viso.

    Bytes si ritiene il proprietario di Merrick, tanto che vuol essere pagato per cederlo per scopi medici al Dr. Treves. Appena Merrick fa ritorno dal suo "proprietario", il quale è in stato di ebbrezza, questi lo picchia violentemente. Treves giunge in aiuto del povero uomo e lo porta con sé in ospedale per tenerlo in cura e se possibile aiutarlo.

    In ospedale regna un'atmosfera di discriminazione nei confronti di Merrick, il quale deve essere messo in una stanza di quarantena per non essere cacciato; qui viene seguito dalla capo-infermiera, Madre Shead. Treves durante il primo giorno di ricovero parla col direttore dell'ospedale, Mr. Carr Gomm, il quale gli ricorda di non potere tenere sotto osservazione persone incurabili.

    Per dimostrare che l'uomo deforme non è completamente ritardato oltre che deforme, Treves gli insegna alcune parole da dire all'arrivo del direttore. Contrariamente a quanto previsto, l'uomo ripete solo meccanicamente qualche frase e il direttore se ne va, ma inaspettatamente Merrick pronuncia ad alta voce il 23° Salmo della Bibbia facendo tornare il direttore sui suoi passi.

    Col passare dei giorni, si viene a scoprire il carattere sensibile e sofisticato di Merrick, il quale nasconde ciò per non essere maltrattato ancora di più da Bytes. Il caso di The Elephant Man giunge alla corte della Regina Vittoria la quale apre un fondo monetario per permettere di dare adeguate cure all'uomo.

    Treves rimane come affascinato dall'uomo, lo porta in visita a casa sua e gli fa conoscere la sua consorte, Anne Treves. Merrick mostra alla signora Treves il suo più prezioso oggetto di valore, una foto di sua madre; dopo ciò parla della madre e di come sia cambiata radicalmente la sua vita negli ultimi tempi. La signora Treves si commuove sino a piangere.

    Dopo questi episodi, Merrick viene contattato dalla nota attrice teatrale Miss Kendall, la quale desidera fortemente fare la sua conoscenza. Durante l'incontro dei due, Miss Kendall gli dona un suo autoritratto e la tragedia di Shakespeare Romeo e Giulietta. La visita dell'attrice ottiene ampia eco in tutto il paese e molti aristocratici e rappresentanti dell'alta borghesia vogliono conoscere Merrick.

    Un guardiano dell'ospedale inizia segretamente a fare visitare a prostitute e alcolizzati la stanza del "mostro". Una notte anche Bytes entra nella camera per vedere la sua ex-proprietà; dopodiché rapisce Merrick fuggendo nell'Europa continentale, dove lo esibisce in circhi e fiere. Il protrarsi dei maltrattamenti rende Merrick debole e impotente, tanto che diventa inservibile per il suo "padrone". Bytes infuriato rinchiude Merrick in una gabbia con l'intenzione di farlo morire; questo non accade perché i compagni di pena della fiera, un gigante e un gruppo di nani lo aiutano a fuggire, gli procurano dei vestiti e del denaro per poi imbarcarlo sul primo piroscafo diretto a Londra.

    Arrivato nella capitale inglese si incappuccia, come sua abitudine; un gruppo di ragazzini si accorge delle deformità dell'uomo e inizia a rincorrerlo. Merrick durante la fuga colpisce accidentalmente una bambina, suscitando l'ira dei presenti e il loro conseguente sfogo. L'uomo riesce a nascondersi in una toilette della stazione dove, stremato e offeso moralmente, si sfoga e si difende urlando di essere un uomo e non un mostro, dopodiché sviene.

    Nel frattempo, Treves scopre lo spregevole traffico sulla pelle di Merrick gestito dal guardiano e il rapimento di Merrick stesso da parte di Bytes: queste scoperte lo sconvolgono.

    Mentre Treves inizia le ricerche di Merrick, eccolo arrivare scortato da Scotland Yard. John viene subito ricoverato in ospedale. Anche i dottori hanno capito che è prossimo alla morte.

    La sera, Merrick viene invitato dalla signora Kendall ad uno spettacolo di varietà al teatro, dove viene accolto calorosamente dal pubblico presente. Finito lo spettacolo e tornato in ospedale, Merrick ringrazia Treves per tutto ciò che ha fatto per lui, chiamandolo più volte "amico".

    Finita la conversazione con Treves, Merrick si sdraia supino sul letto, togliendo tutti i cuscini che fungevano da sostegno per la massa abnorme del capo. Merrick sa che tale posizione di riposo, uguale a quella degli esseri "normali", gli provocherà la morte per soffocamento; oramai deciso, muore nella serenità e nella pace che ha sempre desiderato e mai avuto.

    Nell'ultima scena si intravede la madre di Merrick accoglierlo nell'infinito dell'universo.


    in questa lista metterei anche novecento di Bernardo bertolucci

    Edited by leon27 - 3/4/2011, 13:44
     
    .
  2. Fenice_22
        Like  
     
    .

    User deleted


    Nella mia Bacheca ci son molti film...alcuni commerciali come "La vita è bella", Gli intoccabili (un film della mia infanzia che non mi stanca mai! :D) e poi ancora il film di Lina Wertmuller " Io speriamo che me la cavo" e poi insieme a questi, tutti i film di Peppone e Don Camillo :wub: adorabili!!! :wub: :wub: :wub:
     
    .
  3. patna
        Like  
     
    .

    User deleted


    Anche io adoro tutti i film di Don Camillo -

    Nella mia bacheca metto anche "Giulietta e Romeo" - di Zeffirelli; "La bisbetica domata" - con Liz Taylor e Burton - Sinhue l'Egiziano - Cleopatra -
     
    .
  4. dango
        Like  
     
    .

    User deleted


    Lasciando perdere i film "trovabili" o perchè li passano ancora in tv, o perchè si trovano in dvd o cassetta e pensando agli introvabili d'autore, me ne viene subito in mente uno che ho cercato per mare e per terra, ovvero il primo Borsalino (non il seguito) e che, a quanto pare, si trova solo in vecchie registrazioni in lingua francese.(e infatti io l'ho trovato solo in francese...).

    Poi un Nichetti+Angela Finicchiaro di Volere Volare perchè se non ricordo male riportava uno scorcio di Milano che conosco bene.

    E per finire The Big Easy con Ellen Barkin e Dennis Quaid più fascinosi che mai che sono, faticosamente, riuscita a recuperare solo in inglese.
     
    .
  5. #Cristina#
        Like  
     
    .

    User deleted


    nella mia bachechina
    "I 400 colpi" di Truffaut
    "Alexandre, un uomo felice" e "La guerra dei bottoni" entrambi di Yves Robert
    "La finestra sul cortile" di Hitchcock
     
    .
  6. #Cristina#
        Like  
     
    .

    User deleted


    aggiungo:
    "E' ricca, la sposo e l'ammazzo" con Walter Matthau e Elaine May
    "Due sotto il divano" con Walter Matthau e Glenda Jackson
    "Questo pazzo, pazzo, pazzo, pazzo mondo" con Spencer Tracy, Mickey Rooney e tanti altri
     
    .
  7. sansone77
        Like  
     
    .

    User deleted


    Ma bisogna mettere i film che uno ama vedere o rivedere o quelli che uno amerebbe rivedere per vedere che effetto fanno dopo molto tempo?

    Allora tra i film che vedo e rivedo - o che vedevo e rivedevo fino alla nausea fino a smettere e passare ad altro :D - metterei:

    1. ACCATTONE di Pasolini
    2. QUEI BRAVI RAGAZZI di Scorsese
    3. FUORI ORARIO di Scorsese
    4. RITORNO AL FUTURO di Zemeckies...

    sì ce ne sono molti altri in effetti.
    Quelli che ha citato Cristina, i primi due, sono tra le mie commedie preferite. Vado matto per Matthau, mi fa completamente impazzire... Oltre a quei due adoro tantissimo anche FIORE DI CACTUS con la Bergman e una giovanissima Goldie Hawn

    CITAZIONE (dango @ 3/3/2009, 19:12)
    Lasciando perdere i film "trovabili" o perchè li passano ancora in tv, o perchè si trovano in dvd o cassetta e pensando agli introvabili d'autore, me ne viene subito in mente uno che ho cercato per mare e per terra, ovvero il primo Borsalino (non il seguito)

    Ma intendi quello con Alain Delon? In dvd in catalogo esiste in vendita ^_^

    correggo, non è più un catalogo ma lo è stato fino all'anno scorso...
     
    .
  8. patna
        Like  
     
    .

    User deleted


    Confesso che non mi dispiacerebbe rivedere Borsalino con Delon e Belmondo - una coppia assolutamente fantastica
     
    .
  9. dango
        Like  
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (sansone77 @ 21/7/2010, 19:05)
    CITAZIONE (dango @ 3/3/2009, 19:12)
    Lasciando perdere i film "trovabili" o perchè li passano ancora in tv, o perchè si trovano in dvd o cassetta e pensando agli introvabili d'autore, me ne viene subito in mente uno che ho cercato per mare e per terra, ovvero il primo Borsalino (non il seguito)

    Ma intendi quello con Alain Delon? In dvd in catalogo esiste in vendita ^_^

    correggo, non è più un catalogo ma lo è stato fino all'anno scorso...

    Ma se è cosi' forse lo becco nell'usato!!! Grazie dell'info...daro' un'occhiata in giro.
     
    .
  10. leon27
        Like  
     
    .

    User deleted


    Bernardo Bertolucci novecento
    image
    Il film narra la storia di due italiani nati lo stesso giorno (il 27 gennaio 1901), nello stesso luogo (una grande fattoria emiliana) ma su fronti opposti: Alfredo è figlio dei ricchi proprietari della fattoria, i Berlinghieri; Olmo è figlio di Rosina, contadina vedova della medesima fattoria, e non sa chi è suo padre data la promiscuità nella quale vivevano i contadini all'inizio del XX secolo, segregati di notte e sfruttati di giorno come bestie da soma. In effetti, in una scena dove Giovanni, il padre di Alfredo, pronuncia parole affettuose nei confronti di Olmo invitandolo dolcemente a rientrare in casa, potrebbe far intuire che Alfredo sia il fratellastro di Olmo. Proprio le lotte contadine e la Grande Guerra dapprima, e il fascismo con la lotta partigiana per la Liberazione poi, sono al centro dei fatti che si susseguono, con al centro, e per filo conduttore, la vita dei due nemici-amici, impersonati in età adulta da Gérard Depardieu (Olmo) e da Robert De Niro (Alfredo).
    Burt Lancaster, nel ruolo del nonno di Alfredo, e Donald Sutherland nel ruolo del violento, cinico e spietato Attila, chiamato con la sua ferocia asservita al potere a rappresentare l'arrivo devastante del fascismo in un paese dove la ricca borghesia iniziava a temere le varie organizzazioni socialiste a difesa dei lavoratori, sono alcuni degli altri indimenticabili volti di questa pellicola. Ma non possiamo dimenticare il nonno di Olmo, Leo, il capofamiglia dei Dalcò, interpretato da Sterling Hayden, la cugina di Alfredo, Regina, che Laura Betti dipinge con grande mestiere, la moglie di Olmo impersonata da Stefania Sandrelli e Dominique Sanda, moglie di Alfredo troppo sensibile per poter sopportare di restare al fianco del marito colpevole, ai suoi occhi, di non aver lasciato fuori dalla sua fattoria le brutture e le nefandezze di quel periodo di travagli politici e sociali.
    L'ultima parte del film si riallaccia alle scene iniziali, quando, durante il sospirato giorno della Liberazione, Attila viene finalmente giustiziato nel cimitero, di fronte alle tombe delle sue vittime, e Alfredo viene preso in ostaggio da un ragazzino armato di un fucile ricevuto dai partigiani. Olmo, creduto morto, ricompare ed inscena un processo sommario al Padrone Alfredo Berlinghieri. Il legame di amicizia prevale e Olmo "condanna" Alfredo ad una morte virtuale (in realtà sottraendolo al linciaggio), inizialmente poco compresa dagli altri paesani, ma alla fine coralmente accettata con una sfrenata e liberatoria corsa nei campi, sotto l'enorme bandiera rossa cresciuta e tenuta nascosta durante il ventennio. Le forze dell'ordine soggiungono per intimare il disarmo ai partigiani ed è proprio Olmo ad accettare per primo di deporre il fucile, dopo aver sparato in aria per simboleggiare l'esecuzione della parte vile e malvagia del suo amico più caro. Alfredo ed Olmo iniziano così a scherzare di nuovo, accapigliandosi come da bambini. Il film si chiude sui due amici che, ormai anziani, continuano ad azzuffarsi nei luoghi dell'infanzia, con Olmo che continua, come faceva da bambino, a sentire la voce del padre (mai conosciuto) in un palo del telegrafo e Alfredo che goliardicamente si uccide come da piccolo si stendeva per gioco sui binari del treno.
     
    .
9 replies since 2/3/2009, 09:17   882 views
  Share  
.