Assegno di mantenimento: stratagemmi per non pagare

Milano - Fino a qualche anno fa l'adulterio, così come riportato dal quotidiano gratuito Metro, era unacondizione sufficiente per chiedere la separazione con addebito. Il trauma subito dal coniuge permetteva di chiedere lo sciogliemento civile del matrimonio e spesso, oltre a una cifra per il 'mantenimento' anche una somma per il 'danno morale'. Oggi le cose sono molto cambiate: i giudici spesso non ritengono più sufficiente il tradimento per l'addebito della separazione e il danno morale arrecato dal coniuge infedele non esiste più. 
Secondo l'avvocato Lorenzo Puglisi, presidente dell'associazione FamilyLegal, i giudici danno quasi per scontata la possibilità di una scappatella nel corso della vita matrimoniale di una coppia anche perchè l'infedeltà è sintomo di un malessere dei coniugi già in essere.

Come se non bastasse, nel 2013 la Cassazione ha escluso anche l'addebito della separazione a un marito che abbia avuto un figlio dall'amante, il che non significa che non si possano chiedere i danni ma l'eventuale risarcimento diventamotivo di nuove liti. Il furbetto (perchè nella maggior parte dei casi è ancora l'uomo  a commettere queste scappatelle) prima di arrivare in tribunale ha già fatto sparire soldi, proprietà, macchine e, se possibile, anche lo stipendio.

Ecco quindi gli escamotage: gli immobili solitamente vengono intestati ai Trust, idirigenti di multinazionali chiedono l'assunzione presso la casa madre all'estero per rendere difficili i controlli del proprio reddito, gli impiegati si fanno cambiare il contratto da full time a part-time, gli imprenditori intestano tutti i beni a parenti, prestanomi e fiduciari. Insomma, in men che non si dica questi poveri mariti che si sono trovati costretti a rifilare un paio di corna alla propria moglie diventano anchepoveri nel portafoglio.
Come recita il detto: cornute e mazziate.

P.M.