Pagare all'estero: miniguida per orientarsi tra contanti, carte di credito e prepagate

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    Vantaggi, limiti e regole di sicurezza dei principali strumenti di pagamento per viaggiare all'estero in tranquillità

    pagamenti-estero7 Tempo di vacanze è anche tempo di pagamenti. Se siete in Italia è solo una questione di "quanto", ma se la meta è oltreconfine diventa anche un problema di "come". In altre parole, occorre conoscere le comodità e i limiti offerti dai diversi strumenti di pagamento. Ecco i principali a disposizione del turista.

    Contanti

    Avere del denaro contante è sempre opportuno, soprattutto nei paesi in cui l'uso della carta di credito non è così diffuso, specie nei piccoli esercizi. Ovviamente si parla di somme limitate.

    Anche se il rischio è poco verosimile per chi viaggia per turismo, è sempre bene tenere presente i limiti imposti dalle norme antiriciclaggio: chi trasferisce all’estero più di 10mila euro in contanti deve dichiararli alle autorità doganali. Le sanzioni per i trasgressori sono state recentemente inasprite: se la somma oltre la soglia supera i 10mila euro viene sequestrata la metà dell’eccedenza.

    Se è necessario cambiare la valuta, meglio farlo in Italia: le commissioni all’estero in genere sono più alte.

    Travellers cheque

    E' una forma di pagamento ormai un po' sorpassata. Si tratta di veri e propri assegni in valuta estera garantiti dal fatto che devono essere firmati nel momento in cui vengono emessi e quando vengono cambiati. Ogni travellers cheque ha un numero di serie e può essere bloccato in caso di furto o smarrimento. Non sono soggetti ai limiti del contante perché, ai fini della normativa sull’antiriciclaggio, sono strumenti di pagamento "tracciabili".

    Bancomat

    Quasi tutte le attuali tessere bancomat sono abilitate ormai anche all'operatività estera, soprattutto nei paesi della Comunità Europea. Prelievi e pagamenti Pos, quindi, sono possibili con lo stesso Pin (codice di sicurezza) usato in Italia. Le commissioni possono però variare a seconda del contratto con la banca.

    In caso di furto o smarrimento occorre:
    • bloccare la carta chiamando (dall’estero) il +39 02 60843768;
    • sporgere denuncia alle autorità competenti.

    Carta di credito

    E' sicuramente lo strumento più comodo e versatile per pagare alberghi, voli, ecc. Esistono due tipi di carta di credito: monofunzione, che consentono di pagare gli acquisti con addebito posticipato su conto corrente (funzione propria della carta di credito), e multifunzione, le più diffuse, che permettono anche di prelevare contanti agli sportelli automatici (con apposito Pin).

    In caso di furto o smarrimento bisogna chiamare la banca per bloccarla (ricordarsi di portare con sé il numero). Se la carta viene utilizzata da altri prima del blocco possono essere addebitati al massimo 150 euro. Le somme sottratte in modo fraudolento dopo la segnalazione devono essere rimborsate per intero.

    Carta prepagata

    E' una buona alternativa, in mancanza di carta di credito, per non portarsi dietro troppo contante. E' una tessera sulla quale viene caricata una determinata somma. In pratica ha le stesse funzioni della carta di credito sul suo circuito di riferimento, ma solo nei limiti di tale somma. Le spese vengono addebitate nel momento in cui vengono fatte e non è possibile utilizzarla oltre l’importo caricato. Però è ricaricabile più volte fino alla scadenza (in genere di 3 anni) e per averla non è necessario essere titolari di un conto corrente.

    Ha dei costi di emissione e delle commissioni per ogni ricarica, per il prelievo agli sportelli automatici e sul tasso di cambio se è usata fuori dall'area euro.

    In caso di furto o smarrimento la procedura è la stessa delle carte di credito.
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