1. PROVENZA
    Tra il profumo della lavanda ed il canto delle cicale

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    Europa
    Francia del sud
    By marina.1 il 15 May 2010
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    PROVENZA
    Tra il profumo della lavanda ed il canto delle cicale…

    Fonti: Viaggio in Europa.it; Guida Touring Club; Provenza.it; Wikimedia.

    Questa volta niente aereo ma un comodissimo bus turistico
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    che ci raccolga in giro per l’Italia e ci porti direttamente in…Provenza!
    Varchiamo la frontiera, tralasciamo la costa Azzurra, dove andremo in altro momento, ed inoltriamoci verso l’interno…
    Luci, colori, suoni e sapori di una terra bellissima
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    Secondo la leggenda, Dio ha creato la Provenza con tutte le cose belle che gli erano rimaste dalla creazione del mondo. Un solo elemento arriva periodicamente a sconvolgere la pace e la bellezza di questa regione francese : è il Mistral, il vento freddo del nord che ha costretto i provenzali a costruirsi case senza finestre in quella direzione!
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    Per il resto, la Provenza è proprio come si vede nelle cartoline e si immagina: campi di lavanda, castelli e dimore di campagna,
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    odori di spezie, mercatini colorati e folkloristici,
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    belle cittadine e un ritmo di vita lento, che gli abitanti di queste zone trasmettono immediatamente anche ai turisti.
    La Provenza ci colpisce immediatamente per i colori, i suoni ed i sapori.
    I colori: il lilla della lavanda unito al giallo oro del grano con le macchie rosse dei papaveri ne fanno uno scenario indimenticabile!
    E poi i villaggi arroccati sulle colline con l’acciottolato delle strade, le fontane, i platani…
    con le vestigia degli antichi romani a far da cornice…
    Non è un caso che moltissimi pittori abbiano deciso di vivere e ritrarre questa regione!
    I suoni, anzi il silenzio, l’assenza del rumore se non nel piacevole chiacchierio dei mercatini, il tutto intervallato dal canto delle cicale, il simbolo della regione.
    Ed infine i sapori, freschi, mediterranei, di aglio verdura, di ...

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    Last Post by Leti35 il 30 May 2010
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  2. GRADARA
    per un fine settimana romantico

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    By miciobicio il 25 April 2010
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    LA ROCCA DI GRADARA

    A pochi chilometri dalla Riviera Romagnola, l'incantevole scenario medioevale del borgo di Gradara :wub:

    «Amor, ch’al cor gentil ratto s’apprende,
    prese costui de la bella persona
    che mi fu tolta; e ‘l modo ancor m’offende.
    Amor, ch’a nullo amato amar perdona,
    mi prese del costui piacer sì forte,
    che, come vedi, ancor non m’abbandona.
    Amor condusse noi ad una morte.
    Caina attende chi a vita ci spense»


    (Inferno V, 100-107)


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    Comincio col raccontarvi la storia di Paolo e Francesca, che non è una favola, ma una storia vera.
    Paolo e Francesca sono due personaggi realmente esistiti e non figure romantiche come Giulietta e Romeo nate dalla geniale fantasia di Shakespeare.

    Francesca da Polenta era figlia di Guido Minore Signore di Ravenna e Cervia “…siede la terra dove nata fui, sulla marina dove ‘l Po discende…..” e lì viveva tranquilla e serena la sua fanciullezza , sperando che il padre le trovasse uno sposo gradevole e gentile.

    Siamo nel 1275 e Guido da Polenta decise di dare la mano di sua figlia a Giovanni Malatesta (detto Giangiotto Johannes Zoctus – Giovanni zoppo) che lo aveva aiutato a cacciare i Traversari, suoi nemici. Il capostipite, Malatesta da Verucchio detto il Mastin Vecchio o il Centenario, concorda ed il matrimonio è combinato. Fu detto a Guido:
    “-…voi avete male accompagnato questa vostra figliuola, ella è bella e di grande anima, ella non starà contenta di Giangiotto… Messer Guido insistette: - Se essa lo vede soltanto quando tutto è compiuto, non può far altro che accettare la situazione”.

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    Per evitare il possibile rifiuto da parte della giovane Francesca i potenti signori di Rimini e Ravenna tramarono l’inganno.
    Mandarono a Ravenna Paolo il Bello “piacevole uomo e costumato molto”, fratello di Giangiotto. Francesca l’aveva visto “…fu una damigella di là entro, dimostrato da un pertugio d’una finestra a madonna Francesca, dicendole – madonna, quegli è colui che dee esser vostro marito – e così si credea la buona femmina, di che madonna Francesca incontamente in lui pose l’anima e l’amor suo…” Francesca accettò con gioia ed il giorno delle nozze, senza dubbio alcuno, pronunciò felice il suo “sì” senza sapere che Paolo la sposava “artificiosamente” per procura ossia a nome e per conto del fratello Giangiotto. “…non s’a...

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    Last Post by *rosanna* il 4 May 2010
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