Influenza A (H1N1)

I pro e i contro della vaccinazione

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  1. Ireth74
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    Vi posto due articoli interessanti sull'argomento "influenza suina". Entrambi sono contro la vaccinazione di massa spiegandone il perchè (anche se il primo parla prettamente di questioni "commerciali").
    Non ho ancora trovato articoli a favore (nel caso riuscissi a trovarne li posterò).
    -_-


    Metti una sera a cena

    Iniziamo a raccontare con un’immagine, l’ennesimo conflitto d’interesse del Governo Berlusconi, in attesa che Veltroni, come ha annunciato, partorisca il suo progetto per risolvere il problema.
    La sera, il Ministro della salute Maurizio Sacconi rientra a casa. Si siede a tavola. Accanto a sé la moglie, Enrica Giorgetti. Trascurando i dialoghi privati tra i due. E’ credibile che parleranno anche di questioni legate al lavoro di ognuno? Sì. Bene. Ma se lui, dirige un Ministero, quello della salute, che stabilisce, attraverso la AIFA (Agenzia italiana farmaci) i prezzi dei farmaci, ma anche quali farmaci ritirare dal commercio e quali no e anche, per restare all’attualità, se rendere obbligatorio il vaccino contro il virus dell’ A/H1N1 (conosciuto erroneamente come influenza suina) oltre che per le fasce, cosi dette a rischio, anche a soggetti tra i 2 e i 27 anni per un totale di 15,4 milioni di persone, considerando che il vaccino prevede due dosi significa che verranno acquistate 48 mln di dosi di vaccino pandemico, stiamo parlando di un giro d’affari che si aggira sui 10 miliardi di dollari e 600 milioni di dosi prenotate per tutto il mondo; e lei è Direttore Generale di Farmindustria che rappresenta politicamente, diciamo, tutte le aziende farmaceutiche italiane? La conversazione tra moglie e marito assume contorni inquietanti? Sì.

    Per restare sull’attualità più stretta, sappiamo che si stanno acquistando circa 48milioni di dosi, un grande affare per le aziende e per Farmindustria che le rappresenta. E che, come spiega il farmacologo Silvio Garattini, direttore dell’Istituto di ricerche farmacologiche “Mario Negri” di Milano: “L’acquisto di 48 milioni di vaccini sarà una spesa non indifferente per le già malandate casse dello Stato e addirittura probabilmente inutile. Se il virus A/H1N1 della nuova influenza non muterà, acquisendo dunque una maggiore virulenza rispetto allo stato attuale, la vaccinazione di massa annunciata dal governo italiano e da quelli di molti altri paesi non è necessaria. Esiste, certamente una grande pressione da parte delle industrie, che da tale corsa trarranno molte risorse economiche».

    Tutto questo, premettendo, che non abbiamo elementi per dubitare della professionalità della dottoressa Giorgetti, laureata in Giurisprudenza, nominata Direttore generale di Farmindustria che fa capo a Confindustria, dopo essere stata direttore dei rapporti istituzionali e della comunicazione di Autostrade S.p.A. e direttore dell'Area strategica impresa e territorio di Confindustria, ma il fatto che sia moglie del Ministro della salute è un fatto che non garantisce ai cittadini alcuna certezza di imparzialità nella gestione della salute pubblica. Non si può, infatti, trascurare che Farmindustria, che riunisce oltre 200 imprese del farmaco operanti in Italia, nazionali e a capitale estero, è soggetta ai controlli del Ministero della Sanità, controlli che vanno da quelli sull’avvio dell’impresa, di natura sanitaria e non sanitaria sugli stabilimenti; ai controlli sul prodotto a quelli sulla sua immissione in commercio e sulla presentazione del prodotto, a quelli sui prezzi, a quello sulla presentazione del farmaco in commercio (etichetta, foglio illustrativo e pubblicità) che riguarda la presentazione al pubblico del prodotto e le sue successive modificazioni ecc…

    E mentre in Italia il fatto non è tale da guadagnarsi le prime pagine dei giornali e le aperture dei telegiornali e, di conseguenza di non suscitare l’indignazione di cittadini non informati, all’estero non è così. Per appurarlo basta leggere la britannica Nature, una delle più antiche ed importanti riviste scientifiche, forse, in assoluto quella considerata, insieme a Scienze, di maggior prestigio nell'ambito della comunità scientifica internazionale, fondata nel 1869, che il 7 agosto, in un dettagliato articolo dal titolo “Clean hands, please”(Mani Pulite, per favore) avverte: “…Per di più le connessioni tra i Ministeri della sanità e del welfare con il sistema industriale sono sgradevolmente strette: per esempio la moglie del ministro Maurizio Sacconi è direttrice generale di Farmindustria, l’associazione che promuove gli interessi delle aziende farmaceutiche…Infatti il Governo Berlusconi ha già manifestato l’inquietante tendenza di permettere a interessi industriali di estendere la loro influenza su agenzie dello Stato". Nature, che, a differenza di quanto accade nel nostro Paese, dove la memoria viene considerata ingombrante, ricorda che gli scandali nel nostro Ministero della Salute abbiano origini lontane risalendo ai tempi dei De Lorenzo, dei Poggiolini, ecc. “Il Governo”,conclude Nature "dovrebbe pensare due volte se può essere il caso di riaprire la porta che è stata sbarrata dopo il caso Poggiolini”.
    Morale,triste morale: per ricordare cosa è avvenuto,e per apprendere cosa avviene in Italia,dobbiamo leggere la stampa estera.


    Fonte


    INFLUENZA A: GARATTINI, SU VACCINO PRESSIONE DELLE AZIENDE
    di Manuela Correra

    ROMA - Lo dice senza mezzi termini il farmacologo Silvio Garattini: se il virus A/H1N1 della nuova influenza non muterà, acquisendo dunque una maggiore virulenza rispetto allo stato attuale, la vaccinazione di massa annunciata dal governo italiano e da quelli di molti altri paesi "non è necessaria". Una corsa al vaccino, quella determinatasi nelle ultime settimane - mentre i vari colossi farmaceutici impegnati nella produzione si preparano ad avviare la sperimentazione clinica sull'uomo da agosto - che Garattini considera quanto meno eccessiva. Tutto si basa, dice in una intervista all'ANSA, su "ipotesi, di cui non si sa se siano vere o meno".

    Perplessità, dunque, sulla reale opportunità ed efficacia dei piani di vaccinazione di massa. Ma non solo. Dietro quella che l'esperto definisce, appunto, una "corsa", si cela altro. Si celano, afferma, enormi interessi economici. Ed anche questo Garattini lo dice in modo chiaro: "Al momento c'é, certamente, una grande pressione da parte delle industrie, che da tale corsa trarranno molte risorse economiche". Un'opinione fuori dal coro, quella del direttore dell'Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri di Milano, che invita anche a un'ulteriore riflessione: l'attenzione è tutta sulla nuova influenza e "si dimenticano - denuncia - le altre tragedie sanitarie in atto" come l'Aids e la malaria.

    - C'E' ALLARMISMO, QUESTO E' UN VIRUS MITE - Il virus A/H1N1, ha spiegato Garattini già nelle scorse settimane, "ha una virulenza mite. Bisogna informare, ma il pericolo - sostiene - é per quelli che vengono dalle zone colpite". Quanto ai farmaci antivirali da utilizzarsi in caso di contagio, come il Tamiflu, Garattini rileva che "in realtà l'attività del farmaco è poca. Nell'influenza normale si risparmia un giorno di malattia su cinque o sei. Però - avverte - ci sono effetti collaterali. Non è che si faccia un grande affare a prenderlo".

    - SE VIRUS NON MUTA VACCINAZIONE DI MASSA NON SERVE - Se il virus A/H1N1 manterrà il livello di virulenza attuale con la bassa aggressività clinica sinora registrata, "non c'é la necessità di vaccinare tutta la popolazione" ma, afferma l'esperto, "sarebbe piuttosto opportuno valutare l'ipotesi di vaccinare solo gli operatori sanitari".

    - L'OMBRA DEGLI INTERESSI DELLE AZIENDE - "Certamente - ha detto Garattini - c'é una grande pressione da parte dell'industria, che ne trarrà molte risorse economiche". Infatti, "solo fra alcuni mesi si potrà vedere se è veramente necessario questo quantitativo di vaccino in produzione oppure no. Ma se il virus rimane quello che è al momento, allora non ci sarà bisogno di vaccinazioni di massa".

    - ANCHE SE VIRUS MUTASSE NON E' DETTO VACCINO FUNZIONI - Se invece il virus dovesse mutare, ha avvertito Garattini, "non è detto che il vaccino in produzione sia in grado di proteggere". Dunque, "realisticamente - ha commentato - quello che andrebbe fatto in questo momento è cercare di diminuire le possibilità di infezione, controllando le frontiere e invitando la gente ad evitare luoghi a rischio e affollati e ad adottare strette misure igieniche".

    - SI DIMENTICANO TRAGEDIE VERE - Il punto, avverte, "é che si sta focalizzando l'attenzione solo sulla nuova influenza, dimenticando le altre emergenze sanitarie in atto, a partire dall'Aids". Al momento, ha concluso Garattini, "non siamo di fronte a un reale pericolo e il numero di contagio da virus A/H1N1 nel mondo, sebbene in crescita, resta comunque inferiore a quello relativo a una normale influenza stagionale".


    Fonte
     
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  2. laura^
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    a me 'sta storia dell'influenza mi turba parecchio.....
     
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  3. bross5
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    secondo me si sta esagerando un po'.
     
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  4. Ireth74
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    CITAZIONE (laura^ @ 7/9/2009, 13:54)
    a me 'sta storia dell'influenza mi turba parecchio.....


    Non sarà forse per il gran parlare che se ne fa?

    In fondo, fino ad ora, in Italia non c'è stata nessuna morte direttamente imputabile al virus. La morte della persona a Napoli è stata imputata ad altre patologie preesistenti. Ma, all'inizio, nei notiziari l'hanno fatta passare come colpa del virus.

    Comunque io non sono intenzionata a fare il vaccino contro l'influenza.
     
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  5. Solitario*
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    A prescindere dagli interessi di chi produce i vaccini (ma mi domando perché hanno lasciato le farmacie fuori dall'affare) io non mi vaccinerò.
    Sono in età altamente a rischio, ma preferisco correre i miei rischi senza aggiungerci quelli procurati dalla sanità italiana. :)
     
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  6. stemil
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    io continuo a pensare ci sia dell'invenduto .... mah... adesso dicono che basta l'aspirina, prima però che era più letale della spagnola... mah..... boh.... non mi sono mai vaccinata, e spero che se mi piglia la piglierò io a calci nel sedere.... che poi... lavorando a scuola.. beh.. manco remota ipotesi quella di prenderla.
     
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  7. patna
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    Ho letto che un medico per contenere il problema consiglia di prendere "papaya fermentata" per aumentare le difede immunitarie - io la sto prendendo tentar non nuoce - ci sono ottimi prodotti di erboristeria che sono veramente validi per aumentare le difese - io spesso uso anche Echinacea o propoli
     
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  8. stemil
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    Propoli!!! MOn amour
     
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    Grazie Pat


    Influenza Marcia indietro sulla teca: nessuna paura
    «Baciate San Gennaro Batterà il virus A»
    Il cardinale Sepe: mai sconfitto in 1.700 anni

    Il cardinale Sepe bacia la teca con il sangue del santo
    NAPOLI — «Niente ha mai fermato San Gennaro in 1.700 anni, figuriamoci se si mette paura di una cosa come questa » riflette Crescenzio Sepe, cardinale di Napoli. E spiega: «Abbiamo sentito illustri professionisti e ci hanno detto che non c’è da aver paura». Così, chiamando la scienza a difesa di un’antica tradizione di devozione religiosa, il porporato ha deciso: «La teca si può baciare». Insomma, non c’è virus che tenga.

    San Gennaro avrà la meglio anche sulla nuova influenza. O almeno lo farà durante la cerimonia del «miracolo » atteso il 19 settembre, giorno della festa del santo patrono, quando chi vorrà potrà baciare la teca con il sangue del martire. In attesa della cerimonia nel corso della quale si scioglie il sangue del santo contenuto nell’ampolla, il cardinale Crescenzio Sepe ha sentito il parere di esponenti del mondo medico-scientifico e docenti universitari. E ora «convinto della forza della preghiera e della protezione del Santo Martire, esorta tutti a manifestare la propria fede, innanzitutto attraverso la preghiera, lasciando a quanti lo desiderano, come per tradizione, la libertà di esprimere la propria devozione al Santo nel modo voluto, anche attraverso il bacio della teca. San Gennaro saprà cogliere le intenzioni vere del cuore di ognuno e intercedere, come sempre, presso il Signore». Resta da vedere se la fede nel santo sarà più forte della paura del contagio che hanno i napoletani. L’unica vittima del virus in Italia, infatti, è stata partenopea, e pur essendo chiusa in una bara sigillata gli addetti che l’hanno portata in chiesa erano minuti di guanti e mascherine. E fino a qualche giorno fa, del resto, anche Sepe aveva proposto di toccare la teca con la fronte. «È comunque un gesto di devozione », aveva detto. Ma i fedeli protestavano e Corrado Stillo, dell’Associazione «Giuseppe Dossetti», gli aveva rivolto un appello: «L’allarme è in parte rientrato e ridimensionato, chiediamo ai responsabili ecclesiastici di revocare il divieto del bacio all’ampolla».

    Il cardinale ha consultato diversi esperti e alla fine si è convinto dell’opportunità di tornare alla tradizione. «Siamo in presenza di un evento influenzale con bassa pericolosità — dice un comunicato della Curia —. Non è giustificabile alcuna forma di allarmismo, ma è opportuno rispettare le misure igieniche minime, come dovrebbe avvenire nei comportamenti abituali di ognuno». In realtà, anche se tutti concordano sulla necessità di evitare allarmismi, qualche scienziato aveva frenato. Come Maria Triassi, direttrice del Dipartimento di Igiene e Medicina preventiva del II Policlinico di Napoli: «Ho detto al cardinale che in linea di principio ero contraria. Il mio è stato una specie di sì con riserva; gli ho suggerito che, se proprio c’era qualcuno ostinatamente interessato a baciare la teca, venissero osservate tutte le norme igieniche ». Indicazione recepita. «Il rischio di trasmissione del virus H1N1 attraverso baci di più persone alla teca è molto basso, quasi inesistente» lo conforta il direttore del dipartimento di Malattie Infettive dell’Istituto superiore di Sanità, Giovanni Rezza. «Io ho sempre baciato la teca e lo farò anche questa volta — chiude il presidente della Regione, Antonio Bassolino —. È necessario tranquillizzare i cittadini: la scelta del cardinale è stata saggia e responsabile».

    Biagio Coscia
    13 settembre 2009
     
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  10. Dr.Watson
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    Io ho inviato via mail le nuove mascherine da indossare (visto che qui non so farlo...): se c'è chi ha a cuore la salute dei forumini penserà lui a postarle... ;) :D
     
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    A/H1N1, altro caso a Messina
    Positivo uno studente 17enne
    Nuovo caso di influenza A/H1N1 a Messina. Un ragazzo di 17 anni affetto dal virus è stato ricoverato al Policlinico. Il giovane frequenta il liceo "La Farina". Si tratta della stessa scuola della figlia di Giovanna Russo, la donna morta per il virus A/H1N1 sabato scorso nell'ospedale Papardo di Messina. "Credo si opportuno mantenere alta la guardia, ma anche non creare allarmismi", ha detto il sindaco della città, Giuseppe Buzzanca.

    Il diciassettenne ricoverato a Messina frequenta lo stesso liceo classico "Giuseppe la Farina" in cui va la figlia di Giovanna Russo la donna morta per il virus A/H1N1 sabato scorso nell'ospedale Papardo di Messina. Il sindaco di Messina Giuseppe Buzzanca dice: "Credo sia opportuno mantenere alta la guardia, ma non creare altri allarmismi. Il fatto che l'influenza si sia verificata in una scuola invece che in un'altra non significa nulla e non bisogna allarmare gli studenti. Così come non vuol dire nulla il fatto che la figlia della donna morta Giovanna Russo, vada nelLo stesso liceo del ragazzo ricoverato. E' risaputo che il virus è contagioso per tre giorni, e quindi anche se la figlia avesse contratto il virus della madre quando è iniziata la scuola non poteva piu' essere portatrice".

    Iss: "Casi gravi spalmati sul territorio"
    I centri individuati per la cura dei casi più gravi di influenza A saranno "spalmati e presenti su tutto il territorio nazionale, in modo che la possibilità di affluire rapidamente al centro sia realizzata". Lo ha affermato Antonio Cassone, dirigente di ricerca dell'Istituto superiore di sanità (Iss) e membro dell'Unità di crisi sull'influenza A istituita presso il Ministero del Welfare. Nella riunione all'Unità di crisi, ha spiegato Cassone al termine dell'incontro, si è discusso anche di aspetti operativi legati alla gestione della pandemia.

    Tra questi, la logistica dei centri per la terapia dei casi gravi: "I centri - ha precisato l'esperto - saranno spalmati sul territorio perché questa è una sindrome che richiede un rapidissimo intervento". L'obiettivo è dunque, ha sottolineato Cassone, "offrire il miglior supporto terapeutico a quei pochissimi casi gravi che ci attendiamo di polmonite da virus H1N1, casi che avranno bisogno di una centralizzazione del servizio terapeutico". Tali centri, ha ribadito Cassone, "sono già presenti e organizzati sul territorio; si tratta di ampliarne il numero in modo tale che la capacità di far affluire rapidamente le persone con sintomatologia grave possa essere diffusa sul territorio".

    http://www.tgcom.mediaset.it/cronaca/artic...olo461099.shtml
     
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  12. patna
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    Questi sono gli antivirus che suggerisce Giorgino :P

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  13. stemil
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    allora:
    giorni fa alla radio (non ricordo quale fosse lo speaker, e manco la radio... e me ne dispiaccio) si chiedeva come mai in Europa solo da noi si facesse tutto questo gran parlare dell'influenza mentre altrove le agenzie di informazione, i giornali gli davano scarsissimo rilievo.
    poi sento alla tv che "è una normale influenza" dicono ora... e mi chiedo , il can can che han creato qua avrà mica a che fare con questa (per me) scoperta???? :La direttrice di Farmindustria si chiama Enrica Giorgetti, ed è la moglie di Sacconi!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
    ora tutto si spiega... no?
     
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  14. laura^
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    Una delle 2 vittime aveva 42 anni e non soffriva di patologie pregresse. L'altra ne aveva 72
    Oggi l'autopsia sulla bimba di 11 anni di Pompei, deceduta sabato
    Influenza A, 2 donne morte a Napoli
    Pediatri: "Illogico vaccinare tutti i bimbi"

    Opportuno invece, per i medici di base, immunizzare i piccoli affetti da malattie croniche. Secondo i primi risultati degli esami istologici la bimba morta sabato non presentava malformazioni cardiache

    ROMA - L'influenza A fa altre due vittime. Una donna è morta questa mattina all'ospedale Cotugno di Napoli. Aveva 42 anni, e, ha affermato il direttore sanitario dell'ospedale, Cosimo Maiorino, il suo stato di salute prima di contrarre l'influenza era normale, non soffriva di alcuna patologia pregressa. La donna era ricoverata da una decina di giorni in rianimazione. L'altra donna morta aveva 72 anni, ed è deceduta ieri all'ospedale Cardarelli di Napoli. Era affetta da gravi patologie di tipo respiratorio.

    Intanto, sempre a Napoli, si attendono i risultati definitivi dell'autopsia compiuta sulla bimba di 11 anni morta sabato all'ospedale Santobono. Ma dai primi risultati degli esami istologici emerge che la bambina era sana, proprio come affermato dai genitori, e non soffriva di alcuna malformazione cardiaca. La Procura ha disposto "un accertamento preliminare per verificare se esistano eventuali ipotesi di reato, e che potrà essere utile anche per la salute pubblica".

    Indagine sulla bimba morta a Pompei. "Vogliamo dissipare - spiega il procuratore della Repubblica di Napoli, Giovandomenico Lepore - ogni dubbio su questo caso. I risultati dell'autopsia serviranno, oltre che per stabilire se ci siano ipotesi di reato, anche alla sanità per capire effettivamente la natura di questo virus, se e come abbia avuto un ruolo nella morte della bambina, se c'erano malattie pregresse. I parenti hanno detto che la bimba stava bene e non soffriva di alcuna patologia. Per questo vogliamo capire cosa è successo".

    Al Cotugno 5 in Rianimazione. In Campania l'allarme influenza A appare particolarmente grave. Nell'ospedale Cotugno di Napoli sono attualmente ricoverati 43 pazienti, 5 dei quali in Rianimazione, per il virus H1N1. Due dei pazienti in Rianimazione sono in condizioni particolarmente gravi. Il totale degli accessi al pronto soccorso dell'ospedale da maggio al 30 ottobre 2009 è stato di 2005. Di essi, 852 i casi positivi al test e 153 le persone complessivamente ricoverate.

    Pediatri di famiglia: "Illogico vaccinare i bimbi". Dai pediatri di famiglia un invito a non farsi travolgere dalla paura di contrarre il virus influenzale: "E' assolutamente illogico e senza senso appellarsi alla necessità di vaccinare subito, indiscriminatamente, tutti bambini contro il virus della nuova influenza", afferma Giuseppe Mele, rieletto venerdì scorso al vertice della Fimp, l'associazione alla quale afferisce la quasi totalità dei pediatri di famiglia italiani.

    "Vaccino per i bambini con patologie croniche". "E' invece necessario - sottolinea Mele - in linea con quanto stabilito dalle direttive ministeriali, vaccinare i bambini affetti da patologie croniche, per i quali non solo i vaccini sono già disponibili, ma lo sono con oltre 15 giorni di anticipo rispetto a quanto preventivato". Concorda Pasquale Di Pietro, presidente della Società Italiana di Pediatria: "Al momento non c'è alcuna esigenza perchè i bambini sani vengano vaccinati, ma è importantissimo che vengano rapidamente vaccinati tutti i bambini e gli adolescenti che rientrano nelle categorie a rischio". Peraltro, aggiunge Mele, "come da noi richiesto e ottenuto dal ministero, le dosi di vaccino destinate ai bambini sono del tipo monodose, quindi più sicuri e con scarsissime possibilità di effetti collaterali".

    Situazione "sotto controllo". "La strategia sino ad oggi messa in atto dal ministero della Salute è stata condivisa con i pediatri di famiglia che costantemente, sull'intero territorio nazionale, stanno monitorando l'andamento epidemiologico dell'influenza. La situazione - conclude Mele - è assolutamente sotto controllo e non registriamo alcun problema particolare che giustifichi inutili appelli a vaccinazioni di massa".

    CITAZIONE (stemil @ 12/10/2009, 16:33)
    allora:
    giorni fa alla radio (non ricordo quale fosse lo speaker, e manco la radio... e me ne dispiaccio) si chiedeva come mai in Europa solo da noi si facesse tutto questo gran parlare dell'influenza mentre altrove le agenzie di informazione, i giornali gli davano scarsissimo rilievo.
    poi sento alla tv che "è una normale influenza" dicono ora... e mi chiedo , il can can che han creato qua avrà mica a che fare con questa (per me) scoperta???? :La direttrice di Farmindustria si chiama Enrica Giorgetti, ed è la moglie di Sacconi!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
    ora tutto si spiega... no?

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    INFLUENZA A: UMBERTO I ROMA, 150 BIMBI AL PRONTO SOCCORSO

    Roma, 2 nov. - E' psicosi nella Capitale per l'influenza A. Circa 150 bambini sono stati visitati al Pronto Soccorso pediatrico del Policlinico Umberto I di Roma nelle ultime 24 ore, di cui il 90 per cento sono riferibili a sintomatologia influenzale. Dal bollettino dell'ospedale si legge che sono due i bambini in terapia intensiva pediatrica, intubati e in miglioramento; 4 i bambini in osservazione breve pediatrica, accertati; due i bambini a Malattie infettive, accertati, trasferiti dalla clinica pediatrica. Nella giornata di oggi inoltre sono stati dimessi 2 bambini di 5 e 7 anni con diagnosi accertata e un 30enne, accertato, ricoverati presso Malattie infettive.

    http://www.agi.it/rubriche/ultime-notizie-...pronto_soccorso
     
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