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marina.1.
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La figlia di una mia cara amica, dopo anni di convivenza sta per essere lasciata dal compagno.
C'è da dire che in tutti questi anni lei ha deciso di non avere figli, di avere DUE cani, che le impedivano di seguire il compagno nei viaggi di lavoro; che si è sempre lamentata palesemente del carattere di lui... ed ora che lui si è innamorato di una ventenne...scopre di non poter vivere senza!
D'altra parte lui ha sempre accettato supinamente tutto, ed ora si sta vendicando orribilmente, senza mostrare una briciola di pena o di dispiacere, con il massimo dell'egoismo.senza mai lamentarsi...
Mi chiedo, cos'è quando due persone vivono insieme, che fa ritenere di essere proprietario dell'altro e far finire il dialogo (ammesso che sia mai iniziato)?. -
miciobicio.
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Non ho capito la domanda.... 
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laura^.
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Nella maggior parte dei casi e' semplice l'amore finisce ma la routine e la paura di restare soli fanno andare avanti.
Poi arriva la ventenne che ti fa capire o ricordare come si sta' quando si e' presi da un'altra persona e Boom la coppia scoppia...
Sarebbe piu' onesto prendere delle decisioni prima della ventenne o del principe azzurro ritrovato ma credo che sia difficile.
In ogni caso credo che sia un bene. Se due persone non si amano piu' o una delle due smette di amare la coppia e' finita. E non importa gli anni passati insieme, non importa l'affetto che magari continua a persistere e, secondo me, tranne rari casi, terapie di coppia, discussioni infinite, tentativi di rinfocolare la vita sessuale non portano da nessuna parte.
Nel caso specifico: il fatto dei figli... che dire ? forse si son messi insieme da giovani lui pensava che lei avrebbe cambiato idea? perche' spesso non si concepisce una donna che non ha istinto materno.... i cani? mai pensato di lasciarli alla mamma, suocera, amici vari, pensioni? Oppure anche a lui andava bene così?
Perche' da come racconti la coppia sembra che lei fosse una megera e lui povero succube... e noto che molto spesso le "colpe" se le beccano le donne... Gli uomini son sempre visti come dei poverini ... incapaci di intendere e di volere ....
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miciobicio.
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Ok.
Ma la domanda di Marina che non ho afferrato è questa:Mi chiedo, cos'è quando due persone vivono insieme, che fa ritenere di essere proprietario dell'altro e far finire il dialogo (ammesso che sia mai iniziato)?
Che significa?
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laura^.
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Allora potevi specificare....visto che le domende sono due
Mi chiedo, cos'è quando due persone vivono insieme, che fa ritenere di essere proprietario dell'altro e far finire il dialogo (ammesso che sia mai iniziato)?CITAZIONEChe significa?
boh
molti vivono la relazione come un possesso. ma se uno crede di essere il proprietario all'altro sta bene essere il posseduto .... cioe' se vivi certe situazioni e' perche', per una serie di ragioni, ti sta bene così.
(tranne casi limite). -
miciobicio.
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molti vivono la relazione come un possesso. ma se uno crede di essere il proprietario all'altro sta bene essere il posseduto .... cioe' se vivi certe situazioni e' perche', per una serie di ragioni, ti sta bene così.
(tranne casi limite)
E nel caso della storia raccontata da Marina chi dei due era convinto di essere il padrone dell'altro?
La figlia dell'amica? Per questo non se ne può fare una ragione che una "cosa" di sua proprietà sia ora in possesso di un'altra persona?
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marina.1.
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Personalmente credo che entrambi abbiano molte colpe, forse lei qualcuna in più.
Si sono messi insieme più che adulti, lui reduce da un matrimonio chiuso con il divorzio, lei da numerose esperienze fallimentari, due persone adulte, quindi, che concordare insieme le scelte fondamentali della vita, i figli innanzitutto. Si è liberi di non aver istinto materno o paterno ma, in tal caso, non puoi costruire una coppia con uno che desidera un figlio.
I cani, secondo me sono stati un elemento di disturbo fondamentale perchè...costano! Lasciarli ai genitori non è possibile per motivi logistici ed agffidarli ad un dog sitter...richiede una spesa non indifferente... E poi.... a differenza dei figli...non crescono e non diventano mai autonomi.
Lui ha le sue colpe per essere stato sempre prono, acquiescente, tollerante... ma se la situazione non gli piaceva perchè non parlarne prima?
Ed è anche colpevole la sua, forse inconscia, smania di vendicarsi adesso.
Lei, d'altro canto, era sicura di averne la proprietà...di poter decidere lei se tenerlo o lasciarlo.... e se questo è difficile in un matrimonio, figuriamoci dopo 10 anni di convivenza.
La mia domanda, forse poco chiara, è proprio questa: cosa autorizza o fa sentire una persona "proprietaria" dell'altra: il matrimonio, l'acquiescenza, una eccessiva sicurezza nella propria persona, la sottovalutazione delle potenxzialità, della possibilità di piacere dell'altro?. -
patna.
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Io penso che tutti e due si siano adagiati in una sorta di letargica monotonia - solo che alla fine lui è stato in un certo senso risvegliato - e si è reso conto che quella vita gli stava stretta -
Hanno sbagliato tutti e due a pensare che una convivenza potesse essere un qualcosa di duraturo - soprattutto se non hanno fatto nulla per migliorare il proprio rapporto - hanno continuato a vivere secondo i propri canoni - condividendo spese e letto ma senza entrare mai veramente nel concetto di coppia -. -
marina.1.
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Pienamente d'accordo! . -
laura^.
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se partite dal presupposto che non ci hanno mai provato a essere coppia ok ma secondo me puo' succedere che:
Mi piace uno, mi ci metto insieme, gli giuro che sono una persona fedele, e lo sono.
Poi però mi stufo di lui... ma continuo a fare finta con me stessa e con lui che va tutto bene, per altri anni e anni sto là a vivere una situazione che mi ha stufato già da tempo... Un bel giorno passa un altro e... bon mi sveglio dal letargo....riesco a trovare lo slancio per tirarmi fuori da una situazione di infelicita' che sto negando a me stessa da anni.
E per farlo ci vuole del coraggio. Perche' entrando in una nuova relazione cmq si ci rimette completaente in gioco.
Sarebbe meglio farlo senza cornificare l'ex compagno ma e' difficile...ed e' sifficile perche' poche persone sanno stare sole.
Poi l'altro resta ferito, amareggiato, basito ... soprattutto se credeva di essere indispensabile....
Le coppie si creano e si sfaldano.
E le cause possono essere i cani...ma anche i figli ( spendi tutto il tuo amore x loro e a me non mi calcoli piu') il lavoro ( pensi solo alla carriera) etc etc ... oppure sono solo pretesti perche' nei casi normali così come l'amore che nasce e' inspiegabile lo e' anche la sua fine....
Quando uno si rende conto di non amare piu' sarebbe meglio fare proprie le parole di Vecchioni
ti ho sparato sulla bocca invece di baciarti perchè non fosse troppo lungo il tempo di lasciarti
e andare avanti.. -
miciobicio.
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Mi piace uno, mi ci metto insieme, gli giuro che sono una persona fedele, e lo sono.
Poi però mi stufo di lui... ma continuo a fare finta con me stessa e con lui che va tutto bene, per altri anni e anni sto là a vivere una situazione che mi ha stufato già da tempo... Un bel giorno passa un altro e... bon mi sveglio dal letargo
Sostanzialmente sono d'accordo.
Se la coppia è tale ed è salda, non basta che "passa uno" per farla scoppiare.
Evidentemente la barca stava affondando, per cui se uno passa ci si attacca come a un salvagente.
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