1. ISTANBUL
    “Se a un uomo venisse concessa la possibilità di un unico sguardo sul mondo, è Istanbul che dovrebbe guardare”( Alphonse De Lamartine)

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    Istanbul
    By marina.1 il 9 May 2010
     
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    ISTANBUL
    Fonti: Guida Lonely placet; Turchia.net; allaboutturkey.com;

    “Se a un uomo venisse concessa la possibilità di un unico sguardo sul mondo, è Istanbul che dovrebbe guardare”( Alphonse De Lamartine)


    Adagiata sulle sponde del Bosforo, con un profilo segnato da cupole e minareti, Istanbul è una delle città più romantiche del mondo.
    Oggi Istanbul è il cuore culturale della Turchia e un luogo vivace e animato.
    In questa vasta città, che si estende su due continenti, potete calcare le vie percorse un tempo da crociati e giannizzeri, ammirare le moschee, entrare nell'harem del sultano e andare a caccia di oggetti nel Kapalı Çarşı (il Gran Bazar).

    La sua ricchissima storia, che la vede alle origini città greca dal nome di Bisanzio, poi capitale dell'Impero Romano d'Oriente col nome di Costantinopoli e infine capitale dell'Impero Ottomano con il nome turco di İstanbul, ha lasciato notevoli testimonianze archeologiche e architettoniche che la rendono anche un centro turistico di rilevanza mondiale.
    Il primo nucleo di Istanbul ,infatti, nacque sul versante europeo del Bosforo con l'insediamento greco di Byzantion (Bisanzio)che si estendeva tra il Mar di Marmara e il Corno d'Oro.
    Nel 328 d.C. l'imperatore Costantino il Grande ne fece la nuova Roma, e per più di mille anni la città fu capitale del Regno di Bisanzio con il nome di Costantinopoli.
    Gli ottomani la conquistarono nel 1453 e la posero al centro del loro regno.
    Con la creazione della Repubblica Turca, nel 1923 Istanbul dovette cedere il titolo di capitale ad Ankara, ma è rimasta fino a oggi il fulcro della vita culturale del Paese
    Il periodo dell'anno migliore per visitare Istanbul va da aprile a giugno e da settembre a ottobre, mesi che coincidono rispettivamente con la primavera e l'autunno. In questi mesi le temperature medie sono miti, tra i 16 e i 25 °C, e l'umidità non è opprimente. Per di più, le strade non sono affollate come nei mesi estivi.


    Ecco un itinerario essenziale per un primo, indimenticabile incontro con questa città unica al mondo.

    La Moschea di Solimano...



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    (Süleymaniye Camii) Con la sua cascata di cupole su cui svettano quattro minareti, domina il Corno d'Oro. Simbolo della grandeur imperiale, la Moschea fu progettata nel XVI secolo dall'architetto Sinan, il Michelangelo ottomano, per celebrare i trent'anni di regno di Solimano il Magnifico. Con la sua cupola alta 53 metri per un diametro di 27,50 metri, l'immensa sala di preghiera dall'acustica eccezionale che può ospitare fino a 5.000 persone, la Moschea di Solimano è in assoluto la più grandiosa della città.
    Non è da meno il Mausoleo del Sultano, che sorge nel giardino interno: sotto una cupola in cristallo di rocca, custodisce le spoglie di Solimano e della sua sposa prediletta, Rosselana.
    Questo complesso comprende ugualmente quattro medrese (collegi teologici), una scuola di medicina, un ospizio, una cucina per i poveri, un caravanserraglio e dei bagni turchi

    La Moschea Blu...



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    II nome ufficiale della più affascinante moschea del Bosforo è Sultan Ahmet Camii, ma è universalmente conosciuta come la Moschea Blu. E’ infatti il turchese il colore dominante nel tempio. Pareti, colonne e archi sono ricoperti dalle maioliche di Iznik, decorato in toni che vanno dal blu al verde; rischiarate dalla luce che filtra da 260 finestrelle, conferiscono alla grande sala della preghiera un'atmosfera suggestiva quanto surreale.
    La Moschea Blu, che risale al XVII secolo, è anche l'unica a poter vantare ben sei minareti: superata in questo solo dalla moschea della Kaaba, alla Mecca, che ne ha sette. Tale particolarità architettonica è l'espressione delle manie di grandezza del Sultano Ahmet I che, non potendo
    eguagliare la magnificenza della Moschea di Solimano né quella di Aya Sofya, non trovò soluzione migliore per distinguerla da tutte le altre che aggiungervi due minareti supplementari.

    L’Antico Ippodromo...



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    Si trova accanto alla Moschea Blu, all'aria aperta ed è gratuito.
    Utilizzato per le corse dei carri e centro della vita pubblica bizantina, si ergeva sulla pianura di fronte alla Moschea Blu, nel quartiere attuale di Sultan Ahmet.
    Tre dei monumenti che lo decoravano, esistono ancora oggi: l’Obelisco di Teodosio, la Colonna Serpentina in bronzo e la Colonna di Costantino. Si possono ancora vedere le vestigia del muro curvo dell’Ippodromo a sud di questi tre monumenti. Oggi questo posto forma il centro dell’interesse storico, culturale e turistico di Istanbul.

    Basilica-Moschea Santa Sofia, simbolo della città...



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    Aya Sofya chiesa o moschea? La "basilica d'oro" di Santa Sapienza (Aya Sofia), che sorge sulla stessa piazza della Moschea Blu, è il simbolo della storia millenaria di Istanbul.
    Per costruire la chiesa destinata a diventare il centro del potere religioso dell'Impero Bizantino, Giustiniano, nel VI secolo, non badò a spese, impiegando i materiali più preziosi, innalzando una cupola come non se ne erano mai viste e rivestendola di mosaici d'oro e pietre preziose.
    Per secoli Aya Sofya fu considerata un modello di grandezza e sfarzo inarrivabili. Poi, il 29 maggio 1453, Mehmet II conquistò Costantinopoli e la Megale Ecclesia venne trasformata in moschea, mentre i suoi favolosi mosaici furono in parte distrutti dalla furia iconoclasta.
    Oggi Aya Sofya non è più chiesa né moschea, ma un museo in cui si possono ammirare alcuni fulgidi esempi dell'arte musiva bizantina.

    Chiesa San Salvatore in Chora...



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    Un favoloso ciclo di mosaici e affreschi del XIV sec. decora gli interni della Chiesa di San Salvatore in Chora, cioè "fuori le mura", cosi chiamata perché sorgeva all'esterno delle mura erette da Costantino.
    Trasformata in museo è, dopo Aya Sofya, il più rappresentativo dei monumenti bizantini di Istanbul.
    Tra i pannelli più pregevoli della chiesa, nota anche come Kariye Müzesi, spiccano quelli della navata centrale, restaurati tra il 1948 e il 1459 a opera della Byzantine Society of America, raffiguranti Cristo e l'Assunzione della Vergine. Mentre l'affresco più spettacolare e senz'altro quello del Giudizio Universale che decora il parecclesion, la cappella che ospita le tombe dei Fondatori della chiesa.

    Il Palazzo di Topkapi...



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    (Topkapi Sarayi) Labirinto di costruzioni e centro del potere dell'lmpero Ottomano tra il XV ed il XIX sec. In questo ricco palazzo i sultani e la loro corte vivevano e governavano. II primo cortile (o cortile esterno) racchiude un magnifico giardino boscoso. Sulla destra del secondo cortile, ombreggiate da cipressi e platani, le cucine del palazzo custodiscono oggi le collezioni imperiali di cristallo, d'argento e di porcellane cinesi. Sulla sinistra I'Harem, quartiere separato delle mogli, delle concubine e dei figli del sultano, ricorda ai visitatori gli intrighi della corte. II terzo cortile contiene la Sala d'Udienza, la Biblioteca di Ahmet III, una esposizione dei costumi imperiali dei Sultani e
    delle loro famiglie, i famosi gioielli del Tesoro e una inestimabile collezione di miniature di manoscritti medievali.
    Famosissimo Il diamante del fabbricante di cucchiai, custodito nel Palazzo di Topkapi, è il quinto diamante più grande al mondo. L'origine del nome è curiosa: qualcuno trovò il gioiello in cima a un cumulo di immondizie e, pensando si trattasse di un falso, lo barattò per tre cucchiai.


    Nel cortile si trova anche il padiglione del Mantello Sacro che conserva le reliquie del Profeta Maometto, riportate a Istanbul quando gli ottomani assunsero il califfato dell'lslam.

    La Cisterna Sotterranea...
    Dopo la visita d'obbligo al Palazzo del Topkapi, ci si può dedicare all'esplorazione della parte più curiosa della città, quella sotterranea, rappresentata dalle Cisterne. Sorti numerosi nel periodo bizantino per sopperire alla mancanza d'acqua in caso d'assedio, questi enormi serbatoi, spesso realizzati con materiali di recupero, sono una vera scoperta. La più famosa è la Yerebatan Sarayi, la Cisterna Basilica: una sala di 140 metri di lunghezza per 70 di larghezza, coperta da un soffitto a volte sorretto da 336 colonne. Una passerella permette di raggiungerne il fondo, dove si trovano due blocchi di marmo con un bassorilievo della Medusa.

    Il Bosforo...
    Quando al tramonto ci si ferma sulle rive del Bosforo per ammirare la luce rosseggiante che si riflette sulle finestre delle case di fronte, si capisce perché gli uomini hanno scelto secoli fa questo incantevole sito. In questi momenti Istanbul è indubbiamente una delle più splendide città del mondo.
    Un soggiorno ad Istanbul non potrebbe finire, senza la tradizionale ed indimenticabile escursione sul Bosforo, questo stretto sinuoso che separa I'Europa dall'Asia. Le sue rive offrono un miscuglio di passato e di presente, di splendore grandioso e di bellezza naturale. Gli alberghi moderni accanto ai Yali (ville di legno in riva al mare), i palazzi di marmo bianco accanto alle rudi fortezze di pietra e le abitazioni eleganti accanto ai piccoli villaggi di pescatori. Il miglior mezzo per scoprire il Bosforo è quello di imbarcarsi su un vaporetto in partenza da Eminönü che si ferma alternativamente sulla costa asiatica ed europea dello stretto. Questa passeggiata, ad un prezzo ragionevole, dura circa sei ore. Se desiderate una barca solo per voi, contattate le agenzie che organizzano delle mini-crociere, di giorno o di notte.
    Durante il tragitto, passerete davanti al magnifico Palazzo di Dolmabahce. Un pò più lontano si trovano i parchi verdeggianti ed i padiglioni imperiali del Palazzo di Yildiz. Accanto a questo parco, sulla riva, si erge il Palazzo Ciragan, trasformato in albergo. Rinnovato nel 1874 dal Sultano Abdulaziz, si stende su 300 metri lungo il Bosforo, e le sue facciate di marmo riflettono il movimento delle acque. A Ortakoy gli artisti si riuniscono tutte le domeniche per esporre le loro opere per la strada. Nell'ambiente vivo di questa folla screziata, i venditori ambulanti vi offrono deliziosi spuntini. Ortakoy permane, ancora oggi, il simbolo della tolleranza: moschee, chiese, sinagoghe sono affiancate l’una all’altra e gli abitanti di diverso credo religioso, convivono in questa quartiere pacificamente da tanti secoli.
    Creando un forte contrasto con le case tradizionali della zona, il ponte del Bosforo, uno dei più grandi ponti sospesi del mondo, riunisce I'Europa e I'Asia.



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    Lontano, lo stretto si allarga e scompare nel Mar Nero.

    II Corno d'Oro
    Estuario a forma di
    corno, divide in due la parte europea di Istanbul. Uno dei migliori porti naturali del mondo, era la base della marina e della flotta mercantile dei bizantini e degli ottomani. Oggi, bei parchi costeggiano le sue rive. Al tramonto, I'acqua si riflette d'un bel color dorato.
    Fener, un quartiere a metà strada dall'estuario, racchiude delle vie con case di legno e chiese del periodo bizantino. E' qui che risiede il Patriarca Ortodosso.
    Un pò più in alto, Eyüp possiede un'architettura di stile ottomano. Le colline sono coperte da cimiteri e cupi cipressi. Numerosi pellegrini vengono a visitare la tomba di Eyup nella speranza che i loro desideri vengano esauditi.

    DIVERTIMENTI...
    Istanbul è ricca di programmi di divertimento. I night-clubs offrono vari intrattenimenti durante le cena, da una selezione di canzoni turche alla famosa danza del ventre. Numerose sono le discoteche, i cabarets e jazz-clubs nel distretto Taksim-Harbiye. Fra le molte occasioni di svago che la città
    offre vanno annoverati i numerosi ed eleganti “casino”. Per molti anni il Çiçek Pasajı, nel quartiere di Beyoğlu, fu un luogo d’incontro, in particolare per gustare le specialità gastronomiche, soprattutto quelle a base di pesce accompagnate da un “raki” o da un buon vino turco.
    Anche nei ristoranti della via Nevizade Caddesi si possono trovare le stesse specialità.

    Nell’ambiente vivo del quartiere di Ortaköy vi sono numerosi luoghi di divertimento. Ortakoy, sulla riva del Bosforo, è popolata da eccellenti ristoranti, pubs e bar dove si può ascoltare musica jazz.
    Kumkapı, con le sue taverne, bars e ristoranti, è un’altra zona attraente.

    A Sultanahmet ci sono ora vari ristoranti in case ottomane e bizantine restaurate che offrono un’atmosfere unica. Nello scalo di Eminönü, imbarcazioni del secondo l’uso del tempo, offrono al turista delizioso pesce alla griglia. Il più bel parco divertimenti ed il più sofisticato del paese, Tatilya Cumhuriyeti, si trova a Beylikduzu, dopo il quartiere Haramidere, lungo la strada dopo l’Aeroporto Ataturk.

    LA CUCINA

    La cucina turca ha una qualità molto pura e si distingue per la varietà dei piatti, spesso a base di ingredienti come verdura, carne e pesce, accompagnati da spezie.
    I Kebab sono dei piatti della pianura Anatolica, preparati da carne marinata stufata o cotta. Quasi ogni provincia o regione ha la sua propria specialità del kebab.
    L'agnello e' la carne di base della cucina Turca.
    I piatti di carne più famosi sono il Sis Kebab (spiedini di montone o di agnello), il Doner kebap (carne di agnello arrostita su uno spiedo verticale), le Cig Kofte (polpettine di carne cruda lavorate con grano e peperoncino). Bisogna provare anche il Sac Kavurma, Alanazik, Tandir, e diversi tipi di Kofte (polpette) fra i piatti tipici di carne.
    Le melanzane sono usate spesso in un'ampia varietà di piatti; Karniyarik, Hunkar Begendi, Patlican Salatasi (insalata di melanzane), e Patlican Dolmasi (melanzane farcite).
    Imam Bayildi invece viene cucinata con le cipolle, aglio e pomodori e servito freddo.
    Il Pilav, ovvero il riso, viene condito spesso con uva passa e pinoli e si usa molto spesso.
    Il Borek e' una sottile sfoglia di pasta ripiena di formaggio, o di carne macinata, o di patate.

    Lahmacun invece, ovvero la pizza turca, e' un sottile sfoglia di pasta ricoperta di carne d'agnello o formaggio.
    Lo yogurt turco naturale e' molto squisito e si utilizza spesso al tavolo.
    Un antipasto tipico preparato con yogurt e' Cacik, con aggiunta di cetrioli.
    Non si dimentichi di provare anche il Manti con tanto yogurt sopra, una pasta ripiena di carne macinata, yogurt, aglio e peperoncino (una specie di ravioli).
    Fra i piatti cucinati con l'olio d'oliva si nota subito il Dolma, foglie di vite ripiene di riso o macinato di carne, oppure peperoni verdi col riso e pomodori.
    Dovreste anche provare il Baklali Enginar (con carciofi) e il Tekmil Lahana (con cavolo).
    Un pranzo tipico comincia di solito con una zuppa di verdure e legumi, o una minestra di lenticchie, poi seguita da una varia e lunga serie di antipasti.
    I Meze sono degli antipasti che vengono serviti in piccoli piatti prima del secondo, e di solito sono accompagnati da vino o dal raki. Alcuni esempi di meze includono il Gozleme, le melanzane fritte con yogurt, il lakerda (sarda conservata in salamoia), il pastirma (un salame piccante), il kisir, humus, crocchette di pesce, ed il cervello di agnello con tanto limone.
    La cucina turca ha una qualità molto pura e si distingue per la varietà dei piatti, spesso a base di ingredienti come verdura, carne e pesce, accompagnati da spezie.
    I Kebab sono dei piatti della pianura Anatolica, preparati da carne marinata stufata o cotta. Quasi ogni provincia o regione ha la sua propria specialità del kebab.
    L'agnello e' la carne di base della cucina Turca.
    I piatti di carne più famosi sono il Sis Kebab (spiedini di montone o di agnello), il Doner kebap (carne di agnello arrostita su uno spiedo verticale), le Cig Kofte (polpettine di carne cruda lavorate con grano e peperoncino). Bisogna provare anche il Sac Kavurma, Alanazik, Tandir, e diversi tipi di Kofte (polpette) fra i piatti tipici di carne.
    Le melanzane sono usate spesso in un'ampia varietà di piatti; Karniyarik, Hunkar Begendi, Patlican Salatasi (insalata di melanzane), e Patlican Dolmasi (melanzane farcite).
    Imam Bayildi invece viene cucinata con le cipolle, aglio e pomodori e servito freddo.
    Il Pilav, ovvero il riso, viene condito spesso con uva passa e pinoli e si usa molto spesso.
    Il Borek e' una sottile sfoglia di pasta ripiena di formaggio, o di carne macinata, o di patate.
    Lahmacun invece, ovvero la pizza turca, e' un sottile sfoglia di pasta ricoperta di carne d'agnello o formaggio.
    Lo yogurt turco naturale e' molto squisito e si utilizza spesso al tavolo.
    Un antipasto tipico preparato con yogurt e' Cacik, con aggiunta di cetrioli.
    Non si dimentichi di provare anche il Manti con tanto yogurt sopra, una pasta ripiena di carne macinata, yogurt, aglio e peperoncino (una specie di ravioli).
    Fra i piatti cucinati con l'olio d'oliva si nota subito il Dolma, foglie di vite ripiene di riso o macinato di carne, oppure peperoni verdi col riso e pomodori.
    Dovreste anche provare il Baklali Enginar (con carciofi) e il Tekmil Lahana (con cavolo).
    Un pranzo tipico comincia di solito con una zuppa di verdure e legumi, o una minestra di lenticchie, poi seguita da una varia e lunga serie di antipasti.
    I Meze sono degli antipasti che vengono serviti in piccoli piatti prima del secondo, e di solito sono accompagnati da vino o dal raki. Alcuni esempi di meze includono il Gozleme, le melanzane fritte con yogurt, il lakerda (sarda conservata in salamoia), il pastirma (un salame piccante), il kisir, humus, crocchette di pesce, ed il cervello di agnello con tanto limone.
    I dolci turchi sono famosi nel mondo.
    Alcuni sono preparati col latte come l'ingrediente di base; Sutlac, Tavuk Gogsu, Kazandibi, Muhallebi (purè di riso al latte, budino di farina di riso). Altri dolci tipici turchi sono: Helva, Asure (una minestra piuttosto densa e dolce con frutta secca, fagioli e piselli secchi da gustare fredda), i kadayif (vermicelli di pasta con zucchero, noci, mandorle e panna montata), i lokum (dolci con fecola, gomma arabica e zucchero), e il più conosciuto baklava (pasta sfoglia, miele, noci, pistacchi).

    Tra le bevande nazionali possiamo accennare il caffe' turco, il tè turco, ayran, scira, salgam, sahlep e il boza. Se uno gradisce l'alcool invece può provare il Raki, fatto di anice, una specie di grappa turca

    ACQUISTI...

    Si potrebbe venire a Istanbul unicamente per fare degli acquisti.
    Bisogna certamente iniziare dal Grand Bazar della città vecchia. Questo labirinto di strade e passaggi, ospita più di 4000 negozi. II nome dei luoghi ricordano I'epoca ove ogni mestiere aveva il suo quartiere proprio: via degli Orefici, via dei Mercanti di Tappeti, via dei fabbricanti di papaline. Questo bazar è ancora oggi il centro commerciale della città vecchia, conveniente a tutte le tasche e a tutti i gusti.
    L'artigianato turco propone un insieme di incantevoli regali e ricordi: celebri tappeti, splendide ceramiche dipinte a mano, oggetti di rame e di ottone, pipe di schiuma di mare. I gioielli d'oro nei loro scrigni ben illuminati abbagliano i passanti. Gli articoli in cuoio e daino di eccellente qualità, sono relativamente a buon mercato.

    II vecchio Bedesten che si trova nel cuore del Bazar propone una stupefacente varietà di antichità. E' interessante frugare nel disordine accumulato, con la speranza di scoprire un tesoro.
    II Bazar delle Spezie vi trasporterà nell'oriente mistico. L'aria è piena del profumo seducente della cannella, del cumino, dello zafferano, della menta, del timo e di tutte le altre erbe e spezie immaginabili.
    II Bazar delle Arti di Istanbul offre la possibilità di vedere gli artigiani all'opera e di acquistare le loro opere tradizionali.


    Allora...pronti per questa nuova avventura? ed allora...si parteeeee!
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    Edited by dango - 9/5/2010, 18:26
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Comments
  1. miciobicio
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    Che servizio!!!image

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  2. stemil
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    Che meraviglia!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
     
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  3. Leti35
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    Fovoloso!!!!!!!!!!!......brava Marina :wub:
     
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  4. dango
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    Bellissimo Marina... :clapping.gif: :clapping.gif:

    (mi sono permessa di postare qualche immagine ingrandita perchè, come è noto, sono ceccata... ;))
     
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  5. marina.1
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    Grazie, miei cari!
    Dani, qualsiasi miglioramento mi è molto gradito... ;)
     
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  6. Benucci
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    Un lavoro meraviglioso, Marina!!! :clapping.gif: :clapping.gif: :clapping.gif:

    Alcuni piatti della cucina Turca mi ricordano quelli della cucina Libanese, ricchi di spezie, di aglio e di cipolla....sembrano letali :D ma sono buonissimi :)
    Appena ho tempo, e col vostro permesso -_- potrei parlare del Libano. Su Jazzin, paese d'origine del mio papà, credo non si trovi un gran chè, ma magari di Beirut....
     
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  7. dango
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    Benu, non solo hai il nostro permesso...ma un vivo incoraggiamento!! :)
     
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  8. marina.1
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    Ci farà molto ma molto piacere!!!
     
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  9. patna
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    Marina un lavoro superlativo - grazie :)

    Benù ti incoraggio anch'io :)
     
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  10. laura^
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    ma che bella Istanbul...me l'ero persa sto Topic
     
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  11. patna
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    Meglio tardi che mai - :P - ragazzi cosa ne dite di riprendere in mano il topic giusto per quelli che quest'anno le ferie le fanno solo ..... virtualmente :(
     
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  12. marina.1
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    Provvedo appena torno definitivamente.... ;)
     
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12 replies since 9/5/2010, 08:21   1,801 views
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