Satira Politica

quando non si sa se ridere o piangere...

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  1. dango
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    Tratto da una rubrica di Rep.it


    Autore :Manzoni-ellekappa
    (ode molto ma molto liberamente ispirata al Conte di Carmagnola)

    Parte 1

    S'ode a destra un caudillo che tromba
    nella lista s'aggiunge una squillo
    due veline un corista una bionda
    nella fronda serpeggia il velen.
    Negli elenchi del vispo mandrillo
    non c'è nulla che sia autenticato
    carte false e il verbale aggirato
    senza firme, au revoir mercì bien!

    La Sua cricca prepara il terreno
    c'è un tiggì che gli spiana le strade:
    son le leggi le serpi che ha in seno!
    ringhia forte lo slurp minzolin
    C'è un Ignazio -un reperto dell'ade-
    che sinistro bofonchia di guerra,
    un Massone che al golpe s'appella,
    Gran Maestro del laido obbedir

    Il più inetto di tale servaggio,
    tal Maurizio con l'occhio a pernice,
    drammatizza ed esorta al linciaggio
    scatenando una rissa da bar.
    "E' un complotto di rossa matrice"
    bèla Bondi allenato a tal guisa
    e ignorando la legge derisa
    si diletta a insultare anche il Tar

    Trama, intrigo, cospiro nefando!
    fà il Celeste con bleso inveire.
    Vergin cuccia del limpido Lambro,
    senza firme la lista non c'è!
    Dal Senato è il suo capo a ruggire
    e al predello soccorre in aiuto:
    se la Forma dà noia al Venduto,
    l'annulliam senza come e perché

    Ahi sventura! Là sul Colle non piace l'inganno
    e i garbugli da stolti magliari,
    e i decreti accroccati in affanno
    per potere la truffa archiviar.
    Alle trame dei quattro compari,
    più il Prescritto, che al solito mente,
    si frappone un Signore furente
    che con grazia li manda a zappar.

    parte 2

    seconda parte

    Ma il Banana a decenza profàno
    gli presenta un ricatto al cianuro
    sibilando di un colpo di mano
    vara un'ode all'illegalità.
    Col carisma del baro spergiuro
    e sofismi mendaci e contorti,
    tra le lodi dei servi codardi,
    legalizza la disonestà

    Il teppista dal pube irrequieto
    per salvar la sua lista incapace
    fa ingoiare al paese un decreto
    intessuto d'arbitrio e licenza
    impetrato con dolo rapace
    e ispirato al Marchese del Grillo:
    in sostanza, chiarisce il mandrillo,
    io so' io e voi un cazzo non siete

    Per le leggi prostrate allo scherno
    già ribollono sdegni frementi
    ed il Colle è scagliato all'inferno
    dai Saint-Just che di Pietro blandì,
    -vera manna dal ciel dei potenti-
    che a sconfitta consegnano i vinti,
    di corone d'allor si son cinti
    i più puri dei puri son qui.

    Ahi! sventura! soverchia sventura!
    Bertinotti ci ha dato la crisi,
    per vanesia e infingarda natura,
    or di Pietro ha lo stesso livor!
    stesso sogno, a sinistra divisi
    in soffitta la stessa bandiera,
    e al caiman che era in piena bufera
    d'improvviso ridona vigor.

    Della destra utilizza il terreno
    ed il Colle aggredisce schiumante,
    nella forma allo scempio dà freno,
    in sostanza è con il Cavalier.
    Ma di un premier protervo e sprezzante
    anche il web ne ha strapiene le balle
    e la rete in rivolta fibrilla
    sfuma in viola il vibrante cliccar.

    terza parte

    Quando il Tar disillude gli auspici
    di sfrontati e insolenti buffoni
    già si trama di ambigui artifici
    e di melma si avverte l'afror.
    Capezzon, con postura a carponi,
    col ditino ammonisce a sinistra,
    "se il Padrone tarocca la lista
    lo può far! Egli è nostro Signor!"

    Il Governo del Fare casino
    s'impantana tra carte bollate
    e si spappola come un budino
    tra le leggi che il premier truccò.
    Or le truppe si mostran stremate
    e minaccian ricorso ai randelli
    ma in effetti son solo a brandelli
    tra il delirio che tutti accecò

    Il Sovrano del club dei suicidi,
    sempre alterno tra il fottere e il pianto,
    al sopruso violento alza gridi
    confermandosi un testa d'augel.
    I sondaggi che ormai lo dan sfranto
    già i suoi Bravi trasmutano in belve,
    se il boss perde ritornano larve
    non c'è scelta, sia guerra total!

    Con cipiglio da ardito Stalliere
    il Re Nudo rimesta i suoi giuochi
    alle plebi il suo Verbo dà a bere,
    il complotto, lo giuro, è andato così:
    radicale gazzarra, i controlli eran fiochi,
    e Milioni era lì, sceso un'attimo a fare merenda
    ad un tiro di schioppo da Albenga,
    ma al ritorno, d'incanto, l'Ufficio sparì!



    quarta parte

    Al suo posto Pandora dei Na'vi,
    due bolscèvichi, un soviet, un bonsai,
    mille giudici infami ed ignavi
    ad ordire tranelli per me!
    Ahi Sinistra che strazio mi dai,
    che dal Lazio la lista mi elide
    alterando le regole infide,
    e facendo crucciare il tuo re.

    Qui il Sant'Uomo una stilla si terge,
    soffocando un singulto e un dolor
    e la sala d'amore cosperge,
    poi La Russa bastona un free-lance,
    ossequiente allo slancio d'amor.
    Affinché Verità si diffonda
    nel tiggì Fido Minzo la fionda
    e va in onda l'usuale lap-dance

    E la Escort di Papi alla Rai,
    infliggendo a realtà sconcio oltraggio,
    in successi trasforma i suoi guai.
    Ma il bavaglio che impose il suo Sir
    ai talk-show che non fanno da paggio
    da un verdetto del Tar vien disdetta
    Ahi sopruso! Vile affronto che grida vendetta,
    Il Vessato si mette a guair.

    Per sottrarsi da arbitrio e dal dolo
    e passar dal regime al riscatto,
    delle piazze si affollino il suolo
    per lo stop a una cricca da night.
    Tutti uniti in medesimo patto
    (senza chance per i guru alla Grillo,
    o teniamoci a vita il Mandrillo)
    un sol cuor stile Manchester United.

    (fine)
     
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  2. patna
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    Non è un poema - ma ........................ non si sa se ridere o piangere


    Giustizia: carta e matite le porta lo sponsor



    tagli del ministero della Giustizia hanno pesantemente colpito i vari tribunali. A quello di Tivoli (vicino Roma), mancano impiegati, magistrati e soprattutto materiale di cancelleria. Il presidente del tribunale, così ha chiesto aiuto alla pubblicità!
    (di Pietro Salvato)

    L’anno scorso, con l’ultima Finanziaria, il governo ha tagliato per quasi 900 milioni di euro le spese per il comparto giustizia. A farne le spese, è proprio il caso di dirlo, sono stati innanzitutto le spese per il personale (-356 milioni) e le spese correnti (-300 milioni) a cominciare dalla drastica riduzione del materiale di cancelleria. Altri 246 milioni in meno, poi, sono stati tagliati dalla cosiddetta “riforma” che ha praticamente annullato l’istituto del “gratuito patrocinio”. Un po’ ovunque, quindi, i vari tribunali hanno dovuto stringere il cordone della borsa della spesa finendo così, inevitabilmente, per arrecare nuovi danni ad un motore – quello della giustizia italiana – di per sé già ingolfato.

    CI VUOLE LO SPONSOR - Al tribunale di Tivoli, in provincia di Roma, per ovviare a questi tagli hanno pensato bene di lanciare una vera e propria proposta di sponsorizzazione. A farsi promotore di questa iniziativa è stato lo stesso Presidente del tribunale, Bruno Ferraro il quale ha pubblicamente rivolto ad aziende e società locali l’invito a fornire, in qualità di sponsor, materiale di cancelleria, quali cartelline, faldoni e penne, ma anche materiale informatico e altre risorse di primaria necessità. Tutte spese, conferma il dottor Ferraro che “le casse del Palazzo di Giustizia non sono in grado di sostenere a causa del taglio dei fondi da parte del Ministero“. Dei 90 mila euro richiesti per la gestione del Tribunale, il ministero di Angelino Alfano ne ha versati solo un terzo, 30 mila, troppo pochi, ribadisce il magistrato per assicurare “il funzionamento ed il normale fabbisogno della struttura“. Proprio per questo, con il progredire dei mesi e delle criticità, il Presidente del tribunale ha deciso di passare dalle parole ai fatti, nel tentativo di porre rimedio alla difficile situazione, con la sua originale trovata. A Tivoli sostengono i magistrati del Palazzo di giustizia c’è carenza di materiale di cancelleria ma pure di cancellieri; mancano inoltre gli stessi magistrati ed i fondi di bilancio. Ferraro, sconsolato allarga le braccia: “Non ci sono neanche gli occhi per piangere“. Servono con urgenza almeno “una ventina d’impiegati amministrativi, due magistrati ed un presidente di sezione“. In questo caso, bisogna aspettare l’esito dei normali concorsi. Per il materiale di cancelleria, invece, il presidente del tribunale ha pensato evidentemente che: “Chi fa da sé, fa per tre”. Ed infatti, proprio tre sono stati gli sponsor che si sono presentati in Tribunale per fornire carta, cartelline e faldoni e persino una carrozzina per disabili. Diecimila euro di materiale in tutto, dove però, è stampato in bella mostra il logo commerciale delle tre ditte.

    UN MATRIMONIO D’INTERESSI - Lo sponsor, si sa, per legittimi interessi di comunicazione pubblicitaria, sposa per una causa un’iniziativa estranea alla sua specifica attività produttiva, sperando da questo sposalizio, quello che si dice un vantaggioso ritorno d’immagine. Guarda caso: sponsor e sposo, sponsorizzazione e sposare, nascono dallo stesso talamo etimologico: il latino “sponsus”, ossia che “è stato promesso”. Forse proprio conoscendo queste origini, il Presidente del tribunale romano è tornato alla carica: “Chi vuole può inviarci comunicazioni, ora servirebbe del materiale informatico“. Ferraro sostiene inoltre: “Siamo i primi a ricorrere a questo disciplinare sulle sponsorizzazioni: ma già altri si stanno facendo avanti. Mi hanno chiamato dal Tribunale di Macerata perché vogliono mutuare questo sistema“. Insomma l’idea della sponsorizzazione sta prendendo piede anche altrove. Non solo, nel tribunale di Tivoli sono in cantiere nuove iniziative come l’iscrizione on line delle cause a ruolo con dei codici a barre: l’Ordine degli avvocati ha infatti acquistato ben undici computer ed un lettore di codici, “così – sostiene Ferraro – non faranno più file negli uffici“. Drastica riduzione dei tempi d’attesa e delle file anche per le fotocopie “grazie al protocollo aperto con una ditta esterna – dice il magistrato – forniremo in giornata le copie a 10 centesimi per pagina dei fascicoli giudiziari“. Presto sarà avviata anche la convenzione per l’informatizzazione dei servizi. Lo curerà, manco a dirlo, un altro sponsor che gestirà le aste e “tutto a costo zero per l’erario” chiosa il Presidente del tribunale. Queste sponsorizzazioni dovrebbero coprire un risparmio complessivo di “circa 30 mila euro”, ossia quanto il budget annuale attualmente messo a disposizione dal Ministero. Nonostante alcune perplessità espresse dall’Ordine degli Avvocati in merito alla presenza di loghi di aziende private sul materiale usato dagli uffici giudiziari, il progetto di sponsorizzazione, manco a dirlo, ha avuto il via libera ministeriale.

    IN NOME DEL POPOLO ITALIANO - Adesso, siccome i tagli alla giustizia da parte del governo si annunciano per tutto il prossimo triennio, non è improbabile che la “provocazione” di Tivoli verrà ripetuta anche in altre realtà, magari alle prese con tagli persino più consistenti. Pensate, potemmo trovare sponsor nelle stesse Aule di giustizia! Addirittura, in bella mostra, sotto la formula “Le Legge è uguale per tutti”, con tanto di logo e di slogan in rappresentanza di una nota marca di profumi, oppure sulle stesse toghe dei magistrati! Di questo passo tutto è possibile. Persino che durante la lettura della sentenza, proprio prima di emettere il verdetto di condanna oppure di assoluzione, il giudice di colpo s’interrompa. Perché? Ovvio, c’è da mandare prima la pubblicità


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  3. dango
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    Io capisco che quando si è prossimi ala disperazione, senza neppure più carta e penna per scrivere, si deve cercare di arrangiarsi per fare il proprio dovere ed in questo senso il fatto di avere iniziative anche personali è una buona cosa.Ma creare legami privilegiati, contatti particolari o accordi (seppur in senso lato) nel campo della giustizia in effetti mi lascia un po' perplessa.
     
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  4. patna
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    Alla fine si rischia che per accontentare lo sponsor anche le sentenze possono essere ....... "corrette"
     
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  5. dango
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    ellekappa su rep.it

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  6. Ireth74
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    Da Il Misfatto (inserto satirico settimanale de Il Fatto Quotidiano) del 21 marzo:

    La pagella di Berluschino

    Pagella dello scolaro Silvio Berlusconi nato a Milano il 29 settembre 1936

    anno scolastico 1946/47

    Storia: Amante degli aneddoti incorre in strafalcioni imbarazzanti. Apprende il poco che sa non dai libri ma dai ragazzi più grandi (come Gelli, il ripetente della sez. P2). Da quando li frequenta accusa di comunismo chiunque non la pensi come lui.

    Geografia: Mostra viva curiosità soprattutto verso paesi come Hong Kong, Antille Olandesi, Cayman, Lussemburgo, Svizzera, Portorico. E per altri che il docente ancora non è riuscito a decifrare dagli appunti del ragazzo.

    Ed. Tecnica: Mediocre a causa dei pochi materiali di cui gode all'inizio dell'anno, in poco tempo dispone di un numero impressionante di matite e righe con le quali riesce a strappare la sufficienza. Interrogato più volte sulla loro provenienza, resta sempre nel vago alimentando i sospetti di un'origine illecita. Da approfondire i suoi rapporti con gli alunni Bontade, Mangano e Dell'Utri della sezione M.

    Ed. Civica: Non presta alcuna attenzione. Durante le ore della materia si assenta dall'aula per trafficare con alcuni alunni della sezione M o per spiare le bambine da un foro da lui stesso praticato nel bagno femminile. Un disastro.

    Religione: Finge interesse per la materia solo per ingraziarsi il docente in vista degli scrutini. Vede analogie inesistenti tra sé e il Cristo: si consiglia l'intervento di uno psicologo prima che tenti di camminare sulle acque.

    Giudizio finale

    Vive la scuola solo in funzione dell'elezione del capoclasse, momento per il quale profonde tutte le energie destinate allo studio per il quale non mostra alcuna inclinazione. Non c'è verso di interrogarlo: chiamato alla cattedra adduce le scuse più fantasiose parlando di legittimi impedimenti che costringono i docenti a rimandare sine die le interrogazioni. Nonostante il giudizio estremamente negativo la promozione è inevitabile per un incidente accaduto a dicembre: un bambino gli ha scaraventato un oggetto in faccia. Il visino sanguinante ha commosso i docenti che, nonostante i tanti dubbi sull'accaduto, gli hanno alzato la media.
     
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  7. dango
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    uahu....graffiante!! :D :D
     
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  8. Ireth74
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  9. Ireth74
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    Vignetta pubblicata ieri sull'Unità:

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    Vignetta pubblicata oggi sull'Unità:

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  10. leon27
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    CITAZIONE (Ireth74 @ 12/4/2010, 16:44)
    Vignetta pubblicata ieri sull'Unità:

    (IMG:www.unita.it/img/upload/image/staino/20100411.jpg)

    Vignetta pubblicata oggi sull'Unità:

    (IMG:www.unita.it/img/upload/image/staino/20100412.jpg)

    il solito titolone di feltri sul giornale riguardo alla vignetta di Staino pubblicata sull'unità (sopra)

    Vogliono berlusconi morto!!

     
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  11. dango
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    Uhuuu...senso dell'umorismo zeroooooo da certe parti !!! :P
     
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  12. ErTigre
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    CITAZIONE (Ireth74 @ 12/4/2010, 16:44)
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    CITAZIONE (dango @ 12/4/2010, 17:42)
    Uhuuu...senso dell'umorismo zeroooooo da certe parti !!! :P

    Devo confessare che non ho niente contro questa vignetta, così come per la satira in generale.
    Ma vorrei vedere un certo bifrontismo anche a sinistra.. che poi non vi vengono a piangere per un certo umorismo (a volte anche macabro) di Forattini.. e non facciano tutto quel casino che hanno fatto per la grande battuta del più grande satiro del centrodestra... quella, per capirci, dell'abbronzato.. che è stata apprezzata persino alla casa bianca ;) :P
     
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  13. laura^
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    CITAZIONE (ErTigre @ 13/4/2010, 09:14)
    per la grande battuta del più grande satiro del centrodestra... quella, per capirci, dell'abbronzato.. che è stata apprezzata persino alla casa bianca ;) :P

    oh...certo sono ancora lì che ridono al ricordo del grande comico che guida questo paese -_-
     
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  14. ErTigre
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    CITAZIONE (laura^ @ 13/4/2010, 09:16)
    CITAZIONE (ErTigre @ 13/4/2010, 09:14)
    per la grande battuta del più grande satiro del centrodestra... quella, per capirci, dell'abbronzato.. che è stata apprezzata persino alla casa bianca ;) :P

    oh...certo sono ancora lì che ridono al ricordo del grande comico che guida questo paese -_-

    alla buona satira non si ride a crepapelle ma si sorride appena :P
     
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  15. dango
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    Ma...non ho avuto l'impressione che alla Casa Bianca fosse apprezzata....senza contare il fatto che un conto è quando certe battute le fai "in casa", oltretutto innestate su un filone ben noto, un conto è se ci si rivolge ad un Presidente Straniero, oltretutto neo-eletto.

    E infatti io dubito che i sostenitori polacchi dei fratelli polacchi abbiano preso bene la battuta...ma dato lo stile dei due, nazionalpopolari e omofobi fino alla nausea...guarda, il cuore non mi sanguina proprio.
     
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158 replies since 12/3/2010, 13:41   1511 views
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