Stop al divieto di fecondazione eterologa

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    Presa oggi la decisione sulla Legge 40 

    La Consulta: “Legge 40 incostituzionale”. Procreazione assistita, bocciati gli articoli che proibivano il ricorso a un donatore esterno in caso di infertilità assoluta

    REDAZIONE
    ROMA

     

    Il divieto di fecondazione eterologa è incostituzionale. Lo ha stabilito la Corte costituzionale che ha dichiarato l’illegittimità della norma della Legge 40 che vieta il ricorso a un donatore esterno di ovuli o spermatozoi nei casi di infertilità assoluta. Cade, dunque, l’ultimo “paletto” imposto dalla discussa normativa italiana. 

     

    Dopo avere affrontato la questione della conservazione degli embrioni, della diagnosi preimpianto e del numero di embrioni da impiantare nell’utero materno, per la seconda volta la Corte era stata chiamata a giudicare la legittimità costituzionale di quella che è stata definita dagli avvocati difensori delle coppie la norma “simbolo” della Legge 40, cioè il divieto di fecondazione eterologa. Nel maggio 2012 la Corte costituzionale decise di restituire gli atti ai tribunali rimettenti, per valutare la questione alla luce della sopravvenuta sentenza della Corte europea dei Diritti dell’Uomo sulla stessa tematica. Oggi la nuova decisione, dopo l’udienza pubblica di ieri mattina sulla questione, durata poco meno di un’ora e mezza e, nel pomeriggio, la camera di consiglio proseguita questa mattina e terminata poco fa.

     

     

    L'Osservatore Romano ha scelto di non commentare in alcun modo la sentenza della Consulta che dichiara incostituzionale una parte della legge 40. «È illegittimo in Italia - scrive il quotidiano della Santa Sede - il divieto alla fecondazione eterologa, ossia praticata con gameti di un donatore esterno alla coppia. Lo ha sancito oggi la Corte Costituzionale, bocciando i punti della legge 40 in materia di procreazione assistita, che vietavano in modo categorico il ricorso a un donatore esterno nei casi di infertilita' assoluta». Alla stessa linea sembra attenersi anche la Conferenza Episcopale Italiana, che finora si è astenuta da prese di posizione sulla sentenza di oggi.



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  2. patna
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    Francamente non so se sia una cosa giusta - si corre il rischio che alla fine persone consanguinee senza saperlo possano magari sposarsi e mettere al mondo dei figli - negli altri paesi ci sono leggi molto severe ma qui in Italia le leggi non sono mai rispettate per cui non so se è il caso di permetterla - anche perchè comunque il figlio non sarebbe comunque della coppia - allora non sarebbe meglio semplificare le procedure per l'adozione ???
     
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  3. patna
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    Purtroppo i fatti mi danno ragione - a causa di caso di omonimia gli ovuli di una coppia sono stati impiantati nella donna sbagliata - così una coppia ha avuto accesso ad una fecondazione eterologa - con uso di materiale biologico esterno alla coppia - che in Italia non era ammessa - quindi ora entrambe le coppie reclamano la genitorialità quindi ora un tribunale dovrà decidere e farlo in fretta perchè subito dopo il parto va siglato l'atto di nascita - anche perchè se anche la madre che sta portando avanti la gravidanza volesse "cedere" i bambini ai genitori biologici - non lo può fare perchè la legge 40 non prevede un rifiuto dopo la nascita - anche se alla fine il tribunale potrebbe anche decidere di dare ragione ai genitori biologici - perchè il padre potrebbe ottenere il riconoscimento tramite l'esame del DNA - quindi questi bambini avrebbero come madre la donna che li ha partoriti e il padre colui a cui appartiene il seme - in parole povere un vero e proprio pasticcio - in cui alla fine le uniche vere vittime sarebbero i due bambini -
     
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2 replies since 10/4/2014, 01:40   27 views
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