NTR-1- Il caso della mensa dei bimbi di Adro..

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  1. ErTigre
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    Una brevissima soprapremessa che farò solo stavolta. Le premesse saranno sempre frutto e parte di vari articoli debitamente adattati.. peraltro postati di solito qui in vari modi, e cercheranno di essere il più possibili neutrali.
    Il mio parere lo esporrò poi insieme a voi.

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    Nel paese del Bresciano le mamme contro il "pasto per tutti". Mamme in piazza per sostenere la decisione che ha sospeso la mensa ai figli delle famiglie che non pagano la retta. Duecento genitori che scrivono annunciando che la mensa o la pagano tutti o tutti non la pagheranno.
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    da Il Fatto Quotidiano del15 aprile 2010 -

    Nel paese del Bresciano le mamme contro il "pasto per tutti". In 200 scrivono al Comune per sostenere il sindaco leghista

    Mamme in piazza per sostenere il sindaco che ha deciso di sospendere il pranzo ai bambini delle famiglie che non pagano la retta. Duecento genitori che scrivono annunciando che la mensa o la pagano tutti o tutti non la pagheranno. Il gesto di "saldare" le pendenze delle famiglie morose (ora sono 24 sulle 40 iniziali) fatto dall’imprenditore bresciano ha innescato proteste e una ancora più forte solidarietà al sindaco leghista di Adro Silvano Lancini, che guardacaso si chiama nello stesso identico modo del "rivoluzionario" benefattore. Segno forse che la politica dell’uno contro l’altro funziona.

    Adro, 7 mila abitanti. Una sede leghista con una grande vetrata nella quale è appeso un enorme rosario. Adro, il paese in cui l’unica sala pubblica costa mille euro; così si evita di incentivare le eventuali riunioni pubbliche delle associazioni. Adro, dove il sindaco ha rinunciato al contributo regionale di oltre 50 mila euro per il bonus della casa (per tutti stranieri compresi) ma ha istituito un fondo comunale riservato soltanto per gli italiani.

    Ma torniamo alla vicenda della mensa: molti bambini erano "colpevoli" di essere figli di genitori che non avevano pagato ciò che dovevano. Cifre che oscillavano dai 30 fino ad un massimo di 400 euro per un totale di ammanco di 16mila euro.

    Come pensiero pasquale ai bambini vengono consegnate delle buste chiuse in cui i genitori vengono invitati a pagare. Diversamente, al rientro, ci sarebbe stato il "salto del pasto". Alcuni pagano altri no. Ma chi sono quelli che non pagano e soprattutto perché? Una domanda che l’amministrazione sembra non essersi posta. Di solito in questi casi ci sono assistenti sociali che cercano di capire le situazioni. Ad Adro no. E dunque: leghisti (magari in cassa integrazione) contro stranieri (magari pure loro in cassa integrazione). A queste latitudini sembra il mondo alla rovescia. Dove anche la Chiesa tace. Parlano magari le associazioni ma non i preti. Chi parla e cerca una soluzione è la Cgil di Brescia. Il neo-segretario Damiano Galletti crede che un sindacato debba unire anziché dividere e quindi propone, parla con il sindaco, scende in piazza cercando di fare qualcosa che serva. Qui il concetto che i bambini vengano prima di tutto sembra secondario. "Questi sono i frutti della politica di divisione della Lega. Genitori che fanno fatica a pagare la retta che anziché pretendere che il comune si occupi di loro attaccano gli altri".

    I temi di cui parla la Cgil sono due e sono davvero semplici: il primo è attuare una seria valutazione di chi è in difficoltà da chi magari, invece, fa il "furbetto". Il secondo è più ampio e riguarda la sfera educativa. Considerare l’ora di pranzo (per i piccoli dell’asilo e delle elementari) inserita a pieno titolo nell’attività educativa e dunque meritevole di essere sostenuta anche dal piano economico delle istituzioni.


    Il gesto di "saldare" le pendenze delle famiglie morose (ora sono 24 sulle 40 iniziali) fatto dall’imprenditore bresciano ha innescato proteste e una ancora più forte solidarietà al sindaco leghista.
    Ma chi non paga è un povero o un furbo? Anche qui, la risposta non può essere una sola. C’è la signora – italiana – che manda i figli al maneggio ma non paga la mensa. E ci sono gli stranieri. In Comune ci sono alcune loro denunce dei redditi (Isee): c’è un gruppo familiare di cinque persone che dichiara zero euro; un’altra di tre persone, 1.800 euro all’anno. «E’ gente che lavora in nero, è chiaro che mentono, come potrebbero vivere così? -dicono quelli del comune- Abbiamo fatto dei controlli: hanno automobile e telefonino, qualcuno manda i bambini alla squadra di calcio spendendo 230 euro a campionato».
    Facciamolo parlare l’imprenditore di Adro, diventato famoso senza tv o telerisse, solo per essersi presentato una mattina in Comune e aver saldato con 10 mila euro i debiti accumulati dalla mensa e garantire il pasto a tutti i bambini, ai poveri e ai ricchi, agli italiani e agli stranieri: con il suo gesto ha spiazzato il granitico diktat del sindaco leghista («Chi non paga non mangia») e obbligato tutti a riflettere su come conciliare la legalità con il buon senso, senza passare per difensore dei furbi. Ma siccome l’abitudine al peggio e il fango che a volte tracima dalle cronache abilita a pensar male, ecco che la generosità anonima capace di risolvere un problema può diventare sospetta, strumentale: per qualcuno è carità pelosa, un’operazione interessata.

    L'intervista al benefattore QUI

    Il sindaco dice che se non chiude il buco per la mensa, «esco dal patto di stabilità e devo aumentare le tasse per tutti». Ma Galletti ribatte: «Il bilancio? Storie. Proprio lui ha deciso di non utilizzare il bonus regionale di 50 mila euro per gli affitti perché riguardava anche gli stranieri, e ha istituito un bonus comunale della stessa cifra per gli affitti dei soli italiani. Non mi venga a dire che nei suoi conti il razzismo non c’entra». La storia è complessa, dunque. Il sindaco ha anche le sue ragioni. Ma resta una domanda sulle modalità dell’intervento: se ci sono genitori che fanno i furbi, perché farla pagare ai bambini? Non si può mandare un ufficiale giudiziario a pignorare la tv o l’automobile?

    Le due verità QUI

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    Quei bambini puniti e umiliati: altro che Paese cristiano - di Dario Fo e Franca Rame

    Qualche giorno fa, stando davanti al video e seguendo un telegiornale, Franca ed io siamo rimasti sconvolti. La cosa si è ripetuta anche nei giorni successivi. Siamo venuti a sapere che proprio qui, in Lombardia, in un complesso di scuole per l’infanzia, elementari e medie, ci sono dei bambini che al momento della distribuzione del cibo nella mensa si sono trovati con davanti un piatto, dentro al quale c’era un pezzo di pane, e un bicchiere d’acqua; mentre nel piatto degli altri bimbi c’era pastasciutta, e appresso formaggio e anche la frutta. Perché? Perché i genitori dei puniti non avevano pagato la retta, o anche solo erano in ritardo, e quindi i figlioli non avevano il diritto di mangiare! Digiuni per castigo dovevano restare! Pensiamo allo choc che devono aver provato questi ragazzini: fermi, davanti al panino, il bicchiere d’acqua; e gli altri che mangiavano. Sappiamo che alcuni fra i bambini, di quelli che avevano gli spaghetti, senza una parola ne hanno messo nel piatto vuoto dei compagni una o due forchettate.

    Diciamo: una società che produce un dolore, una mortificazione, un’umiliazione di questo livello a dei ragazzini innocenti – ma che razza di società è? Che razza di valori ha nel corpo, nel cuore e nel cervello? Che cultura produce? Quale dimensione sociale? Ci siamo sentiti proprio male. E’ da ricordare che questi che inscenano spettacoli del genere sono gente nostra, della nostra razza. Sono loro che hanno ordinato di togliere il cibo ai bambini poveri, in quanto indegni dei vantaggi comuni. S’è saputo poi, che questi genitori non hanno mancato per strafottenza o per un atto di inciviltà, ma solo perché non avevano i denari per pagare la retta! E’ gente travolta dalla crisi, quasi tutti causa la perdita di un lavoro, e quindi senza paga, disoccupati. Ai gestori della cucina, ai gestori di questa economia e di questa scuola e del comune non importava niente. Importava: “Non paghi, non mangi”: anche se sei un bimbo devi soccombere, essere punito. Di colpo ci è venuto in mente Sant’Ambrogio.

    Su di lui, il maggiore vescovo che la nostra città abbia avuto, abbiamo realizzato e messo in scena anche uno spettacolo al Piccolo Teatro di Milano, lo Strehler. Siamo atei, ma abbiamo studiato profondamente la storia del cristianesimo. E abbiamo scoperto che Ambrogio possedeva un grande senso della collettività, che aveva preso parola, intervenendo con durezza al Senato di Milano, quando questa era stata eletta a Capitale dell’Impero d’Oriente e d’Occidente, portando avanti il diritto della dignità degli uomini: anche quando sono schiavi, anche quando sono privi di diritti.

    Lui diceva: “Ricco signore, non t’accorgi che davanti alla tua porta c’è un uomo nudo, e tu sei tutto assorto a scegliere i marmi che dovranno ricoprire i muri. Quell’uomo chiede del pane e intanto il tuo cavallo mastica un morso d’oro. Tu vai in visibilio contemplando i tuoi arredi preziosi, e quell’uomo nudo trema di freddo di fronte a te e tu non lo degni di uno sguardo, non l’hai nemmeno riconosciuto. Sappi che ogni uomo affamato e senz’abito che viene alla tua porta è Gesù; ogni disperato è Gesù. E lo incontrerai il giorno in cui si chiuderà il tempo del mondo e lui, quello stesso uomo, verrà ad aprirti e ti chiederà: ‘Mi riconosci?’. “Voi, ricchi, dite: ‘C’è sempre tempo per pentirsi e pagare i debiti’. Ma non c’è peggior menzogna. Ricchi, non vi è nulla nella vostra attività di uomini che possa piacere a Dio. Anche se tenete appesa una croce sopra il letto e disponete di una cappella dove pregare soli e assistere alla messa. Voi vi stringete ai vostri beni, gridando ‘È mio!’. No, nulla è vostro su questa terra”. “Schiacciate le vostre regole di infamia e di ingiustizia. Ridate il diritto a chi non ne ha… il pane a chi non ne può masticare, impedito dalla vostra grettezza! Distribuitene, finché siete in tempo, ai disperati, ai derubati dalla vostra insolente avidità. Nessun lascito sostanzioso alla chiesa e al suo clero vi salverà”. “Vi dirò”, concludeva Ambrogio, “che non si può credere a un potere magnanimo, poiché chi lo possiede vuole tutto, anche le briciole. Perciò io sono per la comunità dei beni; io sono per l’uguaglianza fra uomini diversi. Perché solo il furto ha creato la proprietà privata”. da il Fatto Quotidiano del 15 aprile
     
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  2. marina.1
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    La mortificazione di un bambino davanti ai compagni, alle maestre è qualcosa di indegno in un paese civile.
    A scuola mi è capitato di notare lo sguardo turbato di qualche bambino quando nel sentire il costo di una visita di istruzione, realizzava che per i genitori non sarebbe stato possibile accontentarlo...e bastava quello sguardo per trovarci tutti d'accordo per trovare il modo per aiutarlo, genitori in testa, magari con un euro in più a bambino.
    Mi sento veramente male al pensiero della ferita inferta ai bambini ed a quello che da tale ferità germinerà....
    In quanto ai genitori, il discorso sicuramente è diverso... perchè è vero che accanto a chi non può permettersi la spesa ci sono i fdirbi che ci marciano, che non denunciano i redditi, che risultano nullatenenti ed invece sono più che benestanti... e non sono pochi.
    Ma per questi ci sono gli assistenti sociali, i sequestri, gli accertamenti...per loro però, non per gli incolpevoli bambini...
    Non ci troviamo in una grande città dove i numeri sono enormi...si potevano invitare le famiglie, una ad una, in comune e parlare direttamente, rendendosi così anche conto della reale situazione.
    Servizi sociali, ufficio scolastico...vuoi vedere che alla fine risultano più efficienti nel mio sgangherato meridione?
    Gran bella persona naturalmente il "salvatore della mensa"! Capisco chi gli ha detto "Sono fiero di lavorare per te"
    E meno male che non è di sinistra...perchè allora le polemiche e le strumentalizzazioni sarebbero arrivate alle stelle!!!
     
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  3. stemil
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    Concordo con Marina..
     
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  4. laura^
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    ieri ho sentito al tg che a Verona hanno lasciato due bambini alla fermata del pulmino perche' le famiglie non erano in regola con i pagamenti.....

    allora. secondo me queste cose non devono succedere. non si possono discriminare i bambini. ma vi immaginate sti due bimbi lasciati lì sul marciapiede?
    e' una vergogna.

    poi e' una vergogna che ci siano genitori che pur potendo pagare non lo fanno. ma la risposta

    CITAZIONE
    «E’ gente che lavora in nero, è chiaro che mentono, come potrebbero vivere così? -dicono quelli del comune- Abbiamo fatto dei controlli: hanno automobile e telefonino, qualcuno manda i bambini alla squadra di calcio spendendo 230 euro a campionato».

    non mi basta. nel senso. se tu comune accerti una cosa simile. ti attivi per far pagare. e chi e' che vedendosi magari una lettera dall ufficio dei servizi sociali continuerebbe a non pagare? un idiota. non un furbo. perche' ha messo il suo bambino in una situazione di disagio.
    e di piu'. se si accerta una morosita' non dovuta a necessita' si dovrebbero applicare delle sanzioni maggiori.

    vorrei sapere ora che il benefattore ha pagato gli accertamenti andranno avanti? si puniranno quei genitori che hanno voluto non pagare pur potendo?
    secondo me no.

    secondo me e' un modo ulteriore per dargli addosso all'immigrato....

    per far credere che fanno i furbi e che vivono sulle spalle degli italiani.
    mi sbagliero'.....
     
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    Sono completamente d'accordo con le, Laura!
     
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  6. dango
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    In linea di pincipio il Sindaco aveva le sue ragioni, se qualcuno spende 230 euro per mandare il figlio a giocare a calcio ma non paga la mensa scolastica, è uno scorretto e il suo comportamento non è accettabile.
    Laddove sono fortemente e totalmente contraria è nel metodo impiegato per risolvere il problema che penalizza e umilia i bambini, proprio loro che invece dovrebbero essere i primi ad essere protetti ed aiutati.

    Le indagini censorie andavano fatte prima di spedire quella lettera vergognosa, e la questione andava trattata con tatto, discrezione e con ciascuna familia singolarmente...poi è giusto sbugiardare i furbetti, ma dopo avere scremati tra chi lo è e chi invece è effettivamente in difficolta'.
    E questi ultimi vanno aiutati, senza clamore, senza umiliare i bambini, per senso civico, senso morale, per credo religioso o per dovere istituzionale...altrimenti non mi si venga a parlare di civiltà, se non siamo neppure capaci di fare questo.

    Il Sindaco questa partita se la è veramente giocata male, dato che adesso si ritrova con venti inadempienti di cui 17 extracomunitari...ma saranno li' tutti furbetti???
    Maddai...cosi' facendo non si puo' proprio lamentare se poi la gente s'indigna e parla di razzismo leghista e arrivano le ricadute politiche!!!

    I miei complimenti invece al benefattore, che ha dimostrato un senso civico e umanitario che, per fortuna, appartiene al patrimonio di questo paese, trasversalmente rispetto all'essere di destra o di sinistra.
     
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  7. leon27
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    in parte il sindaco aveva ragione a inoltrare quelle lettere di sollecito verso i morosi,
    anche se chi veramente non poteva pagare, ce pure qualcuno ce faceva il furbetto, però non capisco l'indignazione di quelle famiglie che hanno pagato verso il benefattore che ha saldato il debito, di quelle morose, non ci hanno rimesso loro? e se per es. io entro in un ristorante e voglio pagare la cena a una decina di clienti, cosa importa al resto dei clienti? se ora non si puo essere manco soliderali!!!
     
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  8. ErTigre
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    allora..
    secondo me.. lega o no lega.. Dario Fo o Franca Rame volenti o non volenti.. deve essere assolutamente chiaro che chi non paga un servizio.. non usufruisce di quel servizio, a meno che dimostri che non sia in condizione di pagarlo. E sarebbe così se non ci fossero di mezzo dei bambini: Perchè, allora, cosa fare? Servire solo una parte dei bambini e gli altri no è da escludere perchè proprio perchè bambini non sopporterebbero vedere i loro amichetti mangiare e loro no.. per me la soluzione sta nell'analizzarla ora.. cioè a settembre quando finirà l'assegno dell'imprenditore deve essere pronta una nuova struttura scolastica riguardo alla mensa: i bambini dei genitori in regola usufruiscono del servizio mensa, gli altri li vengono a prendere e ci pensassero loro.

    PS: in quanto all'imprenditore benefattore, mi perdonerete ma non credo assolutamente alla sua assoluta buona fede, penso che la sua sia una sorta di beneficenza pelosa e lo dico a maggior ragione perchè è uno che vota pdl.. cioè immaginatevi cosa avreste detto se fosse uno di sinistra.. appunto proprio perchè è di centrodestra e del pdl in particolare... posso permettermelo :D
     
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  9. dango
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    CITAZIONE (ErTigre @ 17/4/2010, 17:02)
    i bambini dei genitori in regola usufruiscono del servizio mensa, gli altri li vengono a prendere e ci pensassero loro.

    Scusa ma non sono d'accordo su questo: se si tratta di famiglia veramente indigente, i bambini vanno garantiti comunque e senza farglielo pesare!!!
     
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  10. ErTigre
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    CITAZIONE (dango @ 17/4/2010, 17:16)
    CITAZIONE (ErTigre @ 17/4/2010, 17:02)
    i bambini dei genitori in regola usufruiscono del servizio mensa, gli altri li vengono a prendere e ci pensassero loro.

    Scusa ma non sono d'accordo su questo: se si tratta di famiglia veramente indigente, i bambini vanno garantiti comunque e senza farglielo pesare!!!

    Scusa non sono stato chiaro in quel punto.. ma penso che lo ero stato all'inizio quando ho detto: deve essere assolutamente chiaro che chi non paga un servizio.. non usufruisce di quel servizio, a meno che dimostri che non sia in condizione di pagarlo, cioè se si tratta di famiglia veramente indigente sono d'accordo con te.
     
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  11. dango
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    ok Mario...tutti d'accordo sul punto!! :biggrinthumb.gif:

    Riflettevo anche sul comportamento di taluni genitori che hanno smesso di pagare la retta per protesta contribuendo cosi' a far scoppiare il problema.
    Io capisco che certi comportamenti scorretti possono portare all'esasperazione e posso anche immaginare che prima di arrivare a questo abbiano tentato altre strade, ma resta cmq un comportamento sbagliato. Ma cosa succederebbe se per protestare contro l'esistenza degli evasori fiscali tutti quanti smettessimo di pagare le tasse? (tanto per fare un esempio...).
    Non credo sia giusto combattere un comportamento illecito assumendo quello stesso comportamento...meglio fare causa, meglio rivolgergersi alla stampa, meglio organizzare sit in di protesta...meglio tutto pur di non aggiungersi a coloro che fanno i furbi.
     
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  12. ErTigre
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    CITAZIONE (dango @ 17/4/2010, 19:31)
    Io capisco che certi comportamenti scorretti possono portare all'esasperazione e posso anche immaginare che prima di arrivare a questo abbiano tentato altre strade, ma resta cmq un comportamento sbagliato. Ma cosa succederebbe se per protestare contro l'esistenza degli evasori fiscali tutti quanti smettessimo di pagare le tasse? (tanto per fare un esempio...).

    Mah.. l'esempio per me non calza molto.. sia perchè il tuo esempio è troppo su vasta scala e generalizzato rispetto rispetto al caso di Adro e sia perchè smettendo tutt'ad_un_tratto di pagare le tasse si andrebbe incontro a cose molto più gravi,

    CITAZIONE (dango @ 17/4/2010, 19:31)
    Non credo sia giusto combattere un comportamento illecito assumendo quello stesso comportamento...meglio fare causa, meglio rivolgergersi alla stampa, meglio organizzare sit in di protesta...meglio tutto pur di non aggiungersi a coloro che fanno i furbi.

    Mah.. tutto vero, ma ti dirò.. io da un lato li capisco.. se sono sicuri di essere di essere di fronte ai furbi.. capisco la politica del Tutti o Nessuno :rolleyes:
     
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  13. incantesimo81
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    CITAZIONE (ErTigre @ 17/4/2010, 17:27)
    CITAZIONE (dango @ 17/4/2010, 17:16)
    Scusa ma non sono d'accordo su questo: se si tratta di famiglia veramente indigente, i bambini vanno garantiti comunque e senza farglielo pesare!!!

    Scusa non sono stato chiaro in quel punto.. ma penso che lo ero stato all'inizio quando ho detto: deve essere assolutamente chiaro che chi non paga un servizio.. non usufruisce di quel servizio, a meno che dimostri che non sia in condizione di pagarlo, cioè se si tratta di famiglia veramente indigente sono d'accordo con te.

    idem
     
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  14. Cettinina
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    Premesso che i furbi ci saranno sempre.......eventuali colpe dei genitori non devono ricadere sui figli.......

    Venerdì a "Mi manda raitre"...ho seguito per solo 5 minuti il dibattito in studio.......poi ho cambiato canale........una mamma parlava con un tono vergognoso e arrogante.........e poi ci meravigliamo se alcuni "giovani" diventano bulli!!!!!!!!!!!!!

    Questi genitori in rivolta nei confronti del benefattore cosa insegnano ai loro figli?
     
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  15. patna
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    Penso che a volte un genitore sia messo di fronte a scelte - scelte difficili in ogni senso - scegliere di pagare la retta della mensa - oppure accontentare il figlio e mandarlo a calcio ???

    Io non credo che questi genitori abbiano volutamente omesso di pagare la retta - penso si siano trovati a dover fare delle scelte - a volte i figli non capiscono per quale motivo debbano rinunciare a qualcosa - e così un genitore deve fare delle scelte che non sempre sono le migliori -

    Ora il fatto che queste famiglie abbiano macchina e cellulare non significa nulla - l'abbiamo tutti - e comunque resta il fatto che delle famiglie invece di offrirsi di aiutare - come le persone civili dovrebbero fare - si sono messi a sputare sentenze e a condannare non si sono neanche chiesti cosa può esserci dietro il mancato pagamento -

    Sono i bambini alla fine che hanno dimostrato di avere più buonsenso di tutti dividendo il loro pasto con i compagni meno fortunati -

    I genitori hanno dimostrato di essere una manica di persone supponenti e razziste - e come sempre questi comportamenti sono solo un pessimo esempio per i propri figli - imparano così ad essere estremamente intolleranti -
     
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17 replies since 17/4/2010, 01:53   219 views
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