Piu' Sani e Piu' Belli

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  1. laura^
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    Il caffé: il benessere in una tazza!

    Avvolto da rituali e antiche tradizioni, il caffè è una tra le bevande più amate. E' rinvigorente, tonificante, dà energia e svela i segreti più misteriosi del cuore con la lettura dei fondi.
    Nessuno ne può fare a meno al mattino per dare il via alla giornata. Tutti lo utilizzano come momento di socializzazione: davanti alla macchinetta del caffé si fanno amicizie e nuovi incontri.
    E, quando gli esperti lanciarono "l'allarme caffé" e le sue controindicazioni, molti di noi decisero di ignorare i consigli degli esperti e lasciarsi andare ad un piccolo vizio.
    Una delle bevande più bevute al mondo, il caffè rappresenta in realtà una delle fonti dietetiche più abbondanti in antiossidanti naturali, quelle molecole che rallentano o prevengono i danni da radicali liberi. L'azione antiossidante dei polifenoli contenuti nel caffè sembra avere inoltre un effetto positivo anche sull'incidenza di malattie neurogenerative, con particolare riferimento al morbo di Parkinson. La letteratura scientifica riporta un numero sempre maggiore di studi che evidenziano la capacità del caffè di contribuire al mantenimento della funzionalità cognitiva. E' emerso che il declino cognitivo era circa dimezzato nei soggetti che avevano l'abitudine di consumare regolarmente tre tazze di caffè al giorno. Consumato in dosi moderate e con costanza quotidiana, il caffè ha dimostrato di essere un aiuto importante nella prevenzione di patologie metaboliche e neurodegenerative. La sua presenza, quindi, all’interno della dieta di ogni giorno non solo influenza positivamente la sfera emotiva della persona ma può contribuire al benessere dell'organismo.

    Il caffè: quanto, come e quando lo consumano gli italiani...

    Nero, dolce, cremoso, forte, caldo, il caffè è la terza bevanda più consumata al mondo dopo l'acqua ed il vino, un vero elisir di lunga vita. Mentre all'estero è utilizzato come bevanda per accompagnare i pasti, nel nostro paese invece il suo consumo è legato a momenti specifici della giornata ed è apprezzato come sostanza che stimola il sistema nervoso. Il mercato italiano propone tre diversi tipi di caffè: normale, decaffeinato ed istantaneo. Ognuna di queste categorie ha un consumatore ben definito che difficilmente è disposto a sostituire una tipologia con l'altra. La categoria più ampia è quella di chi sceglie il caffè normale. Per loro il caffè è legato al momento del risveglio, deve avere un aroma intenso e ben definito e deve essere adatto anche per un consumo dopo pasto; prediligono nettamente il caffè del bar e amano gustarne più tazze al giorno. Coloro che invece scelgono il caffè decaffeinato sono persone che desiderano evitare la caffeina, perché ritengono possa influire sul loro stato emotivo, ma non vogliono rinunciare a questa bevanda. Infine, l'istantaneo, nella versione caffè o cappuccino, viene scelto dai consumatori non per la praticità della preparazione ma perché ricercano una bevanda diversa che possa essere consumata anche in momenti non "canonici".
    Oltre al piacere di una bevanda unica al mondo, na tazzulella 'e café può essere considerata elemento importante nelle diete protettive nei riguardi delle patologie cronico-degenerative: infatti, può avere un effetto favorevole sui tumori dell'intestino. Il caffè, in quanto fonte di numerosi antiossidanti, potrebbe proteggere le cellule pancreatiche dallo stress ossidativo e promuovere la sensibilità all'insulina nei tessuti periferici. Antiossidante, ottimo coadiuvante nell'alimentazione umana, importante per il metabolismo, riesce a dare quella carica energica in momenti di stanchezza. In particolare, il consumo regolare di caffè sarebbe in grado di aumentare di tre volte l'attività elettrica del cervello, prevenendo la perdita di memoria nelle persone anziane. Oltre a ciò, le sue capacità di potenziamento della contrazione muscolare, di coordinamento dei movimenti, ne hanno fatto sfruttare l'uso in campo sportivo, sebbene, per molto tempo, è stata considerata una sostanza dopante. Ma non basta. E' un cardiotonico, stimolatore del cuore e aiuta l'adattamento allo stress attraverso l'attivazione di surrenali e tiroide, le ghiandole più sollecitate nella risposta a condizioni di particolare stanchezza.
    Non si devono, quindi, avere più dubbi sugli effetti positivi. Sicuramente, assunto in grandi quantità porta a disturbi fisici e caratteriali, ma come in ogni cosa l'esagerazione non fa mai bene. Il caffè viene, quindi, promosso a pieni voti, ma sempre con moderazione: negli studi più recenti, sono state prese in considerazione assunzioni di caffé, dalle 3 alle 5 tazzine, e meglio espresso che non all'americana per la minor concentrazione di caffeina.
    Allora, facciamo una "pausa caffé", stacchiamo da ciò che occupa la nostra mente e lasciamo i nostri pensieri sul fondo della tazza.


    saluteebenessere.it
     
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  2. laura^
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    DALLE COZZE TOSSICHE ALLE MOZZARELLE BLU: CANCELLATA LA NORMA CHE TUTELAVA I CONSUMATORI
    Cibi adulterati, non è più reato
    Sparite le pene per chi vende cibo avariato

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    MILANO - Mercato ittico di Torino, quest'estate. Il pesce fresco esposto al sole, oltre 28 gradi, e alle mani dei clienti. Controllo dei carabinieri dei Nas. Reato: cattivo stato di conservazione, in base alla legge sulla Tutela degli alimenti numero 283 del 30 aprile 1962. Pena: arresto da tre mesi a un anno o multa fino a 46 mila euro.

    Tutto questo però fino a metà dicembre 2010, poi più niente.
    SPOILER (click to view)
    Perché quella legge, tante volte applicata dal procuratore di Torino Raffaele Guariniello, è stata cancellata. Non esiste più, grazie all'entrata in vigore della procedura «taglia-leggi» (legge numero 246 del 28 novembre 2005). E non esistono più i reati che contemplava. Dalle cozze «tossiche» allevate a Trieste a quelle infettate dal virus dell'epatite o dal vibrione del colera, dalle alici con il parassita (l'anisakis) alle mozzarelle blu, dal maiale alla diossina ai cibi scaduti e «rinfrescati» cambiando le etichette, dalle cotolette alla salmonella alla carne vecchia «ringiovanita» con i coloranti, dal vino adulterato con additivi chimici all'olio di oliva fatto senza olive, dalle farine alimentari con il prione (vedi Mucca pazza) al mascarpone botulinato, dagli ortaggi con il piombo alle salse rese più rosse da sostanze cancerogene, dalle acque minerali ricche in cloroformio al pane o alla mortadella agli escrementi... L'elenco è chilometrico: tutti reati che oggi, con un colpo di bacchetta magica legislativa, non esistono più. Per mancanza di legge.

    C'era stato un tentativo nel 2007 di «depenalizzare» tutti questi reati. Le polemiche bloccarono tutto. Oggi, invece, legge cancellata del tutto. E con essa quelle garanzie a tutela della salute pubblica (perché di salute pubblica si tratta) e della qualità made in Italy (quanti dei reati cancellati hanno in passato colpito prodotti fatti all'estero: pummarola colorata e latte in polvere con colla, mozzarelle blu e uova alla diossina). Difficile ora correre ai ripari: da questo momento, e fino all'entrata in vigore di un'eventuale nuova norma, sarà zona franca. Ieri mattina il procuratore Guariniello ha segnalato il problema al ministro della Salute Ferruccio Fazio, che si è subito attivato per correre ai ripari. La zona franca, però, ora c'è. Niente più magistratura di mezzo (a parte i casi gravi o mortali da codice penale), niente più sequestri preventivi, niente più blitz dei Nas.

    Ma come è potuto accadere? Semplice. Tutte le disposizioni legislative anteriori al primo gennaio 1970 sono state cancellate dal «taglia-leggi», tranne quelle ritenute «indispensabili alla permanenza in vigore» che sono state elencate. La legge 283 del 1962 sulla tutela degli alimenti nell'elenco non c'è. Dimenticanza, distrazione, volontà? Non si sa. Quello che è evidente è che in Italia vi sono molti reati in meno. Cancellati per legge. Nella speranza che, gustando un tiramisù al botulino, nessuno resti paralizzato.
     
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  3. leon27
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    Frodi alimentari, la legge è salva
    tutto grazie a un cavillo giuridico
    Sembrava essere rimasta vittima della legge-delega di semplificazione varata dal ministro Calderoli, ma non è così. La 283/62 resta in vigore grazie al piccola 'epigrafe' in cima al provvedimento che recita: "Testo unico"
    di MONICA RUBINO
    LA LEGGE contro le frodi alimentari, vittima del 'taglialeggi' varato dal ministro Roberto Calderoli 1, è salva grazie a un cavillo giuridico. Proprio così. A dirlo sono gli avvocati esperti di diritto alimentare del blog ilfattoalimentare.it 2e lo conferma il ministero della Salute. "Una legge di vitale importanza che rischiava di sparire si è salvata in corner", spiega l'avvocato Dario Dongo, responsabile politiche regolative di Federalimentare ed esperto del fattoalimentare.it. "Tutto merito di una piccola 'epigrafe' in cima al testo - continua Dongo - che lascia in pieno vigore la legge 283 del 1962, la disciplina igienica della produzione e della vendita delle sostanze alimentari e delle bevande, ovvero lo strumento più noto e diffuso per sanzionare in sede legale gli illeciti alimentari". Eppure, in difesa della tesi della legge cancellata sono scesi in campo partiti politici, associazioni dei consumatori e un nome importante come quello del procuratore di Torino Raffaele Guariniello, ben noto alle cronache in fatto di sentenze “avanzate” nel settore della contraffazione alimentare, che dalla seconda metà di dicembre si trova di fatto bloccato non avendo di fatto più nessuna normativa di riferimento.

    Tutto è iniziato il 22 dicembre scorso quando il “Sannio quotidiano” riferiva di un commerciante assolto dal reato di detenzione di sostanze alimentari in cattivo stato di conservazione. Secondo la tesi difensiva (a quanto pare, accolta dal giudice di merito) la norma che punisce questi fatti – articolo 5 della legge 283/62 appunto - risulterebbe abrogata a partire al 16 dicembre 2010. Ciò deriverebbe, secondo il teorema difensivo, dalla cosiddetta “legge-delega per la semplificazione legislativa”, la 246 del 2005, nella quale è prevista l’abrogazione di tutte le disposizioni legislative statali pubblicate prima dell’1° gennaio 1970, con eccezione di quelle indicate nei suoi decreti di attuazione.

    Una lettura delle norme in tema di semplificazione potrebbe in effetti portare a credere che anche la legge 283 del 1962 sia stata spazzata via, ma non è così. La stessa legge-delega per la semplificazione esclude, infatti, dall'abrogazione tutti i provvedimenti che rechino in epigrafe la dicitura "codice" o "testo unico". E, dal momento che la 283/62 ha nell’epigrafe la parola “testo unico”, la tutela degli alimenti dovrebbe essere salva. "Potremmo usare - spiega ancora Dongo - la metafora dell'Arca di Noè per descrivere questo meccanismo di semplificazione: si caricano sull’Arca (che è poi il decreto legislativo di attuazione, d.lgs. 179/09) i soli provvedimenti, tra quelli anteriori all’1.1.70, che interessa mantenere in vita; sono tuttavia “membri di diritto” dell’Arca, secondo la norma sopra citata, i codici e i testi unici tra cui appunto codice civile (del 1942), codice penale (del 1930) e anche la 283/62; tutte le altre normative vengono spazzate via dal diluvio universale".

    La conferma che la legge sui cibi adulterati sia ancora valida ci viene anche un dossier dell’Ufficio Studi del Senato di cui riportiamo uno stralcio: “Il ministero [della Salute, ndr] consiglia il mantenimento del presente provvedimento [la legge 283/1962, ndr], poiché reca disciplina sanitaria degli alimenti e delle bevande. In quanto modifica di testo unico, il provvedimento non dovrebbe comunque essere inserito nell'allegato I, rientrando nei settori esclusi”. Appare perciò ben fondata la tesi sostenuta dal ministero della Salute, che abbiamo consultato in via informale, secondo cui il combinato disposto delle varie norme esclude l’abrogazione della legge 283/1962. Anzi, il dossier parlamentare sopra citato evidenzia l’assenza di alcuna volontà abrogativa del legislatore nei confronti della nostra legge.

    Rimane dunque in pieno vigore l’articolo 5 della legge in questione, che recita quanto segue:“È vietato impiegare nella preparazione di alimenti o bevande, vendere, detenere per vendere o somministrare come mercede ai propri dipendenti, o comunque distribuire per il consumo sostanze alimentari:
    - private anche in parte dei propri elementi nutritivi o mescolate a sostanze di qualità inferiore o comunque trattate in modo da variarne la composizione naturale, salvo quanto disposto da leggi e regolamenti speciali;
    - in cattivo stato di conservazione;
    - con cariche microbiche superiori ai limiti stabiliti […];
    - insudiciate, invase da parassiti, in stato di alterazione o comunque nocive, ovvero sottoposte a lavorazioni o trattamenti diretti a mascherare un preesistente stato di alterazione;
    - con aggiunta di additivi chimici di qualsiasi natura non autorizzati […] o, nel caso che siano stati
    autorizzati, senza l'osservanza delle norme prescritte per il loro impiego […];
    - che contengano residui di prodotti, usati in agricoltura per la protezione delle piante e a difesa delle sostanze alimentari immagazzinate, tossici per l'uomo […]”.

    Vale la pena ricordare che la tutela del consumatore in ambito alimentare è garantita anche dal Codice penale da almeno tre articoli:

    -Commercio di sostanze alimentari nocive - Chiunque detiene per il commercio, pone in commercio ovvero distribuisce per il consumo sostanze destinate all'alimentazione, non contraffatte né adulterate, ma pericolose alla salute pubblica, è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa non inferiore a € 51,65. La pena è diminuita se la qualità nociva delle sostanze è nota alla persona che le acquista o le riceve.” (art. 444 c.p.).

    -Frode in commercio - Chiunque, nell’esercizio di una attività commerciale, ovvero in uno spaccio aperto al pubblico, consegna all’acquirente una cosa mobile per un’altra, ovvero una cosa mobile, per origine, provenienza, qualità o quantità, diversa da quella dichiarata o pattuita, è punito, qualora il fatto non costituisca un più grave delitto, con la reclusione fino a due anni o con la multa fino a € 2.065,83. Se si tratta di oggetti preziosi, la pena è della reclusione fino a tre anni o della multa non inferiore a € 103,29.” (art. 515 c.p.).

    -Vendita di sostanze alimentari non genuine come genuine, art. 516 c.p. Chiunque pone in vendita o mette altrimenti in commercio come genuine sostanze alimentari non genuine è punito con la reclusione fino a sei mesi o con la multa fino a € 1.032,91.

    http://www.repubblica.it/cronaca/2011/01/1...idico-11333975/
     
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  4. laura^
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    CITAZIONE (leon27 @ 17/1/2011, 23:42) 
    Frodi alimentari, la legge è salva
    tutto grazie a un cavillo giuridico

    bene :)
     
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  5. leon27
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    Fare l’amore la mattina dona energia tutto il giorno

    Nel casoci si provi ma il partner assonato spesso rifiuta è bene ricordare, a lui, questa ricerca: fare sesso la mattina rende incandescenti tutto il giorno, quindi sonno e stanchezza non sono più scuse accettabili. Il sesso la mattina aumenta la produzione di ossitocina, conosciuto per i profani come l’ormone dell’amore, tradotto è possibile iniziare la giornata più positivi e energici. Tale ormone è noto anche per il suo ruolo nei legami interpersonali e si ritiene legato alla capacità delle donne di raggiungere l’orgasmo. Argomentazioni valide non credete anche voi?
    Non solo, fare sesso al mattino aiuta l’umore ma anche a stimolare il sistema immunitario, quindi coloro che hanno rapporti sessuali all’alba hanno più probabilità di essere sani e felici, una sorta di immunità dall’influenza. Se quanto scritto fin ora non vi ha convinte sappiate che il sesso al mattino può anche farvi più belle, come? A quanto pare il sesso aumenta i livelli di ormoni estrogeni femminili responsabili della crescita di unghie e capelli.
    A questo punto probabilmente le lei in lettura sono convinte, ma che fare se il lui fortunato dorme come un sasso la notte, e la mattina si trasforma in una segheria? Niente paura, sembra che al contrario di quanto si può pensare gli uomini apprezzino molto fare l’amore la mattina, ovviamente anche questa predisposizione ha un avvallo scientifico: il riposo fa accumulare il testosterone.
    Niente di lungo però, difficile soffermarsi troppo sui preliminari quando la sveglia suona, il sonno è fresco e una lunga giornata ci attende, meglio una sveltina, con amore, aiuta il cuore e il rapporto di coppia.

    http://donna.tuttogratis.it/fare-lamore-la...giorno/P112695/

    Edited by leon27 - 7/2/2011, 16:14
     
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  6. laura^
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    L’agopuntura allevia le vampate di calore in menopausa


    Effetti significativi nella riduzione della frequenza e intensità delle vampate di calore e altri disturbi nelle donne il post-menopausa. Lo studio
    Qualche tempo fa pubblicavamo la notizia che le vampate di calore in menopausa erano sì fastidiose, ma proteggevano dal rischio di infarto e ictus – e questo era un bene. Se però si può beneficiare di questo effetto riducendone comunque la frequenza e l’intensità, perché no?

    Uno nuovo piccolo studio a opera di ricercatori turchi ha accertato che con l’agopuntura si può effettivamente ridurre l’incidenza della vampate. Ma non solo: sempre con l’agopuntura si possono alleviare anche altri disturbi tipici del periodo post-menopausa.

    I ricercatori hanno coinvolto nello studio 53 donne in post-menopausa che accusavano disturbi sia psicologici che fisici come le già citate vampate di calore, secchezza vaginale, infezioni del tratto urinario e sbalzi d’umore.
    Le partecipanti sono state suddivise a caso in due gruppi. Le 27 appartenenti al primo gruppo sono state sottoposte a sedute di agopuntura della durata di 20 minuti, due volte a settimana per dieci settimane. Le rimanenti hanno ricevuto trattamenti di finta agopuntura, o sham.

    Prima dell’inizio del trattamento, a tutte le donne sono stati misurati i livelli ormonali: gli estrogeni, gli ormoni follicolo stimolanti (FSH) e gli ormoni luteinizzanti (LH). La stessa cosa è stata fatta al termine dei trattamenti per verificare quali cambiamenti fossero avvenuti.
    Dai risultati delle analisi e dei trattamenti è emerso che le donne sottoposte all’agopuntura mostravano miglioramenti in ambito psicologico e sintomatologico, ottenendo un più basso punteggio MRS. Tuttavia, non si evidenziavano miglioramenti a livello infettivo urologico.
    Il sintomo su cui si è avuto maggiore successo sono state la vampate di calore.
    Al contrario, le donne che hanno ricevuto la finta agopuntura non hanno mostrato miglioramenti.

    A livello ormonale si è potuto constatare che nelle donne sottoposte all’agopuntura erano aumentati i livelli di estrogeni, mentre si erano ridotti quelli di LH. Un dato significativo in quanto proprio in menopausa i livelli di estrogeni si abbassano e quelli di LH e FHS aumentano.
    I risultati dello studio sono stati pubblicati sulla rivista Acupuncture in Medicine e, anche se si tratta di uno studio su piccola scale che avrà di certo bisogno di essere confermato su più grandi numeri, suggerisce comunque che l’agopuntura può offrire un buon sollievo dai sintomi.

    Gli stessi ricercatori, poiché si trattava di un gruppo ristretto di donne, dichiarano che i cambiamenti nei livelli ormonali non è detto che siano i responsabili dei miglioramenti dei sintomi.
    Quindi, il netto calo dell’intensità delle vampate di calore potrebbe essere riferito all’incremento della produzione di endorfine indotto dall’agopuntura. Questo potrebbe stabilizzare il controllo della temperatura corporea.

    In conclusione, poiché lo studio era su scala ridotta, i ricercatori non hanno potuto monitorare per quanto tempo la riduzione dei sintomi durava. Tuttavia, suggeriscono che l’agopuntura possa essere una valida alternativa alla terapia ormonale sostitutiva per alleviare i sintomi della menopausa.

    lastampa.it
     
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  7. Benucci
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    L'agopuntura fa veramente bene a mille cose. Io la feci per l'asma e per smettere di fumare, e devo dire che funzionò proprio bene :)
    Per chi non teme gli aghi, è un ottimo rimedio.... :)
     
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  8. laura^
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    "Portare a spasso il cane è meglio della palestra"

    Ricerca Usa: si triplica il moto e si previene l'infarto.
    Effetti benefici riscontrati anche su obesi, ipertesi e depressi. Antidoto alla solitudine.
    Cura anti pigrizia: camminate e corse "obbligate" almeno tre volte al giorno per mezz'ora.

    http://www.repubblica.it/salute/forma-e-be...06/?ref=HRERO-1
     
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  9. Cettinina
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    Dormire bene, cosa fare e cosa evitare


    Il 18 marzo si celebrano la Giornata nazionale del dormire sano e quella europea della narcolessia. La prima iniziativa intende atttirare l'attenzione sugli oltre 12 milioni di italiani che, secondo l'Associazione italiana per la medicina del sonno, hanno problemi a dormire. Molti dei disturbi di cui soffriamo sono in realtà il frutto di cattive abitudini come, per esempio, andare a letto troppo tardi, mangiare male o circondarsi di tecnologia. Ecco gli errori più comuni che commettiamo e le soluzioni per una sana dormita suggerite dalle ultime ricerche scientifiche

    di IRMA D'ARIA


    http://www.repubblica.it/salute/interattiv...9/?ref=HRESS-16
     
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  10. miciobicio
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    A tre anni Lei si guarda e vede una Regina.

    A otto anni Lei si guarda e vede Cenerentola.

    A quindici anni Lei si guarda e vede una Brutta sorella (“mamma non
    posso andare a scuola con questo aspetto”).

    A vent’anni Lei si guarda e si vede “troppo grassa / troppo magra,
    troppo bassa / troppo alta, con i capelli troppo lisci / troppo
    arricciati”, ma decide che uscirà di casa lo stesso.

    A trent’anni Lei si guarda e si vede “troppo grassa / troppo magra,
    troppo bassa / troppo alta, con i capelli troppo lisci / troppo
    arricciati”, ma decide che non ha tempo di risistemarsi e che uscirà di
    casa lo stesso.

    A quarant’anni Lei si guarda e si vede “troppo grassa / troppo magra,
    troppo bassa / troppo alta, con i capelli troppo lisci / troppo
    arricciati”, ma dice: “almeno sono pulita”, ed esce di casa lo stesso.

    A cinquant’anni Lei si guarda e si vede “esistere” e se ne va dovunque
    abbia voglia di andare.

    A sessant’anni Lei si guarda e ricorda tutte le persone che non possono
    più nemmeno guardarsi allo specchio. Esce di casa e conquista il mondo.

    A settant’anni Lei si guarda e vede saggezza, capacità di ridere e saper
    vivere, esce e si gode la vita.

    A ottant’anni non perde tempo a guardarsi. Si mette in testa un cappello
    color porpora ed esce per divertirsi con il mondo.

    A tutte le casalinghe disperate, perchè sappiano afferrare prima quel cappello color porpora.
    :wub:

    image
     
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  11. Benucci
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    va' che bella storia.... :rolleyes:
     
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  12. marina.1
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    Bravo Micio! :clapping.gif: :clapping.gif: :clapping.gif: e questo vale anche per le povere..."non casalinghe"!!!
     
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  13. Cettinina
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    Grazie Micio :)
     
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  14. patna
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    Micio sei superlativo :)
     
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  15. laura^
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    Allergico al nichel? Ecco quali cosmetici scegliere

    Il nichel non è un ingrediente utilizzato dai cosmetici, ma può esservi presente in tracce. A ulteriore garanzia per chi è allergico esistono prodotti “nickel tested”.

    Può essere presente in tracce
    L’allergia al nichel è una delle più diffuse allergie da contatto. Gli oggetti di uso comune che possono contenere questo metallo e quindi dare una reazione allergica sono la bigiotteria (orecchini, braccialetti, collane, mollette per capelli), i bottoni presenti nei vestiti ma anche alcuni cosmetici, soprattutto ombretti e mascara, sia per la loro formulazione, sia per la zona di applicazione particolarmente sensibile.
    Ricordiamo che il nichel non è un ingrediente proprio dei cosmetici, per questo nessuna etichetta lo riporta. Può essere però presente in tracce, cioè potrebbero esserci delle contaminazioni derivanti da una bassa purezza degli ingredienti o dall’utilizzo di strumenti o contenitori che lo rilasciano in fase di produzione.

    Non c’è una normativa

    Al momento non esiste una normativa standard che obblighi a verificare o a dichiarare se nel prodotto ci sono tracce di nichel. Alcuni produttori, però, lo fanno spontaneamente e indicano in etichetta la dicitura “ nickel tested”, riportando il risultato (<0,00001%) sulla confezione. Quando trovate questa informazione significa che le tracce di nichel sono state analizzate e sono risultate inferiori ai limiti di rilevabilità, cioè sono trascurabili. Ciò significa che non si può escludere una reazione allergica, ma che il rischio è sensibilmente ridotto. Per i prodotti che non si risciacquano, cioè restano molto tempo a contatto con la pelle, come le creme, è meglio affidarsi se si è allergici alle marche che effettuano in autocontrollo questo test. Ciò però non significa che i prodotti che non indicano la dicitura nickel tested contengano in quantità maggiore questo metallo.

    Diffidare dal nickel free ****
    I prodotti che dichiarano di essere senza nickel o “nickel free” peccano di presunzione: il limite di incertezza del metodo di rilevazione rimane e non si può escludere al cento per cento la presenza anche solo in tracce infinitesimali del metallo.
    I prodotti, infine, che si dichiarano specifici per pelli sensibili o ipoallergenici non sono sottoposti a verifiche sul nichel.
    http://www.altroconsumo.it/cura-personale/...ere-s302933.htm

    ****
    VERO -_-
    Da quattro anni uso i prodotti della BioNike, della Vea, e Aveeno consigliati dall'allergologa che riportano il risultato del nikel test.
    Ora ... volevo cercare dei prodotti "cruelty free" ( che non fanno test sugli animali) e senza nikel.
    Su internet ce ne sono parecchi di siti che vendono prodotti bio e senza nikel...ma poi andando a leggere gli ingredienti scopro che non e' possibile.
    http://www.econsumi.net/cart/index.php?rou...ufacturer_id=22
    la crema x il viso dicono che e' Nikel free ma poi c'e' l'olio di mandorle...e nell olio di mandorle c'e' il nickel...
    :wallbash.gif: :wallbash.gif: :wallbash.gif: :wallbash.gif:

    per il momento mi tocca restare fedele alle marche di farmacia ma su altri prodotti come profumi o trucchi cerche ro' ditte che non testano sugli animali.

    Per avere un'idea delle ditte che non fanno test sugli animali metto questo link:

    www.consumoconsapevole.org/download/VIVOfolder.pdf
     
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56 replies since 5/1/2011, 13:28   2593 views
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